Questa notte, notte d'estate, i nostri boschi assomigliano a un'enorme cattedrale gotica con le porte aperte. Migliaia di stelle posano lo sguardo con la luce dell'attesa. Tra gli ultimi rami, i clavicembali accompagnano la voce di un angelo. Dal fondo, profumo di bosco; e sale una voce. Ascolta l'eco: sono io che ti chiamo. Le stelle si stanno spegnendo.
domenica 27 settembre 2015
domenica 20 settembre 2015
Ma di notte
Ti ho incontrata, nel mio vagare solitario, su un viottolo nascosto e misterioso. Parlammo, e rimanesti sorpresa nell'ascoltare parole e vedere sguardi che forse avevi sognato da sempre. Mi accompagnasti alla fine del sentiero, dove si trovava una maestà. Un dolce e malinconico sorriso fu il tuo saluto, mentre risalivi lungo il cammino che portava lassù.
Da allora, non ti ho mai più rivista, ma di notte torni spesso nei miei sogni: e io ti aspetto. Ora sono vecchio e le mie gambe insicure non mi permettono di salire fin lassù, per cercare la tua ombra. Oggi sono seduto vicino a quella maestà. Lo sguardo di quella Madonna è triste. Raccolgo una delicata rosellina selvatica e gliene faccio omaggio. Mentre quell'immagine mi sorride, rivedo il tuo sorriso d'allora.
Da allora, non ti ho mai più rivista, ma di notte torni spesso nei miei sogni: e io ti aspetto. Ora sono vecchio e le mie gambe insicure non mi permettono di salire fin lassù, per cercare la tua ombra. Oggi sono seduto vicino a quella maestà. Lo sguardo di quella Madonna è triste. Raccolgo una delicata rosellina selvatica e gliene faccio omaggio. Mentre quell'immagine mi sorride, rivedo il tuo sorriso d'allora.
domenica 13 settembre 2015
Di notte
I muti e solitari anfratti, e le caverne buie su quelle strette valli, erano il nostro paradiso. Nessuno vi saliva: credevano fossero nefaste. Ora che tu non ci sei più, di notte, quando il buio è profondo, i lupi ti cercano e al mattino piangono.
Io vago in un'inutile città, dove gli uomini camminano come automi, e senza saperlo cercano qualcosa che mai più troveranno. Nella mia ultima notte, vorrei essere lassù. I lupi mi farebbero compagnia.
Io vago in un'inutile città, dove gli uomini camminano come automi, e senza saperlo cercano qualcosa che mai più troveranno. Nella mia ultima notte, vorrei essere lassù. I lupi mi farebbero compagnia.
domenica 6 settembre 2015
A primavera, talvolta
Volevo salire lassù, dove sono rimasti i nostri sogni, ma ormai il camminare è faticoso. Sono arrivato fino alla radura. Mi sono seduto vicino alla maestà, ormai quasi in rovina. Una rosellina selvatica era aggrappata a quei sassi traballanti: voleva raggiungere l'immagine della Vergine, sfumata dalle intemperie. Gli occhi erano tristi e pensosi. Sentivo il fruscio dei rami e la musica delle foglie. Dalla sorgente avvolta nel muschio scorreva lenta un'acqua verde e trasparente. Pensavo: "se ci sei ancora, dove sarai?Qualche volta ti ricorderai di me?".
Ero semi-addormentato ed era un giorno di maggio. A primavera, talvolta, tornano i ricordi e si perdonano. Prima di partire ho annaffiato quella rosellina selvatica. Gli occhi tristi di quell'immagine sorridevano.
Ero semi-addormentato ed era un giorno di maggio. A primavera, talvolta, tornano i ricordi e si perdonano. Prima di partire ho annaffiato quella rosellina selvatica. Gli occhi tristi di quell'immagine sorridevano.
Iscriviti a:
Post (Atom)