domenica 30 dicembre 2018

Il vecchio

Ricordo un vecchio. Si fermava a lungo su un sentiero silenzioso e solitario. Mi incuriosiva, ed era facile spiarlo tra la fitta vegetazione. Un giorno riuscii a parlargli, mentre nel cielo passavano veloci ombre di nubi. Il suo sguardo era profondo e assorto, e rispose garbatamente alle mie domande. Ricordo che disse:"Ha notato, signore, com'è tetro e disperato questo mondo? Mi lasci ascoltare la voce della solitudine, mentre il cielo mi guarda".
Non riuscii a scoprirne il nome né la provenienza. Però mi accorsi che era un gran signore.

domenica 23 dicembre 2018

Le tracce

È tardo autunno, e nel sentiero muto calpesto le nostre tracce. Più salgo, più diventano immagini. Boccioli di fiori dai petali spenti e induriti cercano il cielo. Sull'orlo della radura, piangono brune foglie morenti, e tu per sempre lontana.

domenica 9 dicembre 2018

Il sorriso

La luna è alta, e il maniero si specchia nelle acque sognanti del lago. C'è silenzio, un mistico silenzio che parla di attesa. Scende lenta la luce divina nella notte di Natale, e cerca un rifugio tra il soffice muschio per il Salvatore. Quella notte, come sempre i cigni guardano il cielo e ti parlano di me. Il nostro Natale è rimasto là.
Chiuso nella mia camera di città, a mezzanotte sognerò quel lago e il sorriso di Gesù Bambino accompagnato dalle soavi note del tuo liuto.

domenica 2 dicembre 2018

L'eremita

Si avvicina il Santo Natale. Le strade e i viali della città sono illuminati come non mai. Dai negozi sfavillanti di luci, esce gente con pacchetti colorati. Nelle chiese è silenzio, mentre Gesù bambino aspetta. Perché nessuno guarda il cielo? Le stelle ci sono ancora, e cercano i nostri occhi.

Sono amico di un eremita. Un tempo, fummo compagni in un lontano deserto. Ora si è ritirato lassù, nelle mie montagne, in un verde rifugio. Ma ormai non posso più andarlo a trovare: ho le gambe stanche.
L'ultima volta che ci incontrammo, mi parlò della notte di Natale trascorsa insieme ai compagni in quel mare di sabbia. Là, le stelle erano talmente vicine che si poteva scorgere Gesù bambino.
Ora penso che a Natale, da quel rifugio sulle montagne lui potrà vedere le stelle vicine come allora. In quella magica notte, vorrei che si ricordasse di me, confuso tra le luci della città.