venerdì 31 dicembre 2010

Gocce di luna

Luce fredda di luna,
che sfiori croci di ferro e di legno
stanche del sole
caldo e abbagliante;
luce fredda di luna,
che penetri timida in quell'angolo
nascosto,
parla di me.

Gocce fredde di luna,
portate qualche lacrima
del mio pianto
in quell'antro scuro.

Io tornerò

Nel silenzio della notte, la luna e le stelle ascoltano i lamenti, i ricordi e i rimpianti di chi lasciò queste montagne. Quando arriva la luce del mattino, il vento disperde ogni cosa.
Io tornerò lassù quando sarà scuro per sentire, e attenderò l'alba per capire.

(La foto è tratta da: http://www.hotel-valledaosta.com/uploads/montagna1_b.jpg)

venerdì 24 dicembre 2010

Auguri

Tantissimi auguri di Buone Feste!

sabato 18 dicembre 2010

Se ne andarono

Su quel crinale sono rimasti cumuli di sassi e case in rovina. Da tempo le sorgenti non hanno più acqua, le piante agonizzano, nelle siepi disadorne non ci sono più nidi, di notte non cantano più gli usignoli. Quei pochi fiori che tentano di vivere tra le erbacce ingiallite hanno colori spenti e tristi.

In un angolo minuscolo crescono viole e primule che attendono il vento per sorridere al cielo: è una tomba di madre.
Se ne andò per sempre a primavera.

(La foto è tratta da: http://www.sanmarcoargentano.it/guest/casino_laregina.jpg)

Non tornare

Non tornare lassù: anche i ricordi sono fuggiti e il campanile non batte più le ore; i gatti sono diventati furastici, non accettano più carezze; i lupi sono andati lontano. Non tornare lassù: quella croce di legno non c'è più.

lunedì 6 dicembre 2010

Racconto di Natale

Un lume a petrolio e la fiamma del camino donavano un po' di luce alla cucina di quella casa, dove una donna, con due grandi occhi colmi di sogni, stava preparando dolci con farina di castagne. Spesso, con ansia, guardava fuori dalla finestra: attendeva qualcuno.

Una signora di nobile aspetto, in compagnia d'un monaco avvolto da un lungo tabarro, percorreva un sentiero stretto, ricoperto da un manto di neve candida, per raggiungere la casa. All'arrivo, stranamente, trovò la porta spalancata. Dopo aver consegnato un fagotto a quella donna, uscì in fretta, muta com'era entrata.
Quando la donna aprì lentamente il fagotto, il suo sguardo diventò di madre. Mancava solo mezz'ora al Natale.