domenica 25 dicembre 2022

I nostri silenzi

 

Nella notte di Natale, le stelle cercano il silenzio del deserto: vogliono ascoltare i vagiti del Bambino divino cullato dagli angeli. Esistono uomini silenziosi sotto la cupola celeste di questa magica notte, e, nei loro sguardi, una storia nascosta. Ora so che il Bambino è accanto a noi e ascolta i nostri silenzi. 

Le stelle si lasciano toccare.

domenica 18 dicembre 2022

Le ombre degli abeti

 

Avevo diciotto anni e, forse senza sapere perché, marciavo nel deserto. Da tempo vivo in città, dove gli orizzonti sono spenti e i sogni muoiono lentamente. Lo sguardo delle stelle è pensieroso e triste mentre, disperate, guardano altrove. Mi accompagna un ricordo, il volto di Aisha e il sorriso della bambina in quell'oasi silenziosa. Da sempre mi dà battiti di luce, visioni di cieli infiniti, la gioia del pianto e l'estasi della malinconia.

Vecchio e un po' bambino e speranzoso, sono salito fin lassù, sotto le ombre di cupi abeti. In quel luogo, il silenzo ascolta le parole e il vento risponde. Ho chiesto di Aisha e della bambina, ma il vento taceva. Da un abete si scioglieva la resina e, gocciolando, cadeva sulle mie spalle. 

domenica 11 dicembre 2022

La sinfonia dei ricordi

 

Sopra di me la pace del cielo, il volo degli angeli, il profumo e l'estasi della solitudine. All'orizzonte, nuvole bianche sfumate d'azzurro sognavano. Nei miei boschi, misteriose ombre avevano lo sguardo della malinconia e i colori dei silenzi di una terra lontana e senza tempo. Dal fruscio del fitto fogliame, la sinfonia dei ricordi e l'eco di una preghiera mentre cercavo il volto di Aisha. 

domenica 4 dicembre 2022

Nel silenzio delle ombre

 

Vecchio e solitario, vagavo nelle foreste della Garfagnana. Non c'erano più gli gnomi ad aspettarmi come un tempo. Sopra di me, lo sguardo triste di alberi antichi, sfiorati da raggi di sole. Nel silenzio delle ombre, il respiro e la luce dei fiori, e l'eco dei ricordi. Mentre raccoglievo una rosa selvatica, dove riposava una falena dai colori pallidi, improvvisamente la voce di Aisha: "sei tu, Antonio, che mi cerchi?". Ora il vento del deserto può tacere e sarà dolce il pianto. 

domenica 27 novembre 2022

Se mi leggi capirai

 

Se mi leggi, capirai che sono Antonio e piangerai. Vecchio e un po' malandato, faticosamente sono tornato lassù. Volevo parlare a quei fiori nascosti nelle ombre della selva, che crescono e fioriscono soltanto per noi. Quel giorno, aleggiava un silenzio che parlava d'attesa e di mistero. Nelle sorgenti si udivano lamenti, e nei rigagnoli scorreva una melodia triste. Qualcuno aveva raccolto quei fiori. Arriverà il vento di novembre e colmerà quel lembo di selva solitario di foglie agonizzanti. Là, la mia ombra camminerà senza trovare pace. Solo i poeti ascoltano le parole e il requiem delle foglie morte.

domenica 20 novembre 2022

Vorrei

 

Aisha! Tra gli sprazzi di luce nelle ombre della selva è cresciuto un fiore che ti somiglia. Profuma di malinconia e ha i colori di cieli lontani. Lo contemplo e vedo il tuo sguardo, e tornano attimi di felicità. Vorrei chiedere al vento di portarmi l'eco della tua voce e il sorriso della bambina. Ma non posso farlo: vi farei piangere. Alle rondini non chiederò di raccontarvi la mia tristezza: vi farei soffrire. A volte, sogno di prendervi per mano e condurvi nella mia vecchia dimora a Casa del Monte, da tempo diventata un rudere. Nelle notti autunnali dense di nebbia siete con me. Vorrei che l'autunno non finisse mai per vivere lontano dalla realtà del mondo. 

domenica 13 novembre 2022

Piccolo fiore

 

Cercavo un lontano passato, sempre vivo nella mia memoria. Ero tornato lassù come un tempo, sognando di rivederla come allora sul pendio, mentre, sorridendo, mi aspettava tenendo in una mano un piccolo fiore, che profumava di muschio e di bosco. Mentre salivo, nel sentiero udivo il coro degli angeli e, nel cielo, danzavano nuvole azzurre. Ma sul pendio, un fantasma triste mi cacciava via. Al ritorno, rimanevo solo col ricordo. Mi fermavo e raccoglievo un piccolo fiore, che profumava di muschio e di bosco, e tu eri con me, mentre ti regalavo la mia malinconia. 

