A volte ritorni, ritorni di notte, ritorni nei sogni. Fai mille domande, e io non posso raccontarti bugie.
Da lungo tempo vivo in città, e non riesco più a raggiungere il nostro piccolo, misterioso lago del nord. Quel cigno, il nostro cigno, non sentendo più la tua voce, è fuggito tra le scure abetaie, e si è spento il suo canto d'amore. Parli di quel fiore che nasce vicino alle acque, fiorisce sempre a primavera, sorride al cielo e aspetta. Tu vivi con gli angeli. Dimentica quaggiù. Di giorno, il suono lento e chiaro di una campana mi segue.
(Nell'immagine, il dipinto Malinconia di Federico Zandomeneghi)
sabato 30 novembre 2013
lunedì 25 novembre 2013
Quell'angolo di cielo
I giorni felici sono rimasti appesi ai rami della selva. Le foglie, melodiando, raccontano agli gnomi e ai lupi, che tante volte hanno lenito la mia sofferenza, una poesia mai scritta.
In una città lontana, c'è un alto cancello e, in fondo al viale, una nobile antica dimora seminascosta dai tigli. Quando sono in fiore e la notte è più buia, si apre una finestra. Un'esile e malinconica figura cerca inutilmente quell'angolo di cielo dipinto dagli angeli. Adagio, richiude la finestra. Una lacrima scende lenta mentre ricorda quella poesia mai scritta.
(La foto è tratta da: http://www.flickr.com/photos/donatinafoto/5093285744/)
In una città lontana, c'è un alto cancello e, in fondo al viale, una nobile antica dimora seminascosta dai tigli. Quando sono in fiore e la notte è più buia, si apre una finestra. Un'esile e malinconica figura cerca inutilmente quell'angolo di cielo dipinto dagli angeli. Adagio, richiude la finestra. Una lacrima scende lenta mentre ricorda quella poesia mai scritta.
(La foto è tratta da: http://www.flickr.com/photos/donatinafoto/5093285744/)
domenica 17 novembre 2013
Fantasma d'autunno
Ricordo giorni di primavera, quando il sole respirava il profumo dei fiori. Da bambino sognavo e giocavo con i loro colori, e ascoltavo i canti e le melodie dei boschi. Da adulto, qualche frettoloso bacio mentre il treno fischiava la partenza, e la nostalgia di una casa. A novembre, in un malinconico giorno di novembre, sono tornato lassù. Non mi conosce più nessuno, sono come uno straniero. Un'improvvisa folata di vento m'investe, portando i ricordi dell'infanzia. E veloce se ne va.
Entro nella vecchia osteria. Seduti a un tavolo, contadini e boscaioli raccontano di un fantasma che, insieme a un lupo, di notte entra in quel rudere di casa nascosto nella boscaglia. Ascolto, mi avvicino, nessuno si accorge di me. Finalmente capisco che quel fantasma sono io.
(La foto è tratta da: http://www.millenuvole.org/Natura/Colori-della-natura-in-autunno-fotografie)
Entro nella vecchia osteria. Seduti a un tavolo, contadini e boscaioli raccontano di un fantasma che, insieme a un lupo, di notte entra in quel rudere di casa nascosto nella boscaglia. Ascolto, mi avvicino, nessuno si accorge di me. Finalmente capisco che quel fantasma sono io.
(La foto è tratta da: http://www.millenuvole.org/Natura/Colori-della-natura-in-autunno-fotografie)
domenica 10 novembre 2013
Il cipresso muto
L'usignolo non canta più. Il cielo cupo suscita il desiderio di meditare. I rami della selva sono spogli, e disperatamente cercano il cielo. Gli ospiti, protetti dal silenzio della neve, riposano nelle loro tane. Mentre cammino, qualche sasso scoperto piange. Mi fermo accanto a un cipresso innevato, che ascolta insieme a me parole portate dal vento. Mi allontano e un campanile batte le ore.
domenica 3 novembre 2013
I colori dell'addio
Lassù, in autunno, i tramonti si confondono con il cielo, assieme a un volto triste. A volte, le nebbie avvolgono il nostro regno fino alla cresta del monte con i colori dell'addio. Arriverà la neve e il silenzio sarà profondo. Di notte la luna fisserà lo sguardo su quel bianco desolato. I sassi e i lupi ascolteranno sogni e leggende da gente lontana. La speranza è di tornare lassù a primavera.
I sassi e i lupi attendono per raccontarmi una storia che non conosco.
I sassi e i lupi attendono per raccontarmi una storia che non conosco.
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