Nel tardo autunno, le stoppie e le vigne delle Langhe sono silenziose e disadorne, e su di esse riposa una nebbia sottile. A notte fonda la nebbia si fa più densa, e nelle colline di Santo Stefano Belbo camminano le ombre di Cesare Pavese e di suo cugino. Parlano, raccontano e ricordano, e come allora ripetono: "La Langa non si perde". Sono le ombre di due giganti.
domenica 27 dicembre 2020
domenica 20 dicembre 2020
Preghiera di Natale
domenica 13 dicembre 2020
Le poesie dell'autunno
domenica 6 dicembre 2020
Una volta sola
Rivedo le luci delle stelle sul deserto addormentato, e il volto di uomini dimenticati che conoscono i segreti della malinconia e i colori dei ricordi. Da tempo sono tornato lassù, sui miei monti. Nei giorni di sole guardo i tramonti e le agonie delle ombre. Ma in autunno, quando le nebbie sono grigie, vedo la tua ombra che cammina sgomenta, e io divento triste. Fermati e dimmi dove vai e cosa cerchi. Perché non mi appari in un giorno di sole nell'incanto del bosco? Basterebbe una volta sola, e avrei per sempre la gioia del pianto.
domenica 29 novembre 2020
Solo gli angeli
Vicino a quella sorgente, tra le ombre della selva, crescono ancora quei fiori selvaggi che tu amavi tanto. Ricordi? Dicevi: "Non raccoglierli quei fiori, perché appartengono al cielo. Fu così bello guardarli insieme a te". Oggi, come allora, sono tornato lassù da solo, e i miei occhi ti cercavano. Ho raccolto un fiore perché mi sorrideva, e aveva la luce e i colori dei tuoi occhi. Sapevo che solo gli angeli possono raccoglierli assieme a te. Se non dovevo, perdonami.
Torno nella grande pianura color ruggine con quel fiore, e sarà bello piangere ricordandoti.
domenica 22 novembre 2020
Sotto un cielo
Da vecchio, con passi lenti e faticosi, sono salito fin lassù, a Casa del Monte, dove vissi da bambino. Dopo tanto tempo, volevo ascoltare le porte del silenzio. Trovavo solo lo sguardo duro e muto delle pietre, che conservano segreti, misteri e ricordi. Tra gli sterpeti, un fiore solitario sotto un cielo pensieroso, e lo sguardo curioso di un gatto.
domenica 15 novembre 2020
L'angolo scuro
Verrà novembre. Lassù, a novembre, quando la selva è spoglia e senza echi, in un angolo scuro sboccia un fiore solitario. Ha i colori di un'oasi lontana, e sfumature di una ferita. Ama le nebbie, e le foglie che cadono lente per non far rumore, e teme il vento. È il fiore della mia solitudine, e la luce la riceve dalla tua piccola ombra. Tornerò a novembre. Come sempre vi verrò a trovare a novembre, come un pellegrino. Chiederò al silenzio di ascoltarmi, e racconterò di te. L'angolo scuro si sta riempiendo di foglie morte, e su di esse cadranno le mie lacrime come un regalo. Sarà bello piangere a novembre.
domenica 8 novembre 2020
Sotto un cielo cupo
Camminavo sotto un cielo cupo. Nei sentieri e nei boschi senza voci, cadevano lente le pallide foglie di novembre. Tacevano le siepi, e sui rami spogli riposavano le ombre. Le felci erano ancora verdi, e tra i muschi ingialliti scorreva una piccola sorgente. Mi parlava di una storia lontana, e di terre assolate. E io vagavo confuso e perduto, e cercavo le tue piccole mani. Fino a quando c'eri tu, era bello l'autunno. Di quella felicità è rimasto solo il ricordo. E il tempo se ne va in silenzio, e in silenzio si estinguono le ore. Il tramonto le cattura e le porta lontano. Solo le pietre sono senza tempo.
domenica 1 novembre 2020
Ti rivedrò?
