domenica 31 ottobre 2021

Nei boschi invasi dalla nebbia

 

Da ragazzo abbandonai quel borgo montano: sognavo altri cieli. Da vecchio sono tornato lassù. Non ci sono più voci. Guardo intorno e mi accorgo che sono rimasti soltanto disegni di ombre. 

È autunno. M'inoltro nei boschi invasi dalla nebbia, per assaporare la gioia della malinconia e la melodia del ricordo. Tra la foschia appare il tuo volto, e la luce dei tuoi occhi mi consola. Nella dolce, mistica tristezza di novembre sussurro il tuo nome. Ti chiamavi Aisha ed eri l'ultima stella che scomparve all'alba nel deserto, sotto un cielo infinito. 

Ora torno nella pianura, e le luci e le ombre sono opache.

domenica 24 ottobre 2021

A novembre

 

Nei nostri boschi celesti vive il tuo sguardo, che illumina i colori dell'autunno. Verrò a trovarti a novembre, e darai luce alla mia malinconia. 

domenica 17 ottobre 2021

La mistica luce dell'autunno

 

Finalmente, lontano dal frastuono e dalle idiozie del mondo, camminavo nella foresta. Dal fitto fogliame filtrava la luce degli dèi, e timida sfiorava i petali dei fiori. Nel silenzio e tra la luce divina, una dolce visione. Si avvicinava una nuvola azzurra, accompagnata dal canto degli angeli, e mi apparivi tu. Come eri bella nel blu! Tra le ombre della foresta, punteggiate da roselline bianche, l'eco del tuo canto, e il silenzio della tua malinconia. Nelle acque di una sorgente lo sguardo di una bambina mi fissava, e sulla mia spalla cadeva leggera una foglia bruna. Al ritorno una foschia luminosa macchiava il tramonto, e portavo con me la nostalgia di quella nuvola azzurra.  

Quando nella foresta riposerà la mistica luce dell'autunno, tornerò a cercarvi, e chiederò al vento dove ha raccolto quella foglia bruna. 

domenica 10 ottobre 2021

Le ombre del passato

 

In quel borgo montano, dove da bambino giocavo col mio adorato gatto, non c'è più nessuno. Ma di notte cantano ancora gli usignoli, e le stelle si avvicinano per ascoltare. Nei boschi si nascondono gli dèi, e a volte scendono gli angeli a far loro compagnia. Vicino alla Maestà sono cresciuti due gigli bianchi, e alcune roselline si aggrappano alle mura cadenti. Nel silenzio si sente il profumo di Dio, e il volto triste della Madonna trattiene il pianto. Nella fontana si specchia la luna, che cerca le ombre del passato. 

Una sorgente nascosta mi sussurra la storia lontana di una bambina smarrita in un deserto, quando il cielo era una cupola di stelle. Cerco di farla tacere fino a quando si spegnerà il tramonto. Ora mi chiedo: perché da vecchio sono tornato lassù, per un giorno, dove qualcuno mi portò da bambino?

domenica 3 ottobre 2021

Era la fine di novembre

 

Era la fine di novembre. Sedevo su una pietra grigia, senza tempo, nella sacra foresta. Intorno a me, foglie ed edere morenti, e da una sorgente echi di una lontana melodia. Un cerbiatto mi osservava, poi scuoteva la testa e, lentamente, si allontanava. Nelle quiete ombre novembrine, un velo di nebbia. Nel cielo, nuvole sottili macchiavano l'orizzonte. Cercavo la gioia della malinconia, e il sorriso di quel fragile fiore raccolto nel deserto. Nel cielo, un chiacchiericcio di uno stormo di uccelli che tornavano in lontane oasi baciate dal sole. Ho chiesto loro di cercare quell'angelo che smarrii nel deserto. 

Andrò lassù e aspetterò il vostro ritorno.