domenica 19 maggio 2019

Il poeta

Lassù le case sono vuote, e sui tigli nidificano i cardellini. Il campanile da tempo non batte più le ore. Di notte, sul sagrato, passeggiano le ombre, e tace l'organo della chiesa dove sono cadute lacrime di Bach. È rimasto solo un vecchio con un gatto. Vive vicino al torrente, in una casupola con una sola finestra quasi sempre chiusa. Quando si spegne la luce del giorno, si ritira, e ascolta l'acqua del torrente che, mentre scorre, racconta. Quei pochi che lo conoscono lo chiamano il matto, e altri il poeta.

lunedì 13 maggio 2019

Sogno


Ero tornato lassù, nei boschi dove avevo sognato e camminato da bambino. Le antiche querce ferite e piene di muschio, sentinelle della memoria, guardavano il cielo. Io cercavo le tracce e l'eco dei tuoi passi. Regnava il silenzio, un silenzio che finalmente mi raccontava cose lontane, e anche i fiori ascoltavano. Scorreva l'acqua di una sorgente, e io scivolavo su verdi muschi. 
Fra i resti della Maestà giaceva un quadro della Madonna, tra foglie screziate di celeste e portate dal vento. Io avevo un cero, e l'accendevo. Dal quadro sussulti di resurrezione. La fiammella di quel cielo rinnovava la luce della mia malinconia. 
Tornerò lassù per ascoltare il silenzio misterioso delle nebbie autunnali. 

domenica 5 maggio 2019

La gitana

Camminavo lungo sentieri amici, e il cielo era vicino. Un'ombra, un'ombra divina mi prese per mano, e ricordai orizzonti lontani. Nell'azzurro si aprì una porta celeste. L'ombra mi abbandonò e la raggiunse danzando. Quella notte sognai l'ombra sottile di una duna, e una gitana che, confusa, camminava lungo una via di Granada.