Quel giorno ti dicevo: "Camminiamo adagio. I fiorellini della selva appartengono al cielo, e solo il cielo conosce il loro nome. Non pestiamoli, piangerebbero gli angeli. Amano la luce timida delle ombre, e le edere che ascoltano i silenzi dei tramonti. Quassù vivono gli dèi fuggiti dagli uomini. Sono invisibili, e in questo momento ci guardano. Lo sai che conosco i segreti dei fiori, la melodia delle sorgenti, e i racconti dei cipressi. La tua luce me la rubò il tramonto, e piansero le rose. Ti rivedrò?"
domenica 25 ottobre 2020
Quel sentiero
domenica 18 ottobre 2020
Sul lago
Cadevano lenti e leggeri i fiocchi di neve sul lago desolato, e le finestre del maniero erano chiuse. Un uccello disperato su un ramo nero, e tristi silenzi. Di notte, echi come ferite, e il buio delle stelle.
Nel fondo addormentato del lago riposa un ricordo.
domenica 11 ottobre 2020
La quercia e il mistero
domenica 4 ottobre 2020
Non tornerà
Ignoratelo quel vecchio dagli occhi sognanti, da poeta di montagna. Ha faticato per arrivare fin quassù. Non disturbatelo: sta cercando sogni che non torneranno più. Non guardatelo mentre raccoglie i fiori del giardino che fu suo. Andrà a bere a una sorgente dove vive un'ombra, e, nella sua mente, scorreranno giorni felici. Non guardatelo, altrimenti l'ombra fugge. Non sorridete, quel sogno è soltanto suo. Lasciatelo tornare a casa, convinto che nessuno l'abbia visto. Perdonatelo: non tornerà mai più.
domenica 27 settembre 2020
Moriva la notte
domenica 20 settembre 2020
Le foglie morte
domenica 13 settembre 2020
Tramonto d'autunno
domenica 6 settembre 2020
Visioni
domenica 30 agosto 2020
Un giorno d'autunno
domenica 23 agosto 2020
Solo il vento
domenica 16 agosto 2020
Il gatto
domenica 9 agosto 2020
Il tango
Questa è una storia vera, di altri tempi, e raccontata oggi fa sorridere. Erano gli anni Cinquanta del secolo scorso. In un borgo solitario dell'appennino tosco-emiliano, un vecchio era tornato dall'Argentina. Certamente non aveva trovato fortuna. Parlava ancora il dialetto con qualche difficoltà, e lo chiamavano l'Argentino. Sistemò in qualche modo la vecchia casa, ormai in condizioni disastrose. Sradicò ortiche, erbacce e sterpaglie da un fazzoletto di terra, dove fece un orto. Aggiustò una vecchia panca e una sedia, e le portò sul portico. Sulla sedia mise un grammofono, e, prima del tramonto, era solito sedere con il gatto sulle ginocchia, mentre ascoltava un tango. Io ero un bambino, e sia lui che il gatto si affezionarono a me. Il vecchio ascoltava e rispondeva alle mie domande, con pazienza e interesse.
Quell'uomo era arrivato in silenzio e in silenzio se ne andò in un giorno d'estate, quando il sole è duro a morire. Al tramonto, arrivò il curato del paese per recitare il rosario. Io ero sul portico con il gatto, che non mi abbandonava. Qualcuno chiese al curato se fosse possibile ascoltare un tango, o se fosse peccato; il prete rispose che era possibile e si fermò ad ascoltare.
A me rimase il gatto e il ricordo di quel tango.
domenica 2 agosto 2020
L'antica malinconia
domenica 26 luglio 2020
Autunno
domenica 19 luglio 2020
L'eco
domenica 12 luglio 2020
La nebbia
domenica 5 luglio 2020
Quel ragazzo
domenica 28 giugno 2020
La nebbia d'autunno
domenica 21 giugno 2020
Di notte
domenica 14 giugno 2020
Ombre nere
domenica 7 giugno 2020
La nebbia di novembre
Voglio tornare lassù a novembre, quando le nebbie invadono i sentieri, e i passi calpestano foglie agonizzanti, e tornano echi antichi. Voglio tornare lassù a novembre, quando lo sguardo del cielo, ferito dalle nebbie, tace, e gli orizzonti sono spenti. Voglio tornare lassù a novembre, per cercare quel ramo spezzato che qualcuno gettò nelle acque di un fosso. È la nebbia di novembre che mi chiama lassù.
