Sedevo su una pietra striata da pallido muschio, e osservavo le montagne. Le cime si confondevano con l'azzurro del cielo, e nell'azzurro il profumo di Dio. Ascoltavo la sorgente che, mentre scorreva, inciampava tra fiori profumati e selvaggi, e tra strisce di muschio dal verde intenso. Raccontavo una storia e tornavano visioni del passato. Chissà se a Casa del Monte, dove non posso più tornare, nel giardino incolto, volano ancora le farfalle.
Lassù, di notte, è come un tempio, e la luna una lanterna con riflessi di crepuscolo. Tra gli abeti si è spenta la tua voce.
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