Da vecchio, solo e con fatica ero tornato come uno straniero, senza far rumore, su quella radura dove, un giorno di novembre e di nebbie, una mano ignota aveva nascosto i miei sogni di bambino. Al ritorno, nel sentiero il fogliame era mosso dal vento, e mi parlava di silenzi lontani. Nella sorgente, impronte azzurre, e su un ramo spezzato vecchie lacrime. A Casa del Monte gli orizzonti erano spenti.
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