domenica 31 dicembre 2017
Verrà l'autunno
È sola nella sua casa, e il balcone è verde. Lo sguardo è un racconto che il cielo cattura. Verrà l'autunno con le scure nebbie, scenderanno gli angeli per cogliere la luce dei suoi occhi e portarla in cielo.
La sua dolce e garbata tristezza addolcisce la mia malinconia.
domenica 17 dicembre 2017
Aspetterò
È un ricordo che da sempre non ti abbandona. Allora cercami quando le nebbie si confondono tra le acque di quel lago. Vedrai un'ombra, un'ombra che piange, ma tu non stringerla.
In una lontana pianura addormentata, dove i fiumi scorrono lenti e raccontano storie e leggende, aspetterò che mi parlino di te.
domenica 3 dicembre 2017
Favola di Natale
Nella notte di Natale, la luce delle stelle e il cielo posano lo sguardo sui nostri boschi celesti per trovare pace. Protette dalla neve, riposano silenziose nel gaudio notturno le creature delle tane. In un vecchio tronco decomposto, i lupi hanno scavato una culla e portato muschio: qui, a mezzanotte, S. Francesco depositerà il bambino.
Nel disperato XXI secolo, Dio ha scelto questo luogo per ascoltare i canti di gioia provenire dalle tane.
Nel disperato XXI secolo, Dio ha scelto questo luogo per ascoltare i canti di gioia provenire dalle tane.
domenica 26 novembre 2017
Le nebbie
Le nebbie del pensieroso novembre riposano sulle acque di quel lago, dove muoiono umide foglie portate dal vento. Le montagne che lo proteggono assomigliano a cattedrali chiuse. Un'ombra macchiata dalla nebbia mi racconta una storia ormai lontana e dimenticata.
Improvvisamente scendono lacrime: sono lacrime di gioia, perché mi accorgo che ho sempre vissuto e continuo a vivere tra le dolci nebbie di quel lago.
Improvvisamente scendono lacrime: sono lacrime di gioia, perché mi accorgo che ho sempre vissuto e continuo a vivere tra le dolci nebbie di quel lago.
domenica 12 novembre 2017
Su quei sassi
Su quei sentieri in rovina parlano le pietre, e le ombre cercano il sole. Quando si spegne il vento, si odono echi lontani. Nel buio della notte riposa il silenzio. È un silenzio pensante e su quei sassi siede Dio, che ascolta.
Prima che sorga il sole torna in cielo, e l'accompagna un notturno di Chopin.
Prima che sorga il sole torna in cielo, e l'accompagna un notturno di Chopin.
domenica 29 ottobre 2017
Nel profondo della notte
Dormono i fiori abbracciati dalla brina notturna. La luce del cielo è triste, e stanca guarda la terra. Nel silenzio di queste montagne si può udire la voce di Dio, ma soltanto i poeti l'ascoltano. Nel profondo della notte, Dio cammina pensieroso nelle lunghe cattedrali gotiche. Sulle sottili guglie, riposano gli angeli.
domenica 15 ottobre 2017
Lo sguardo
Il mio passo, un passo da vecchio, era lento e faticoso, ma il respiro della montagna mi dava la forza e la gioia di salire. Ricordi e dolci malinconie mi accompagnavano. Una lupa, dagli occhi colore dei tramonti lontani, discretamente mi seguiva e sorrideva.
Ed eccomi di fronte a quella piccola Maestà, seminascosta e incorniciata da fiori di selva. Il suo sguardo non sembra sorpreso nel vedermi solo. Gli occhi mi indicano il cielo, un cielo azzurro dove si apre un cancello e tu mi appari.