domenica 31 maggio 2020
domenica 24 maggio 2020
La fontana d'autunno
La fontana ascolta e lentamente si spegne.
domenica 17 maggio 2020
Dal maniero
domenica 10 maggio 2020
Se mi cerchi
domenica 3 maggio 2020
La sorgente
La sorgente ormai è vicina, e il vecchio vuole dissetarsi. Ma è molto stanco: deve fermarsi per riposare. Dalla sorgente scende una melodia, che gli ricorda un'oasi lontana. Rimane confuso e ritorna a casa. Non saprà mai che quell'angelo azzurro, lassù in quella sorgente, lo stava aspettando.
A Casa del Monte, un timido e tiepido vento accarezzava un salice piangente.
domenica 26 aprile 2020
Scendeva la nebbia
A Casa del Monte scendeva la nebbia.
domenica 19 aprile 2020
Il cipresso
A Casa del Monte il vento ha sradicato il vecchio cipresso.
lunedì 13 aprile 2020
A Granada
Quella notte, nelle vie di Granada, si udiva l'eco del Cante jondo.
domenica 5 aprile 2020
La quercia ferita
A Casa del Monte, nella notte, si ferma il vento a una finestra: ascolta il pianto di un bambino e lo porta lontano.
domenica 29 marzo 2020
La luce celeste
domenica 22 marzo 2020
Il racconto del vento
A Casa del Monte, quella notte, tutte le finestre erano chiuse.
(La foto è tratta da qui: https://www.flickr.com/photos/mongannalisa/5386779777/)
domenica 15 marzo 2020
Tramonto
(La foto è tratta da: https://www.tripadvisor.it/LocationPhotoDirectLink-g194919-d1749026-i72210390-Hotel_Principi_di_Piemonte-Sestriere_Province_of_Turin_Piedmont.html)
domenica 8 marzo 2020
Non sognarmi
(La foto è tratta da qui: https://www.fotocommunity.it/photo/tramonto-invernale-sulle-colline-pa-andrea-belicchi/30240976)
domenica 1 marzo 2020
Se vuoi
domenica 23 febbraio 2020
Il maniero
domenica 16 febbraio 2020
Oltre l'azzurro
Mentre gli angeli ti applaudivano, io ti sognavo.
domenica 9 febbraio 2020
Il vento
Rassicurato, vado lassù per ritrovare la luce di quegli occhi che il vento ha portato da un silenzioso deserto, per farmi rivivere quel sogno di tanto tempo fa. Ora quella luce illumina una sorgente, che scorre tra erbe profumate e gigli montani. Vento, non tornare a riprendere quella luce. Rimani là, in quel muto deserto. Ti prego, lasciami quel ricordo.
A Casa del Monte, in una fontana, sono cadute lacrime di un angelo.
domenica 2 febbraio 2020
Il fantasma
Sulla piccola sorgente giace un ramo, che il peso della neve ha spezzato da un abete. Nelle notti di luna piena, si apre una finestra nel borgo di Casa del Monte, e qualcuno, assieme alle stelle, aspetta il ritorno di quel fantasma.
domenica 26 gennaio 2020
La radura
domenica 19 gennaio 2020
Il vecchio
Raccontano che, di notte, quel vecchio cammini nei fossi di Casa del Monte, dove non scorre più acqua.
domenica 12 gennaio 2020
Le parole del vento
Nel mistico silenzio autunnale, tra la nebbia sempre più fitta, l'eco di un tragico flamenco.
domenica 5 gennaio 2020
La sorgente blu
Una notte ho fatto un sogno. Mi sei apparsa tu, e dicevi: «La mia ombra è stata catturata dagli dèi, e ora riposa in una sorgente blu, invisa ai mortali».
Da allora, di notte le stelle mi cercano sui pendii di Casa del Monte.