domenica 29 dicembre 2019

A novembre

In un lago solitario e selvaggio, quando arrivano le nebbie di novembre si sente il pianto di un cigno nero. A novembre, in una cattedrale, da un organo note di Bach, e la presenza di Dio, e il profumo del cielo. Dalle alte vetrate gli angeli che ti videro a novembre ora ti cercano. C'è qualcuno che arranca su un sentiero, dove una nuvola si è persa tra alberi cupi e neri. Ed è novembre.
A novembre, in un maniero, un'ombra mi cerca.

lunedì 23 dicembre 2019

domenica 22 dicembre 2019

Quel giorno

Volevo vedere le ceneri dei ricordi. Quel giorno, i sentieri e le ombre riposavano sotto un velo di nebbia, e la montagna taceva. Nel borgo il vento portava echi di voci lontane, ma non c'era più nessuno ad ascoltare. Dagli alberi si staccavano stanche foglie giallastre e rossicce. In quel silenzio, nessuno avrebbe disturbato la mia malinconia. Ascoltavo quella sorgente che, mentre scorreva, raccontava una storia di sogni smarriti in un deserto, e che il vento non riusciva a raccogliere. Il cumulo di pietre della casa aveva sfumature celesti e di memorie ormai spente. Tra le pietre, il resto di una porta mai aperta, e una targa con un nome che le intemperie stavano cancellando, o forse ferendo. La presi e la nascosi in un fosso.
A Casa del Monte, nella fontana, è rimasta l'ombra di un bambino.

domenica 15 dicembre 2019

La nebbia era

La nebbia era fitta e scura a Casa del Monte, quel giorno di metà novembre. In quel giorno di metà novembre, si chiudevano le porte e le finestre a Casa del Monte. Verso sera, a metà novembre, qualcuno apriva una porta a Casa del Monte. Un uomo, con un lungo tabarro nero, o forse un monaco varcava quella porta, ed era metà novembre a Casa del Monte. Di nuovo quella porta veniva chiusa, e il grande silenzio che regnava era interrotto dal pianto di un bambino, a Casa del Monte.

A metà novembre, quando la nebbia scende, chiudono ancora le finestre e le porte a Casa del Monte, e non si sente più il pianto di un bambino.

domenica 8 dicembre 2019

Visione

Solitario, vecchio e un poco stanco, raggiungevo quella radura silenziosa che guardava e ascoltava le parole del cielo. La luce del tramonto mi accompagnava. Nel silenzio cercavo una visione che il tempo non aveva cancellato.
Se ancora ci sei, ti vedo camminare, stanca e anonima, in una città vecchia e nobile, dove in ogni angolo è rimasto e rimarrà l'eco del tuo canto. Se mi ricordi, in quel luogo assolato e sperduto in cui c'incontrammo, sarai sorpresa. Sognerai un bambino seduto davanti al camino, assieme al suo inseparabile gatto, e Casa del Monte dipinta dalla neve, e la fontana con l'acqua gelata che tace.

domenica 1 dicembre 2019

Il segreto

Voglio svelare un segreto. È un segreto che appartiene al cielo e agli angeli. Hanno deciso che, a Natale, il Salvatore apparirà in una capanna nelle foreste della Garfagnana, un tempo dimora degli gnomi. San Francesco è già sceso, e, con l'aiuto dei lupi e dei laboriosi ospiti delle tane, preparano la culla per il Bambino Divino. Vorrei chiedere a un vecchio amico eremita, che viveva lassù, perché dal cielo hanno scelto quel luogo. Purtroppo l'amico eremita se n'è andato per sempre.
Adesso chiedo a chi mi legge la risposta.