Lassù, sul nostro selvaggio lago, regna un surreale silenzio. I cigni guardano il cielo, cielo d'autunno: e sono tristi. Di notte, dalle folte abetaie giunge un vento misterioso che increspa quelle profonde acque, dalle quali sale un lamento. I cigni piangono, e ricordano. Lontano, in un nebbiosa notte padana, l'eco di quel lamento bussa a una finestra.
(L'immagine è tratta da: http://www.fotocommunity.it/pc/pc/display/26882252http://www.fotocommunity.it/pc/pc/display/26882252. La foto è di Cristina Mauri)
sabato 26 ottobre 2013
domenica 13 ottobre 2013
Il cigno nero
Era un giorno d'autunno. Un giorno d'autunno lassù nel gelido nord. Dal cielo grigio scendeva pioggia scura: per me, il giorno del pianto. L'ombra di luce, che da sempre m'accompagnava, era scomparsa. Semi-nascosto da un indifferente cipresso, osservavo uomini spostare qualche zolla di terra nera. La pioggerellina maligna e continua inzuppava il sudario ormai chiuso. Dal vicino e selvaggio lago, un malinconico canto del cigno nero ricordava cieli lontani ed echi di morte.
Tornerò a trovarti quando non ci sarà folla e il cielo sarà chiaro. E dal lago un violoncello, insieme al cigno nero, intonerà un sonetto d'amore.
Tornerò a trovarti quando non ci sarà folla e il cielo sarà chiaro. E dal lago un violoncello, insieme al cigno nero, intonerà un sonetto d'amore.
lunedì 7 ottobre 2013
L'eterna notte
Passano nuvole e accompagnano oltre le cime il tuo sorriso di un tempo. Il cielo si fa chiaro, qualche ombra lo macchia, ma la luce ha i riflessi di allora. M'illudo, e ti cerco di sentiero in sentiero: i sentieri che portano lassù dove sono nascosti i nostri sogni. Ma tu riposi nella buia ed eterna notte. A Natale i lupi ti porteranno rami di abete innevati.
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