Ottobre sognava e giocava con le foglie dorate, e i miei occhi cercavano la tua luce. Nulla era cambiato lassù. Solo il cipresso, che faceva ombra alla fontana, non c'è più. Al suo posto era cresciuto un giglio, e io continuavo a cercare la tua luce. Dal cielo erano cadute lacrime sulle tue foglie morte, colorandole di malinconia e di riflessi di lontani ricordi. Lo sai che ho paura delle tue foglie morte. Ma eri tu che avevi pianto? Quando la luna riposerà tra le ombre dei sentieri, dove dormono i fiori, cercherò la tua luce. All'alba regalerò l'immensa tristezza all'ultima stella.
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