Ed eccomi di fronte a quella piccola Maestà, seminascosta e incorniciata da fiori di selva. Il suo sguardo non sembra sorpreso nel vedermi solo. Gli occhi mi indicano il cielo, un cielo azzurro dove si apre un cancello e tu mi appari.
domenica 1 ottobre 2017
In cielo
Vivi in cielo assieme agli angeli, e li allieti con il tuo violoncello. È un luogo dove gli uomini di questi tempi non possono più entrare. A primavera, di notte scendi su quella radura incantata, nascosta tra la selva, raccogli le timide roselline selvatiche e le porti in cielo. Sono le preferite da Dio.
domenica 24 settembre 2017
Quando la notte
In quel luogo solitario, la tua casa è diventata macerie. Io cerco una pietra antica per vedere la tua ombra. Di notte scendono gli angeli, catturano echi e li portano in cielo, dove tu vivi. Quando la notte muore, sui nostri sentieri si odono le note del tuo liuto.
domenica 10 settembre 2017
Requiem per l'Europa
Il Danubio non è più blu e non scorre a tempo di valzer. Le valchirie sono esiliate nel Valhalla e il Reno piange. Le guglie delle cattedrali gotiche di Francia guardano in alto disperate, quando strani echi solcano il cielo.
Orde di turisti muniti di smartphone, bottiglie di plastica e droga pronta all'uso calpestano le pietre del Colosseo, ultima, insuperabile testimonianza di una civiltà ineguagliabile. L'Europa è agonizzante. Perché non sostituire l'Inno alla gioia di Beethoven con il Requiem di Mozart?
Orde di turisti muniti di smartphone, bottiglie di plastica e droga pronta all'uso calpestano le pietre del Colosseo, ultima, insuperabile testimonianza di una civiltà ineguagliabile. L'Europa è agonizzante. Perché non sostituire l'Inno alla gioia di Beethoven con il Requiem di Mozart?
domenica 27 agosto 2017
Cristalli di sabbia
Ricordo il silenzio notturno del deserto dove riposano le stelle, e la mia ombra che cammina sulle dune. Rivedo uomini che hanno cercato l'esilio per ascoltare le note del vento errante.
Nelle dolci notti nebbiose di novembre, sui vetri della mia finestra appaiono cristalli di sabbia dove sono scolpiti occhi sognanti e ciglia orientali.
Nelle dolci notti nebbiose di novembre, sui vetri della mia finestra appaiono cristalli di sabbia dove sono scolpiti occhi sognanti e ciglia orientali.
martedì 15 agosto 2017
Le nuvole
Questo è un luogo rimasto solo, orfano. Profuma di nostalgia. Di giorno ascolta e aspetta. Nel silenzio della notte piange assieme all'eco delle lacrime che porta il vento. Ma quando il cielo si fa grigio, scorrono nuvole che trasportano ombre lontane: solo allora la mia terra sorride.
domenica 30 luglio 2017
L'alba
Si apriva una porta del cielo. Ti facevi condurre da due angeli in quella selva ombrosa, dove ancora vivono i nostri ricordi. Nel silenzio maestoso, ascoltavi l'eco di parole, parole di felicità terrena. Mentre risalivi sorridevi assieme agli angeli, e il vento cullava la tua ombra. Questo è soltanto un sogno, fatto una notte nel deserto vuoto.
All'alba, la marcia faticosa con quel ricordo era più lieve. Sulla sabbia non rimanevano tracce.
All'alba, la marcia faticosa con quel ricordo era più lieve. Sulla sabbia non rimanevano tracce.
domenica 16 luglio 2017
Il sentiero celeste
Sulle cadenti mura e sugli alberi antichi, la luna ci cercava. Il silenzio era spezzato dal canto triste del cuculo, e l'eco si spandeva tra le vette e le sorgenti. Un sentiero celeste si fermava alla porta del cielo, dove mi aspettavi. L'eterno ti prendeva per mano, e la porta si chiudeva. Tornavi in quel mondo che non appartiene agli uomini.