Ora guardo i tramonti e odo le voci di un tempo antico. 

domenica 6 novembre 2022

Lo sguardo

 

Come sempre, in un giorno d'estate tornavo nei boschi di Casa del Monte. Per me, sono come un tempio che ascolta silenzi che parlano d'amore  e di sogni smarriti in un deserto sotto cieli infiniti. Nella penombra, sfiorata da un raggio di sole, una rosellina selvatica, timida e delicata, mi guardava sgomenta. Temeva di essere raccolta, ma con un sorriso la rincuorai e, dai piccoli fiori, grida di gioia. 

Quando le ombre del tramonto oscuravano l'orizzonte mi appariva il volto di Aisha. Da un solitario cipresso, l'eco di una voce lontana mi chiamava. E tornavano ricordi del passato. Solo chi conosce il tormento della nostalgia, il profumo della malinconia e il dolore può assaporare momenti di gioia, ricordando lo sguardo di quella timida rosellina selvatica color del cielo. 

domenica 30 ottobre 2022

Il preludio

 

C'è un vento che di giorno mi cerca e al tramonto tace. La luce di una stella mi segue e, appena mi vede, si spegne. In un'oasi del deserto, Aisha cerca l'ultima, malinconica stella dell'alba, come un preludio d'amore. Poi chiude gli occhi e sogna di prendermi per mano come quella tragica e buia notte nel deserto. 

A Casa del Monte, sotto i tetti sconnessi della mia vecchia casa, a primavera tornano e nidificano le rondini che, disperate, mi cercano. Io vago e medito, confuso da sogni e ricordi, su sentieri nascosti tra ombre solitarie, sfiorate da timidi raggi di luce colorati di tristezze e lontani tramonti, ed è dolce il pianto. Coperti e protetti dalle foglie morte, invisibili steli attendono la primavera per rifiorire e profumare la tua ombra, che io bacerò. Aisha, cercami nei tramonti e mi troverai. 


domenica 23 ottobre 2022

Il racconto sospeso

 

È ottobre. Come in un sogno, rivedo le vigne mentre si addormentano sulle colline delle Langhe e i tramonti velati da pallida nebbia, con sfumature di una lontana nostalgia. 

Ricordo mio nonno quando tornava alla cascina insieme al cane e odorava di verderame. Di sera, accendevo un piccolo lume a petrolio e la fiammella non violentava il buio della stanza. Mi raccontava storie e leggende del suo appennino, e ricordava il canto del maggio. Quando tornavo a casa, mentre mi baciava, sussurrava: "Appena arrivi lassù, metti un cero alla nonna che non hai conosciuto". 

Da sempre, porto con me un sogno impossibile: accendere lo stoppino di quel piccolo lume a petrolio nella stanza buia e rivedere la luce di quella fiammella. E, poi, chiudere gli occhi e ascoltare quel lungo racconto rimaso sospeso.

domenica 16 ottobre 2022

Der traum

 

Amo le ombre e le luci sfumate e solitarie dei tramonti autunnali. Catturano, silenziose, i miei sogni e i ricordi, e portano la mia malinconia ad Aisha. Non so spiegarmi il perché, a novembre, cerco i fiori sepolti dalle foglie morenti, abbracciate da un velo di nebbia che ascolta gli ultimi respiri. Aisha! Da sempre, cerco la luce dei tuoi occhi nella quiete profonda dei tramonti novembrini. La tua ombra vive in me come un sogno d'attesa, e mi accompagna una musica lontana. 

domenica 9 ottobre 2022

Le rose selvatiche

 

In un giorno di tarda primavera e di sole, ero tornato nei boschi di Casa del Monte, che furono il regno della mia infanzia, in cui mi ero nutrito di sogni. Gli alberi antichi si ricordavano di me e ascoltavano tristi il mio passo stanco. L'aria profumava di mistero, e tra le ombre la luce e il soffio di Dio. L'azzurro del cielo si colorava di luce quieta. In questa mistica atmosfera di pace il mondo e la vita erano lontani, e dimenticavo gli oltraggi subiti ed ero felice di aver sempre taciuto. 

