lunedì 2 giugno 2014

Antiche querce

Signore, è  dolce  guardare  questo  luogo, dove  sono  nato; è  dolce  anche  la  malinconia  mentre  il  cielo  mi  guarda. La  mia  casa  non  ha  più   ripari, ascolta  la  voce  dei  boschi, aspetta  la  luce  delle  stelle. E, tra  le  rovine,  profumo di  montagna.
Fra  arbusti  e  verde  muschio, corrono  acque  chiare, e,  nell'ombra  delle  acacie, una  luce, la  luce  di  un  sorriso  sognante  che  si  allontana. Folate  di  vento  fanno  danzare  gli  steli  dei  fiori, spargendo  la  tua  immagine. Dalle  cime  arriva  una  nuvola  nera  e  nasconde  quelle  mura  cadenti. Lentamente, la  sera, al  mio  ritorno, oscura  quel  sentiero  verde. Tra  i  rami  delle  querce  antiche, un  fantasma  misterioso  mi  segue, e  un'eco  lontana  porta  la  tua  voce. Nella  notte, sarà  dolce  la  tristezza.

(L'immagine  è  tratta  da http://www.fotocommunity.it/pc/pc/display/29389608  ed è  di  Francesco  Ottato)