La neve ha seppellito ogni cosa su quei stretti sentieri. A primavera, quando si scioglie, le pietre ricordano al sole i nostri nomi. Ho atteso l'estate per tornare lassù in compagnia d'un vecchio sogno: a tratti cespugli e alberi antichi nascondono il sole.
Ho chiamato un nome, grande il silenzio e senza eco. Io conosco questi monti: di notte accarezzano il cielo.
domenica 21 aprile 2013
martedì 2 aprile 2013
Era d'estate
Era d'estate, l'estate del nord, quieta e misteriosa, dalla luce velata. Sul lago un cigno nero mi osservava. Le mura del castello si specchiavano in quelle acque chiare, ricordando gioie e sofferenze. Un timido vento mi portava l'immagine di occhi selvaggi e azzurri, mentre, da lontano, si avvertiva un suono di campane. Ed erano lacrime.
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