In una piccola radura, le roselline selvatiche sorridevano al tramonto insieme a me.

domenica 2 ottobre 2022

Il peccato

 

Sopra di me, un cielo azzurro di mistica luce, e lo sguardo di una nube alta. Solitario, vagavo e meditavo nella quiete della selva, e le ombre silenziose catturavano i miei pensieri. Il mio passo era lento, incerto e pesante. Cercavo di non disturbare gli ospiti della selva. Sui fiori aleggiavano le farfalle, canti di uccelli e melodie dalle sorgenti. 

Ero tornato in quei luoghi per ritrovare gli elfi, le fate e gli gnomi che, da bambino, erano stati miei amici e compagni di gioco. Quanto tempo era passato! Mi accorgevo che si erano nascosti e mi guardavano. Certamente pensavano che ormai appartenevo a un mondo senz'anima. A volte, ritengo di aver peccato nel cercarli.

domenica 25 settembre 2022

Fiat lux

 

In questa città della grande pianura, gli orizzonti si sono spenti e non si può sognare. Anche il vento passa stanco e non racconta. Ma quando le dense nebbie avvolgono la città, sono felice. Entro nella cattedrale e, tra le ombre, intravedo la luce celeste di Dio. 

domenica 18 settembre 2022

C'è un vento

 

C'è un vento, un vento lieve che viene da lontano e non vuole dimenticare. Di notte, entra furtivo nella mia camera e cattura i miei pensieri. Poi torna in un silenzioso deserto per raccontarli ad Aisha, ma non la trova. Non sa e non saprà mai che vive in cielo con gli angeli.

domenica 11 settembre 2022

Notte di stelle e di luna

 

Era la notte di un lontano mese di maggio. Camminavamo tenendoci per mano nell'infinito vuoto del deserto, regno di giganti ombre ed echi di silenzi d'amore. Sopra di noi, lo sguardo amico delle stelle e il sorriso della luna. Dal tetto celeste del cielo si aprì un balcone. Scesero gli angeli e portarono via Aisha per sempre. Apparteneva a loro perché era divina e profumava di cielo. Mentre nella sabbia cadevano le mie lacrime, si avvicinavano le stelle. Da allora, di anni ne sono trascorsi molti, ma mai dimentico quella notte di stelle e di luna, e l'angelica luce degli occhi di Aisha.

Aisha! Racconta la nostra storia agli angeli! Solo allora apriranno il balcone del cielo e potremo rivederci. 

domenica 4 settembre 2022

Il cielo si è stancato

 

Il cielo si è stancato di guardarci e di notte piange. Gli dèi, da tempo nascosti, aspettano il soccorso degli angeli. Dio ci osserva ed è sgomento, mentre i balconi del cielo si stanno chiudendo. Gli ospiti delle foreste attendono San Francesco. 

domenica 28 agosto 2022

Sulle rive del Lemano

 

Il tempo passa e si riempie di ricordi, e ho bisogno della gioia del pianto. Vorrei che fosse sempre autunno per portare con me la luce dei tuoi occhi, come quando, in giorni lontani, passeggiavamo a novembre sulle rive del Lemano, e un cigno nero ci guardava. Ora vago, senza sapere perché, nel grande caos del mondo, e cerco la tua mano. 

Durante l'estate, cammino nei boschi di Casa del Monte, dove si allungano le ombre punteggiate da rosse fragole di bosco, e, qua e là, qualche foglia gialla che il vento ha risparmiato. È un luogo dove il silenzio canta la mia infanzia e gli dèi nascosti ascoltano. Sui piccoli fiori sognano le falene. 

domenica 21 agosto 2022

Sul davanzale della mia finestra

 

Aisha! Tu vivi con gli angeli, e solo agli angeli hai raccontato la nostra storia, e di quella bambina che sognava cullata dalle stelle. Quando, nel silenzio del tramonto, le ombre si allungano sulle gobbe del mio dolce appennino e spengono le ultime luci, affacciati per un attimo al balcone del cielo. In me, resterà il profumo della tua luce  e il colore dei ricordi. 

