Quando muore un poeta, solo gli angeli piangono.
Federico, perché non ti affacci al balcone del cielo in una notte macchiata di stelle? Non devi avere paura. Non ci sono più ombre nere con fucili ad aspettarti. A Granada ti cercano per la festa del cante jondo. Prendi per mano Ignacio Mejias, e le arene si riempiranno di tori ornati di rose. Stringi forte la mano a Manuel de Falla, e tutte le chitarre dell'Andalusia esploderanno. Le gitane danzeranno il flamenco, e sorriderà l'Andalusia del pianto.
Amo i tramonti quando spengono le luci sulle colline, e le vigne delle Langhe si addormentano. Nelle acque del Belbo si specchiano le stelle e, mentre scorrono, raccontano. Anche il cielo, silenzioso e attento, ascolta e cattura i ricordi. Sulle buie colline, rumori di passi lenti e pesanti di un poeta e di un emigrante tornato da lontano, che ripete: "Le Langhe non si perdono".
(Nell'immagine, Cesare Pavese)