domenica 26 aprile 2020

Scendeva la nebbia

Camminerai sola tra sentieri e boschi spogli, per ritrovare l'eco di una voce rimasta nelle foglie spente, inumidite dalla nebbia, e ti ricorderai di me. Guarderai il cielo e vedrai nubi stanche, e ti ricorderai di me. Ascolterai i racconti delle nebbie nascoste nei fossi, e ti ricorderai di me. Quando sentirai la campana che annuncia il tramonto, ti scorderai di me.
A Casa del Monte scendeva la nebbia.

domenica 19 aprile 2020

Il cipresso

In un angolo buio di un maniero lontano e solitario, sono rimaste impronte azzurre dove dormono i ricordi. Nelle acque del vicino lago un'ombra si sta spegnendo, in attesa che qualcuno apra le finestre del maniero, e nel cielo passano lente nuvole antiche.
A Casa del Monte il vento ha sradicato il vecchio cipresso.

lunedì 13 aprile 2020

A Granada

Io so dove trovarti. C'è un vento solitario che io solo conosco, e mi aspetta lassù. Quando il sole dà l'ultimo bacio alle curve dei monti e se ne va, e i fiori cominciano a sognare, mi racconta di te. È un vento discreto e rispettoso dei miei autunni. Lentamente e con garbo diceva: "Non posso più parlarti di lei". Un notte, in quel muto deserto, raggi di luce celeste illuminavano l'ombra sepolta in una duna, e gli angeli la portavano in cielo.
Quella notte, nelle vie di Granada, si udiva l'eco del Cante jondo.

domenica 5 aprile 2020

La quercia ferita

Cadevano stanchi fiocchi di neve pallidi come i miei sogni, e gli uccelli silenziosi volavano alla ricerca di bacche rosse. Tra gli alberi spenti e nei fossi, i lamenti di un gelido vento smorzavano l'eco della tua voce, e lo sguardo del cielo era assente. Il peso della neve aveva spezzato un grosso ramo da una vecchia quercia, già mutilata dalle tempeste. Ora è un'ombra nera sulla neve.
A Casa del Monte, nella notte, si ferma il vento a una finestra: ascolta il pianto di un bambino e lo porta lontano.