Aisha! Lo sai che tutte le notti una falena riposa sul davanzale della mia finestra? E, come sempre, all'alba scompare. Quando cammino nei viali della città, mi sembra di averti vicina, ti stringo la mano e pronuncio il tuo nome. Qualcuno mi guarda, sorride, scuote la testa e allunga il passo. 

domenica 14 agosto 2022

Io sono come l'autunno

 

Io sono come l'autunno. Cerco la tua immagine divina tra le luci della foschia. Nelle lunghe, silenziose notti baciate dalle nebbie ti sogno, e mi appari sospesa sulle ali degli angeli. Al mattino, il sogno si spegne. Vorrei fuggire sotto il tuo cielo e, come allora, prenderci per mano e ascoltare le voci delle stelle nel deserto. Ma non posso. La mia età ha i colori dei lunghi autunni, e fatica a reggere il peso dei ricordi e le luci della malinconia. 

Aisha! Ti ritroverei? Da tempo, il vento non mi parla più di te e di quell'angelo che sorrideva al sorgere della luna. Quando guardo i tramonti, sento il coro degli angeli. 

domenica 7 agosto 2022

Tra l'azzurro

 

Lassù, nei miei amati boschi, dove da bambino giocavo da solo, c'è un luogo nascosto. Ha i colori di un mistico silenzio e le ombre della malinconia. Fu dimora di un santo eremita. Adesso è il mio eremo, dove vado a ricordare parole e sogni rimasti sotto le stelle di un deserto. A volte, sembra di udire la voce di una bambina lontana, che pronuncia il mio nome. Vorrei rispondere ma l'eco tace. 

Tornerò lassù in autunno, la mia stagione preferita. Ascolterò i tuoni montani e guarderò la sofferenza delle foglie senza respiro sotto pallidi cieli. Acque chiare si disperdono tra erbe avvizzite e stanche, baciate qua e là da qualche fiore addormentato. Le piante spoglie, velate dalla foschia, assomigliano a crocifissi abbandonati dal cielo. 

Dall'alto scendeva una lenta nebbia azzurra e un tiepido vento portava l'Adagio di Albinoni. E, nell'azzurro, gli occhi di Aisha mi cercavano. 

domenica 31 luglio 2022

L'ultima stella dell'alba

 

Le stelle amano i deserti. Ascoltano le parole dei silenzi e i segreti di uomini giunti fin qui da ogni dove. Molti, da tutti dimenticati, riposano nascosti da dune che il vento ha modellato come piramidi. Ma di notte le stelle, che non scordano i loro volti e conoscono le loro storie, si avvicinano e inondano di divina luce quelle piramidi di sabbia. L'ultima stella dell'alba racconterà i loro silenzi al cielo. 

A volte, anch'io guardo l'ultima stella dell'alba e ricordo lo sguardo di Aisha mentre mi prendeva per mano. 

domenica 24 luglio 2022

Poesia

 

Non m'importa che la mia terrena sorte

Ben poco abbia di terreno in sé -

Che anni d'amore così siano cancellati

Nell'astio di un momento: -

A me non duole, o cara, che altri infelici, 

     di me siano più felici, 

ma che tu abbia a soffrire per il mio destino, 

che è solo quello di un fuggitivo.

(Edgar Allan Poe)


domenica 17 luglio 2022

Ottobre

 

Aisha! I tuoi occhi hanno i colori di cieli nascosti! Tu sei il mio rifugio e un'oasi in cui vado ad ascoltare silenzi d'amore e le parole del vento. Sono momenti di gioia, e per un giorno sarò lontano dalla realtà di un mondo sempre più buio. 

È ottobre. I boschi sono poesia e i poeti sognano. Tra le ultime luci del tramonto, il tuo sguardo e il sorriso di una bambina, mentre Beato Angelico vi ritrae. Voi siete la mia infinita malinconia. 

domenica 10 luglio 2022

Solitude

 

Solitudine, compagna e amica mia. In questo giorno di fine novembre camminiamo nella nuda selva. Tu sai perché mi hai portato fin quassù! È un luogo senza nome. I monti sono velati di nebbia, e i tramonti hanno macchie di luci morenti. Ho paura a ricordare, ma non voglio dimenticare. 

Solitudine, compagna mia. Tu che conosci la mia vita raccontami di Aisha e della bambina. Io so che vivi anche con loro. Portale quassù a novembre. Qua e là rimane sempre qualche pallida viola colorata di nostalgia. La nebbia sta diventando fitta. Mi accorgo che ero solo e stavo sognando. Torno nella grande pianura, dove le foglie morte hanno paura del vento e i fiumi scorrono lenti. 

lunedì 4 luglio 2022

Le bacche rosse

 

Lassù, nei grandi boschi, tra edere, felci e verdi muschi e qualche foglia morta portata dal vento c'è una sorgente nascosta a forma di cuore, che io solo conosco. Quando mi avvicino, si sente l'eco di una voce lontana. In quel momento si affollano nella mia mente ricordi di giorni passati, e torna la visione di una terra smarrita e di una bambina che, nel deserto, voleva accarezzare le stelle mai state così vicine. 

