domenica 21 aprile 2024

Riprendevo il cammino

Ero solo e triste su una verde radura. Intorno a me, la pace dei boschi e il sorriso dei fiori. Dalle foglie addormentate, mosse da un timido vento, scorreva un ricordo lontano sotto cieli remoti. Su una rosa selvatica piangeva una falena.

Riprendevo il cammino per rivedere il borgo montano dove trascorsi l'infanzia. Non c'erano più voci, e anche il silenzio taceva. Erano rimaste soltanto ombre dallo sguardo mesto che cercavano il cielo. 

Tornavo nella città, dove gli uomini camminano stanchi e non sorridono più. 

domenica 14 aprile 2024

Lo scrigno

Il mio volto è l'immagine di molti autunni. Spesso guardo le timide luci del tramonto, che abbandonano l'orizzonte e adagio si lasciano rapire dal buio, e vanno a riposare tra le solitudini dell'infinito. Il tempo ha dipinto il tuo ricordo di veli azzurri e pennellate di una silenziosa malinconia, che ho chiuso in uno scrigno. Le chiavi, con il nostro nome, le ho consegnate a un angelo. 

Oggi, mentre cammino sui verdi sentieri dei monti, un'aria antica mi accarezza e, tra i gigli silenziosi, si nascondono le ombre. Una falena riposa su un fiore solitario senza nome e lo illumina della tua luce. 

domenica 7 aprile 2024

Recuerdo

Da tempo si è spenta la tua voce, e anche gli echi si sono addormentati. È rimasta la solitudine e la poesia del pianto. Eravamo stranieri in quella terra lontana, in cui parlavamo con le stelle. 

Quando ti cerco nei colori del cielo, sento le note di una chitarra andalusa, accompagnata dal cante jondo, e ti vedo come allora ballare il flamenco. Nel mio cuore, ho nascosto lo sguardo misterioso dei tuoi occhi neri di gitana. 

Ricordi quando, nel deserto, ascoltavamo il silenzio di quella stella solitaria e amica? Non brilla più. Forse ci aspetta.

lunedì 1 aprile 2024

Una voce lontana

Quel giorno del tardo, silenzioso autunno camminavo solo lungo i viali della città invasi da una nera, fredda nebbia. I lampioni accesi sembravano timide sentinelle. Un vento maligno e dispettoso maltrattava le foglie disperate, sospingendole in ogni dove, e tormentava la mia tristezza e la luce di un ricordo. 

Finalmente il vento svaniva. Dalla vicina cattedrale, udivo il Requiem di Mozart e una voce da una terra lontana: "Antonio! Sono Aisha. C'è silrnzio fra le palme, dove un angelo bruno cerca la tua mano".



domenica 24 marzo 2024

Sfere di luce

Una nebbia grigia tormentava un cipresso lungo e snello, mentre udivo un antico pianto. L'eco spegneva la melodia di una sorgente, e s'interrompeva il canto degli uccelli. Un giglio di macchia cercava lo sguardo del cielo. Lentamente la nebbia diradava. Timide sfere di luce sfioravano l'alto cipresso e, nella mite luce, il sorriso di Aisha e della bambina per un attimo cancellavano il perenne dolore. 

domenica 17 marzo 2024

La passeggiata

Guardo il cielo e nell'azzurro cerco le nuvole. Di notte, attendo con ansia la luce  delle stelle e lo sguardo materno della luna. Cammino nel folto dei boschi e m'inoltro nei fossi per sentire le parole dei fiori, nascosti da foglie antiche. E  anche gli angeli, nel buio della notte, scendono dal cielo per ascoltare. 

Quando dai pendii caleranno veli di nebbia, io sarò lassù e, come sempre, tornerò nel buio dei fossi sognando di raggiungerti. Tutto questo mi basta per essere felice. Ho chiuso le porte al mondo. 

domenica 10 marzo 2024

Io sognavo

Il sole si stava spegnendo, e il deserto un'immensa ombra. Io sognavo il mio lontano appennino, e le nere curve dei monti punteggiate di stelle, e un sentiero che portava lassù, in un borgo indimenticato, dimora di un ricordo che il tempo ravviva. Forse il cielo ascoltava i miei sogni. 

