domenica 29 maggio 2022

Quel giorno

 

Una nube macchiava l'orizzonte celeste. Da lontano, l'eco di un misterioso tuono. Mi muovevo adagio e con attenzione nel bosco novembrino, per non turbare gli ultimi sospiri delle foglie morenti.

Sui tronchi neri e spogli, sfumature di nebbie silenziose tra la quieta luce dell'autunno. In quei luoghi, dove a primavera, da bambino, giocavo solo, nascono fiori selvaggi. Ricordavo che fu lì, in un giorno di primavera, che si avvicinò con passi lievi una nobile signora. Mi accarezzò senza dirmi niente, e lentamente se ne andò. Quel giorno, tornavo bambino come allora, e credevo ancora a un sogno nascosto. Dai pendii scendeva lenta una nera foschia. 

A maggio, sotto i tetti della mia vecchia casa, chiacchierano le rondini. 

domenica 22 maggio 2022

Il mondo

 

Il mondo cercò d'afferrarmi, ma non mi prese.

Grigorij Skovoroda

domenica 15 maggio 2022

Nessuno deve sapere

 



Nubi bianche, velate d'azzurro, sfioravano l'arco dei monti, e avrei voluto perdermi lassù con loro. Abbandonavo il sentiero muto, e, solitario, m'inoltravo nei boschi tra la pace delle ombre. Sognavo cieli lontani e orizzonti sfumati.

Nel silenzio, m'illudevo che la melodia d'una sorgente mi portasse l'eco della tua voce. Quanto tempo è passato! Ho il cuore stanco, e a volte piango. Aisha, ricordi? Sono quel ragazzo che fuggiva nel deserto e mai le stelle erano state così vicine. Mi prendesti per mano, accompagnandomi alla tua casa, nascosta tra le palme. Ora sono vecchio e cerco ancora la tua mano. Nessuno deve saperlo. Riderebbero di me, e gli dèi si offenderebbero. 

domenica 8 maggio 2022

Non cercarmi al tramonto

 

Le montagne chiudevano l'orizzonte. Nel silenzio delle ombre, la luce dei fiori, e il bosco un eremo che conservava la tua immagine, e una pace misteriosa. Dal fitto fogliame, raggi di luce che mi ricordavano i tuoi occhi, e le parole e i sogni vissuti in un muto deserto; e tornava la gioia della malinconia. 

Il sole si stava spegnendo, i fiori si addormentavano, e nel cielo le prime stelle cercavano il silenzio. Il sentiero mi attendeva per tornare tra gli umani. Perché al tramonto mi chiami? Non posso risponderti. Di notte, l'eremo è dimora degli dèi e devo andarmene. Lasciami la gioia della malinconia e la luce dei sogni. Non cercarmi al tramonto.

domenica 1 maggio 2022

Tutti gli anni

 

Una nube azzurra baciava l'orizzonte. Nei miei boschi, le penombre erano piccole maestà, e tra gli sprazzi di luce il volto della Madonna. Un timido vento giocava con il fitto fogliame, e nell'aria una musica celeste, e la mia mente vagava lontana. Rivedevo quella bambina che, sotto le palme, guardava la luce malinconica della luna, e nell'oscurità gli occhi di Aisha. 

La mia casa vuota è senza voci, la porta è spalancata, le finestre sono aperte e i vetri sono rotti. Sotto il tetto c'è un nido, e tutti gli anni una coppia di rondini torna a primavera.