Sei tu, Aisha, che mi cerchi? Nelle ombre vedo il colore dei tuoi occhi e il sorriso di un fiore. In inverno, nella sorgente si specchieranno le bacche rosse per la gioia degli uccelli. Nel misterioso silenzio ascolteranno l'eco di quella voce lontana e la melodia del vento. Aisha, perché continui a cercarmi?

domenica 26 giugno 2022

Per sempre vicina

 

Aisha! Tu così lontana e da sempre vicina. Le ombre dei miei boschi celesti sono una cattedrale gotica che conserva il tuo ricordo, e nel mistico silenzio la dolce malinconia del tuo sguardo. A volte, sussurro una preghiera sperando che ti giunga l'eco. A novembre, le edere si addormentano aggrappate alle antiche querce, e a primavera si risvegliano. Nell'aria la sinfonia d'autunno e il suono della tua voce e lamenti di nostalgia. Nel cielo passano stormi di uccelli che tornano in lontane oasi soleggiate. Solo gli abitanti di questi boschi celesti conoscono il tuo nome, e agli uccelli che migrano raccontano di me.

Aisha! Tu così lontana e per sempre vicina.

domenica 19 giugno 2022

Valse triste

 

Era metà novembre. I boschi, ormai senza foglie, per non raccontare al vento la loro tristezza tacevano. La montagna, tra le braccia di un sottile velo di nebbia, meditava silenziosa in quel giorno di metà novembre. Sull'umido muschio un fiore azzurrognolo e solitario cercava, sofferente, lo sguardo del cielo, ed era quel giorno esatto di metà novembre. Da un roveto si udiva una voce o forse un lamento. Un'ombra mi prendeva per mano, portandomi nel vicino borgo montano dove da tempo parla solo la voce del vento. 

Da quel momento, la nostalgia e il ricordo della tua ombra non si separano mai da me. Di notte, silenziose e malinconiche stelle, e curiosi raggi di luna, ci cercano. Lo sai che amo i giardini di novembre, perché hanno i colori del passato e la tristezza del tuo sguardo. E mi parlano di te. 

domenica 12 giugno 2022

Nelle acque del lago

 


Un antico e nobile maniero si specchia nelle acque del Lemano, e racconta una storia a un cigno morente. Parla di un uomo dimenticato la cui ombra è sempre presente nel castello. Di notte, quando tutto è silenzio, una stella solitaria e malinconica riporta, tra le buia mura, l'immagine divina di un angelo che non è più tra noi, e su quell'ombra sempre presente i colori del dolore. 
Sulle montagne lontane, nei lenti inverni, un uomo solo soffre nel silenzio, è malandato e avverte il peso degli anni. Un giorno guarda dalla finestra, e vede un cipresso stanco e curvo sotto la neve, e ode una voce. Rimane confuso, e il dolore lo soffoca, e vede la sua ombra uscire dal maniero e sparire nelle agitate acque del lago. 




domenica 5 giugno 2022

Le ultime luci del tramonto

 



In quella casa, dove avrei voluto portarti, vive il silenzio, che di notte ascolta la voce di una stella. Aisha! Quando le ultime luci del tramonto abbandonano la tua casa tra le palme, cercami. Io guarderò l'orizzonte nelle pieghe buie delle mie montagne, sotto un fragile cielo che nasconde misteri e segreti, e cercherò la luce del tuo sguardo. Solo allora avrò attimi di felicità. 

Lassù si è spento il respiro della mia casa. A primavera, sotto i tetti, le rondini raccontano, e qualcuno ascolta. Tace la melodia della fontana. 



domenica 29 maggio 2022

Quel giorno

 

Una nube macchiava l'orizzonte celeste. Da lontano, l'eco di un misterioso tuono. Mi muovevo adagio e con attenzione nel bosco novembrino, per non turbare gli ultimi sospiri delle foglie morenti.

Sui tronchi neri e spogli, sfumature di nebbie silenziose tra la quieta luce dell'autunno. In quei luoghi, dove a primavera, da bambino, giocavo solo, nascono fiori selvaggi. Ricordavo che fu lì, in un giorno di primavera, che si avvicinò con passi lievi una nobile signora. Mi accarezzò senza dirmi niente, e lentamente se ne andò. Quel giorno, tornavo bambino come allora, e credevo ancora a un sogno nascosto. Dai pendii scendeva lenta una nera foschia. 

