sabato 30 novembre 2013

A volte ritorni

A  volte  ritorni, ritorni  di  notte, ritorni  nei  sogni. Fai  mille  domande, e  io  non  posso  raccontarti  bugie.
Da  lungo  tempo  vivo  in  città, e  non  riesco  più  a  raggiungere  il  nostro  piccolo, misterioso  lago  del  nord. Quel  cigno, il  nostro  cigno, non  sentendo  più  la  tua  voce, è  fuggito  tra  le  scure  abetaie, e  si  è  spento  il  suo  canto  d'amore. Parli  di  quel  fiore  che  nasce  vicino  alle  acque, fiorisce  sempre  a  primavera, sorride  al  cielo  e  aspetta. Tu  vivi  con  gli  angeli. Dimentica  quaggiù. Di  giorno, il  suono  lento  e  chiaro  di  una  campana  mi  segue.

(Nell'immagine, il  dipinto  Malinconia  di  Federico  Zandomeneghi)

lunedì 25 novembre 2013

Quell'angolo di cielo

I  giorni  felici  sono  rimasti  appesi  ai  rami  della  selva. Le  foglie, melodiando, raccontano  agli  gnomi  e  ai  lupi,  che  tante  volte  hanno  lenito  la  mia  sofferenza, una  poesia  mai  scritta.
In  una  città  lontana, c'è  un  alto  cancello  e, in  fondo  al  viale, una  nobile  antica  dimora  seminascosta  dai  tigli. Quando  sono  in  fiore  e  la  notte  è  più  buia, si  apre  una  finestra. Un'esile  e  malinconica  figura  cerca  inutilmente  quell'angolo di  cielo  dipinto  dagli  angeli. Adagio, richiude  la  finestra. Una  lacrima  scende  lenta  mentre  ricorda  quella  poesia  mai  scritta.

(La  foto  è  tratta  da: http://www.flickr.com/photos/donatinafoto/5093285744/)

domenica 17 novembre 2013

Fantasma d'autunno

Ricordo  giorni  di  primavera, quando  il  sole  respirava  il  profumo  dei  fiori. Da  bambino  sognavo  e  giocavo  con  i  loro  colori, e  ascoltavo  i  canti  e  le  melodie  dei  boschi. Da  adulto, qualche  frettoloso  bacio  mentre  il  treno  fischiava  la  partenza, e  la  nostalgia  di  una  casa. A  novembre, in  un  malinconico  giorno  di  novembre, sono  tornato  lassù. Non  mi  conosce  più  nessuno, sono  come  uno  straniero. Un'improvvisa  folata  di  vento  m'investe, portando  i  ricordi  dell'infanzia. E  veloce  se  ne  va.

Entro  nella  vecchia  osteria. Seduti  a  un  tavolo, contadini  e  boscaioli  raccontano  di  un  fantasma  che, insieme  a  un  lupo, di  notte  entra  in  quel  rudere  di  casa  nascosto  nella  boscaglia. Ascolto, mi  avvicino, nessuno  si  accorge  di  me. Finalmente  capisco  che  quel  fantasma  sono  io.

(La  foto  è  tratta  da: http://www.millenuvole.org/Natura/Colori-della-natura-in-autunno-fotografie)

domenica 10 novembre 2013

Il cipresso muto

L'usignolo  non  canta  più. Il  cielo  cupo  suscita  il  desiderio  di  meditare. I  rami  della  selva  sono  spogli, e  disperatamente  cercano  il  cielo. Gli  ospiti, protetti  dal  silenzio  della  neve, riposano  nelle  loro  tane. Mentre  cammino, qualche  sasso  scoperto  piange. Mi  fermo  accanto  a  un  cipresso  innevato, che  ascolta  insieme  a  me  parole  portate  dal  vento. Mi  allontano  e  un  campanile  batte  le  ore.

domenica 3 novembre 2013

I colori dell'addio

Lassù,  in  autunno,  i  tramonti  si  confondono  con  il  cielo, assieme  a  un  volto triste. A  volte, le  nebbie  avvolgono  il  nostro  regno  fino  alla  cresta  del  monte  con  i  colori  dell'addio. Arriverà  la  neve  e  il  silenzio  sarà  profondo. Di  notte  la  luna  fisserà  lo  sguardo  su  quel  bianco  desolato. I  sassi  e  i  lupi  ascolteranno  sogni  e  leggende  da  gente  lontana. La  speranza  è  di  tornare  lassù  a  primavera.
I  sassi  e  i  lupi  attendono  per  raccontarmi  una  storia  che  non  conosco.