(L'immagine è tratta da: https://camoscibianchi.wordpress.com/2010/01/31/al-chiar-di-luna/)
(L'immagine è tratta da: https://camoscibianchi.wordpress.com/2010/01/31/al-chiar-di-luna/)
domenica 18 giugno 2017
L'eterno silenzio
Il vento tormentava le acque del triste lago. Nella profondità, un raggio di luce violaceo fissava la tua immagine, ma il tuo silenzio era eterno. Sulla riva un'ombra, una lunga ombra, attratta da quella luce violacea, si inabissava sul fondo. In quel momento, la luce si spegneva.
domenica 4 giugno 2017
I sentieri degli angeli
Ho trascorso la notte su quei pendii nascosti e silenziosi, tra il profumo dei fiori notturni. Lassù, nessuno ha mai violato i nostri sentieri. Solo gli angeli li percorrono alla ricerca di ricordi da portare in cielo. Improvvisa si avvicina la luna, che sogna con la luce dei tuoi occhi. Nella mistica solitudine, accompagnata dal tuo liuto, ho sentito una divina melodia e la voce da tempo attesa.
domenica 21 maggio 2017
In autunno riposano foglie
Lassù, sui nostri sentieri, in autunno riposano foglie umide e stanche, macchiate dal colore del crepuscolo. Una sorgente nascosta sussurra melodie. Tra le piante, ormai ridotte a scheletri, invano la tua ombra cerca riposo.
domenica 7 maggio 2017
Come sempre
Come sempre a primavera, nascosti nella buia selva, crescono fiori profumati di sogni e cieli lontani, e illuminati da raggi di sole dorati. Al tramonto, si apre una porta del cielo. Scende un angelo accompagnato dalle note del tuo violoncello e raccoglie i fiori, portandoli lassù dove tu aspetti. La porta si chiude e rimane l'azzurro. Qualcuno lo sa. Ma è solo, solo e lontano. A volte il vento mi porta la tua immagine, e il sogno continua.
martedì 25 aprile 2017
L'attesa
In autunno, scendono dai monti nuvole nere e riposano tra le antiche mura del castello, in cui cammini solitaria. Sei come una straniera che vive al confine. Muta.
Di notte riposi e sogni lacrime dagli echi lontani. Come sempre, torna la primavera. Le tue finestre sono chiuse, e non senti i sussurri del vento, e non guardi le albe e i tramonti. A primavera, tra le selvagge rive del lago un cigno nero ti aspetta.
Di notte riposi e sogni lacrime dagli echi lontani. Come sempre, torna la primavera. Le tue finestre sono chiuse, e non senti i sussurri del vento, e non guardi le albe e i tramonti. A primavera, tra le selvagge rive del lago un cigno nero ti aspetta.
mercoledì 19 aprile 2017
La ferita
Il vento si è fermato oltre la radura per portare lontano l'eco di quella terra, e il profumo dei fiori montani. Sul tortuoso sentiero che conduce al castello, riposa una ferita, e il dolore tiene accesa una perenne luce.
domenica 2 aprile 2017
Io so
Nascosti nei fossi di quei boschi, crescono fiori protetti da muschi e licheni e bagnati da limpide sorgenti. Sono fiori che profumano di sogni e ricordi: la Vergine Maria li predilige. Di notte, con la luce delle stelle scendono gli angeli, che raccolgono quei fiori per donarli alla Vergine. Ma so che sei tu a condurli in quel luogo, che anch'io conosco.
domenica 26 marzo 2017
Tra le stelle
Cadevano leggere come lacrime le foglie gelate, nella selva d'autunno, e la tua ombra mi cercava. La notte era chiara, chiara e azzurra quando sostavo di fronte a quella cappella solitaria, vicina al bivio che indicava il cammino. C'era un vaso spezzato, e fiori sparsi anneriti dal tempo. Gli occhi dell'icona erano malinconici e lo sguardo pensieroso vagava altrove. Il vento, prima di addormentarsi, sussurava parole che non ricordo. Tra le stelle camminava una Madonna.
domenica 19 marzo 2017
Il soffio del vento
Questa notte la luna esplora i boschi e cerca le nostre ombre. Scendono gli angeli, raccolgono al mio posto quei fiori nascosti e te ne fanno dono.