A maggio, sotto i tetti della mia vecchia casa, chiacchierano le rondini. 

domenica 22 maggio 2022

Il mondo

 

Il mondo cercò d'afferrarmi, ma non mi prese.

Grigorij Skovoroda

domenica 15 maggio 2022

Nessuno deve sapere

 



Nubi bianche, velate d'azzurro, sfioravano l'arco dei monti, e avrei voluto perdermi lassù con loro. Abbandonavo il sentiero muto, e, solitario, m'inoltravo nei boschi tra la pace delle ombre. Sognavo cieli lontani e orizzonti sfumati.

Nel silenzio, m'illudevo che la melodia d'una sorgente mi portasse l'eco della tua voce. Quanto tempo è passato! Ho il cuore stanco, e a volte piango. Aisha, ricordi? Sono quel ragazzo che fuggiva nel deserto e mai le stelle erano state così vicine. Mi prendesti per mano, accompagnandomi alla tua casa, nascosta tra le palme. Ora sono vecchio e cerco ancora la tua mano. Nessuno deve saperlo. Riderebbero di me, e gli dèi si offenderebbero. 

domenica 8 maggio 2022

Non cercarmi al tramonto

 

Le montagne chiudevano l'orizzonte. Nel silenzio delle ombre, la luce dei fiori, e il bosco un eremo che conservava la tua immagine, e una pace misteriosa. Dal fitto fogliame, raggi di luce che mi ricordavano i tuoi occhi, e le parole e i sogni vissuti in un muto deserto; e tornava la gioia della malinconia. 

Il sole si stava spegnendo, i fiori si addormentavano, e nel cielo le prime stelle cercavano il silenzio. Il sentiero mi attendeva per tornare tra gli umani. Perché al tramonto mi chiami? Non posso risponderti. Di notte, l'eremo è dimora degli dèi e devo andarmene. Lasciami la gioia della malinconia e la luce dei sogni. Non cercarmi al tramonto.

domenica 1 maggio 2022

Tutti gli anni

 

Una nube azzurra baciava l'orizzonte. Nei miei boschi, le penombre erano piccole maestà, e tra gli sprazzi di luce il volto della Madonna. Un timido vento giocava con il fitto fogliame, e nell'aria una musica celeste, e la mia mente vagava lontana. Rivedevo quella bambina che, sotto le palme, guardava la luce malinconica della luna, e nell'oscurità gli occhi di Aisha. 

La mia casa vuota è senza voci, la porta è spalancata, le finestre sono aperte e i vetri sono rotti. Sotto il tetto c'è un nido, e tutti gli anni una coppia di rondini torna a primavera.

domenica 24 aprile 2022

Una voce lontana

 

Camminavo in silenzio, meditando, nel folto dei boschi che tanto amavo, e mi sentivo come uno straniero. Vicino a me, ombre di vecchiaia e luci di solitudine. Le querce, figlie dei monti, mi sussurravano parole antiche, e piccoli fiori ascoltavano. Nella quiete, la melodia di una sorgente, e l'odore di muschi sfiorati da una placida luce. Raggi di sole sulle ombre creavano la tua immagine, colorandola di nostalgia. Da un vento amico, un preludio di Chopin, e una voce lontana mi chiamava. 

Ricordi quando sotto la luna, nel deserto, ti raccontavo del mio piccolo borgo lontano, nascosto tra i verdi pendii del dolce appennino? Di notte, le ombre si spengono, e ti sogno assieme a una bambina che ti sorride e cerca la mia mano. 

domenica 17 aprile 2022

La mia ombra

 


Non potrò mai dimenticare il giorno di quell'autunno lontano. L'orizzonte era macchiato da nuvole nere. Camminavamo silenziosi, tenendoci per mano sulle rive del malinconico lago. Il cielo era pallido, pallido come il tuo viso. Il rumore dei tuoi passi leggeri sulle foglie morte sollevava echi di una preghiera. Le parole non servivano: sapevamo che era il giorno dell'addio. Era scesa la nebbia, e aveva cancellato il tramonto. Il vicino maniero, dove ti attendevano, gettava cupe ombre nelle tristi acque del lago. 