Lo sguardo compassionevole e timido di una stella si avvicinava, portandomi la luce e lo sguardo dei tuoi occhi per sempre perduti. 

domenica 3 marzo 2024

Requiem

Le città sono abitate da uomini che non sognano più e non alzano lo sguardo al cielo. Non hanno nulla da insegnare ed è tragico ascoltarli. Anche il vento, quando passa, fugge e vuole dimenticare. Le foglie sugli alberi dei viali sono stanche, e il sorriso dei fiori si è spento. Gli angeli, per non piangere, hanno chiuso il balcone del cielo e intonano il Requiem.

domenica 25 febbraio 2024

Il tempo

Il tempo ha dipinto i ricordi di ombre e profonde tristezze. I momenti di gioia li trovo nella malinconia e tra le luci delle lacrime. A volte mi pare d'udire la tua voce, e ti rivedo come in quei giorni lontani, all'ombra delle palme, con il nostro angelo bruno fra le braccia. E cerco di raggiungervi.

Sono vecchio e il mio volto assomiglia all'autunno, quieto e pensoso, e odora di pianto. Aisha, dimmi se la tua voce giunge dal cielo. 

domenica 18 febbraio 2024

Le parole del silenzio

Lassù c'è un pezzo di cielo che mi aspetta, una fontana che piange e un cipresso che ascolta le parole del silenzio. 

I vecchi castagni raccontano al vento la mia infanzia e non dimenticano il pianto di una nobile signora. Un anello di nebbia avvolge i sentieri a cui regalo la pace della mia malinconia, e tornano i ricordi di un mondo lontano, dove riposano le stelle, e di un nome: Aisha. 

domenica 11 febbraio 2024

Mentre scorre

Mentre scorre il ricordo, il tuo nome ha i colori di cieli lontani e il silenzio del pianto. La fontana intona una preghiera e, nell'aria azzurra, lo sguardo di un angelo. Da una nube celeste una malinconica voce. In una sorgente danzano foglie erranti portate dal vento, e un fiore solitario sorride al cielo. 

Il sole è alto e tarda a morire, mentre attendo con ansia il tramonto. Sui sentieri riposano le nuvole. 

domenica 4 febbraio 2024

Mentre il tramonto

Mentre il tramonto spegneva gli ultimi bagliori, sognavo di raggiungerti. Le colline, in attesa del buio, ascoltavano le parole del vento. Le vigne, innamorate del silenzio, si addormentavano. Tra le ombre e le luci della malinconia, lo sguardo di Aisha. 

domenica 28 gennaio 2024

Luci e ombre

Sono vecchio. A volte, la mente vaga nel passato. Tra i ricordi, vedo ombre e mi sfiorano luci di tristezza e bagliori di malinconia. Guardo attorno e sorrido di me stesso e di un passato, forse sbagliato. Poi piango e mi sento felice. 

lunedì 22 gennaio 2024

Il genio

Un piccolo genio conquista la fama, un grande genio merita il discredito, un genio ancora più grande la disperazione, un Dio la crocifissione.

(Antonio Vieira)

domenica 14 gennaio 2024

Il fantasma

Nonostante il peso degli anni, ero tornato per un giorno lassù, in quel borgo mai dimenticato dove avevo vissuto la mia infanzia. I vecchi come me raccontavano che, di notte, sui pendii di Casa del Monte, camminava il fantasma di una nobile signora. 

Quando la notte è più profonda e satura di mistero, la signora entra in quella casa fatiscente, abitata da silenzi che solo il vento conosce, ma che non può e non vuole raccontare. Un vecchio, dallo sguardo sfuggente, timidamente dice: "A volte, quando il fantasma esce da quella casa, si ode il pianto di un neonato". 

domenica 7 gennaio 2024

Sulle nere curve dei monti

Sulle nere curve dei monti, meditava la luce delle stelle. La notte profumava di mistero ed echi di silenzi, e dimenticavo il caos del mondo. Udivo le note di una viola e di un clavicembalo. Improvviso un soffio d'arpa sussurrava il tuo nome e si aprivano le porte dei ricordi: ti vedevo con il nostro angelo bruno fra le braccia sotto un cielo stanco, dove si perdevano gli orizzonti. 

Ora porto con me la dolce tristezza dei tuoi occhi e il sorriso della bambina, e sento le vostre voci in lontananza.