Quei sentieri solitari custodiscono intatti sogni e parole, e a volte ascoltano l'eco. Ma so che il soffio vagante del vento consegna al cielo i profumi dei fiori notturni e della solitudine.
Quei sentieri solitari custodiscono intatti sogni e parole, e a volte ascoltano l'eco. Ma so che il soffio vagante del vento consegna al cielo i profumi dei fiori notturni e della solitudine.
domenica 5 marzo 2017
I cipressi
I cipressi ascoltano parole e versano lacrime. Di notte scendono gli angeli per consegnarle alle stelle. Quando giungono le fitte nebbie del mesto autunno, i cipressi rimangono muti per udire le voci delle ombre e l'eco delle lacrime.
domenica 26 febbraio 2017
L'incontro
Vorrei svegliarmi un mattino tra le mie perdute montagne. Lassù, su quei sentieri riposa il mio ritorno. Fermarmi sotto l'ombra di quei cipressi, incontrare e parlare con mia madre, e spegnere quel cero da sempre acceso.
(Nell'immagine il dipinto La madre, di Silvestro Lega) )
(Nell'immagine il dipinto La madre, di Silvestro Lega) )
domenica 19 febbraio 2017
I girasoli
Uomini che hanno scelto un esilio per motivi imperscrutabili marciano nel silenzioso, misterioso deserto, e la sabbia cancella quei passi. Intanto, si sente l'eco di lacrime nascoste, e i miei ricordi profumano di sentieri montani.
Dalle ombre delle dune, suoni di flauti. Mentre nella notte riposo nel deserto vuoto, un sogno s'impossessa di me. Vedo campi di girasoli e Van Gogh mi sorride. Il vento li scuote dolcemente, sussurrando note di Chopin. Tra le gobbe di quei monti lontani, occhi smarriti mi cercano.
Dalle ombre delle dune, suoni di flauti. Mentre nella notte riposo nel deserto vuoto, un sogno s'impossessa di me. Vedo campi di girasoli e Van Gogh mi sorride. Il vento li scuote dolcemente, sussurrando note di Chopin. Tra le gobbe di quei monti lontani, occhi smarriti mi cercano.
domenica 12 febbraio 2017
domenica 29 gennaio 2017
Da tempo
Nelle gelide acque del lago, s'inchinano rami imbiancati e spogli. Sul sentiero innevato che porta al maniero dove vivi sola e chiusa, non c'è alcuna traccia. Adagio, con gli occhi tristi, tristi e pensosi, cammini lentamente tra le misteriose e antiche mura di quella dimora. A volte ti fermi, pronunci un nome, aspetti l'eco e la ripeti. Spalanca le finestre: fuori il sole è freddo, freddo di luce. C'è un vento arrivato da lontano che da tempo ti aspetta. Ti accarezzerà e tornerà da dove è partito.
domenica 8 gennaio 2017
Quel giorno
Quel giorno di primavera, i fiori donavano luce ai sentieri, dove era rimasto il tuo profumo e risuonavano i tuoi passi. Il vento muoveva le foglie e si trastullava con l'eco del tuo violoncello. Lassù, in quella casa protetta dai monti, gli alberi erano antichi, antichi e fragili. Quel giorno un angelo saliva le vie del cielo. Nei boschi piangevano gli ospiti delle tane.
lunedì 2 gennaio 2017
Nelle vie del cielo
Il silenzio si confondeva con l'infinito, e nelle vie del cielo vagava la tua ombra. Una piacevole malinconia mi conduceva nel deposito dei ricordi. Mi appariva il sentiero, e sentivo il profumo dei nostri fiori nascosti. Una lupa, dagli occhi del colore dei tramonti montani, giocava con i cuccioli e mi sorrideva.
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