Da quel giorno, di anni e di autunni ne sono trascorsi molti. Ho i capelli radi e color cenere, e il passo è lento e incerto, e ho un sogno ricorrente. Ti vedo nella sala grande e austera del maniero, seduta al clavicembalo, mentre suoni una Fuga di Bach, e un uomo e una bambina ti guardano. La luce quieta di due candelabri cerca i tuoi occhi. Nessuno si accorge che sorridi alla mia ombra. 


(Il dipinto è Al clavicembalo, di Costantino di Renzo ed è tratto da qui: https://www.artmajeur.com/it/costantino-di-renzo/artworks/13249028/al-clavicembalo)

domenica 10 aprile 2022

Vicino alla tua casa vuota

 

Passavo vicino alla tua casa vuota, ombreggiata da un'antica quercia, dove si perde il sentiero. Nel silenzio, il suono di una foglia caduta nella fontana mi raccontava sogni spenti. Di sera  i fiori, prima di addormentarsi, raccontano alle pietre la nostra storia. 

Quando veli di nebbia sfiorano il tramonto, scende una melodia infinita. Ascolta gli echi di ore antiche, e li porta lontano. Tra le linee dell'orizzonte vedo la tua immagine confusa. Nel pensiero mi appartieni, e quando sogni mi cerchi. Di notte, una falena riposa nella finestra della mia camera, e all'alba scompare. 

domenica 3 aprile 2022

La luce misteriosa

 

Il sole della dolce primavera illumina con luce divina le cime e i pendii, e nell'aria profumo di cielo. Nei quieti boschi, grati al ritorno di aprile, gli uccelli intonano inni di gioia. Edere abbracciano alte querce antiche. Tra gli umidi muschi dal verde cupo, erbe profumate e piccoli fiori colorati dagli angeli. Esce acqua pura da una piccola sorgente, che di notte racconta segreti e leggende alle stelle. Mi siedo, e guardo intorno. Pare di essere in una grande cattedrale senza soffitto. Dall'alto scende una luce misteriosa. Piano piano scompare, e vicino a me siede l'ombra di Aisha. 

Solo chi conosce la nostalgia prova momenti di gioia.  

domenica 27 marzo 2022

La tua mano

 

Era un giorno di primavera. Con l'aiuto del mio bastone ero salito a Casa del Monte, dove qualcuno mi aveva portato da bambino. Della casa era rimasto ben poco. Un gatto mi guardava con gli occhi tristi. Sulle alture, cumuli di nubi bianche, bianche come i miei capelli. Nel cielo voli di uccelli e, tra le erbacce incolte, la luce di piccoli fiori. 

Mentre camminavo nel silenzio del bosco, scorrevano ricordi di quando, bambino, bevevo alla sorgente che scorre tra foglie dal profumo di menta e di limone. Da una lunga ombra, mi chiamava una voce lontana. Chiudevo gli occhi e rivedevo lo sguardo amico della luna nel deserto sconfinato. Smarrito e confuso, mi prendevi per mano e mi portavi alla tua casa. Aisha: se ancora ci sei, fermati e guarda l'acqua che scorre nell'oasi. Vedrai l'ombra di un ragazzo diciottenne che da sempre cerca la tua mano. 

domenica 20 marzo 2022

Visione

 

Scorrevano rigagnoli d'acqua montana, nel silenzioso sentiero che arriva lassù, dove il cielo è più azzurro e vicino. Qua e là piccoli fiori macchiavano le ombre di timide luci. Nel verde delle siepi, l'agonia di qualche foglia morta, e la melodia degli uccelli. Nel fondo dei fossi riposavano foglie secche e fiori nascosti. Nel silenzio, apparivi tu sotto cieli lontani con un angelo, tra le braccia, che ti sorrideva. Improvviso, un tuono portò via quella dolce visione, e si risvegliarono segreti e tragedie che avrei voluto dimenticare. 

domenica 13 marzo 2022

L'Adagio

 

Aisha! Non pensarmi, e non cercarmi. La mia ombra vive con te, e cammina con te. Io sento la voce lontana di quella bambina bruna che tenevi fra le braccia. Assomigliava a una visione del Masaccio, e a un sogno di Giotto. Lo sai perché ti sorrideva sempre? Un cherubino le raccontava di me. Quando, in una notte silenziosa, sentirete l'Adagio di Albinoni, io sarò con voi. 

domenica 6 marzo 2022

L'eco di una voce lontana

 

Quel giorno d'estate, un vecchio poeta camminava lento e incerto sulle colline. Forse cercava un rifugio per sognare o dimenticare. Ma i poeti non si macchiano di peccato. Si sedette all'ombra di un cipresso, e le luci sembravano colorate da Cezanne. Improvviso arrivò un vento dolce e delicato, accompagnato da una Ciaccona di Bach, e per un attimo si udì la voce di una bambina lontana. 

So che a volte, in estate, torna lassù, sotto l'ombra di quel cipresso, e aspetta che il vento porti l'eco di quella voce lontana. 

domenica 27 febbraio 2022

La rondine

 

Quel giorno di primavera, il tramonto sembrava dipinto da Gauguin con sfumature di Turner, e il deserto gioiva. Una stella, timida e solitaria, si spegneva nello sguardo triste di una bambina. A Casa del Monte una rondine, stanca del lungo viaggio, cercava il nido per riposare, ma lo trovava disfatto. 

domenica 20 febbraio 2022

Questa notte

 

Questa notte, tra le ombre di un palmeto, ho sognato una bambina che cercava la mia mano. 

domenica 13 febbraio 2022

Mi apristi la porta

 

Oggi, giorno di primavera baciato dalla luce, sono solo nella selva addormentata, e non so perché piango. Ho raccolto una rosa selvatica ed era macchiata da una lacrima, portata dal vento di un silenzioso deserto. Nel tremore di un petalo lo sguardo di un angelo perduto, e la luce del tuo ricordo. Rammento quando camminavo stanco tra vicoli stretti a me sconosciuti. Mi apristi la porta senza conoscermi e chiedere nulla. Sapevi soltanto da dove fuggivo. 
Ormai non cammino più. Ma quando, nella selva, rifioriranno le rose selvatiche, sarà il sentiero a portarmi lassù. Si sta avvicinando il dolce tramonto. 


domenica 6 febbraio 2022

L'ombra della tua mano

 

Antichi sentieri, solitari e muti, conducevano alla tua casa nascosta nei boschi. Quel luogo era amato da un poeta sognatore. Quando camminavamo nell'incanto dei boschi, gli angeli curiosi ci guardavano. Da quando non ci sei più, la tua casa è un rifugio degli dèi, fuggiti dagli uomini. Il cielo si specchia in una sorgente, e mi racconta di te. Qua e là giace qualche tronco spezzato, ed echi confusi della tua voce. Vorrei che l'ombra della tua mano mi accompagnasse sui quei sentieri silenziosi e muti che portano alla tua casa. 

domenica 30 gennaio 2022

Il tramonto e la bambina

 

In questa vasta pianura, i fiumi scorrono stanchi e il cielo non vi si specchia più. Sulla terra malata i raggi del sole guardano altrove, e scompare la tua immagine. L'azzurro del cielo si sta spegnendo e io mi sto smarrendo, e ricordo orizzonti lontani. Dalle cattedrali, oasi di pace e di misteri, sembra di udire la disperazione del Requiem di Mozart. Mentre cammino, il giorno sta tramontando. Tra le ombre calpesto qualche foglia gialla. Il buio si colora di ricordi segreti e d'infinite malinconie, e la notte mi sgomenta. Da sempre aspetto che il vento del deserto mi racconti di voi. 

O Aisha! Quel giorno lontano tra le palme, con la bambina fra le braccia, eri bella come una Madonna del Beato Angelico. Quel ricordo rimarrà nel mio cuore e mi accompagnerà al tramonto.

domenica 23 gennaio 2022

Le ultime foglie dell'autunno

 

Il vento gioca con le ultime foglie dell'autunno, e le accompagna sulle tormentate acque del lago. E tu, affacciata a una finestra del maniero, guardi, pensi e ricordi un autunno lontano. In quel momento sorridi e abbracci la mia ombra, perché non riesci a dimenticare un passato che non vuole morire. 

Io vago solo, nell'eremo dei boschi, dimora silenziosa e custode di quel ricordo. Le felci amano i segreti, e ascoltano le parole dei silenzi e gli echi senza voci. Nei fossi, regni delle ombre, nascosti dalle foglie spente dei tanti autunni, dormono pallidi e timidi fiori. Qualcuno li cerca.

domenica 16 gennaio 2022

L'uomo

 

Vladimir Holan scriveva: "Quando dentro un cespuglio spinoso intravedo un nido di uccelli, io sto ad ascoltare. Ma quando conosco un uomo, mi metto a piangere". 

E io penso che la tragedia del pianeta sia l'uomo.