domenica 27 marzo 2022

La tua mano

 

Era un giorno di primavera. Con l'aiuto del mio bastone ero salito a Casa del Monte, dove qualcuno mi aveva portato da bambino. Della casa era rimasto ben poco. Un gatto mi guardava con gli occhi tristi. Sulle alture, cumuli di nubi bianche, bianche come i miei capelli. Nel cielo voli di uccelli e, tra le erbacce incolte, la luce di piccoli fiori. 

Mentre camminavo nel silenzio del bosco, scorrevano ricordi di quando, bambino, bevevo alla sorgente che scorre tra foglie dal profumo di menta e di limone. Da una lunga ombra, mi chiamava una voce lontana. Chiudevo gli occhi e rivedevo lo sguardo amico della luna nel deserto sconfinato. Smarrito e confuso, mi prendevi per mano e mi portavi alla tua casa. Aisha: se ancora ci sei, fermati e guarda l'acqua che scorre nell'oasi. Vedrai l'ombra di un ragazzo diciottenne che da sempre cerca la tua mano. 

domenica 20 marzo 2022

Visione

 

Scorrevano rigagnoli d'acqua montana, nel silenzioso sentiero che arriva lassù, dove il cielo è più azzurro e vicino. Qua e là piccoli fiori macchiavano le ombre di timide luci. Nel verde delle siepi, l'agonia di qualche foglia morta, e la melodia degli uccelli. Nel fondo dei fossi riposavano foglie secche e fiori nascosti. Nel silenzio, apparivi tu sotto cieli lontani con un angelo, tra le braccia, che ti sorrideva. Improvviso, un tuono portò via quella dolce visione, e si risvegliarono segreti e tragedie che avrei voluto dimenticare. 

domenica 13 marzo 2022

L'Adagio

 

Aisha! Non pensarmi, e non cercarmi. La mia ombra vive con te, e cammina con te. Io sento la voce lontana di quella bambina bruna che tenevi fra le braccia. Assomigliava a una visione del Masaccio, e a un sogno di Giotto. Lo sai perché ti sorrideva sempre? Un cherubino le raccontava di me. Quando, in una notte silenziosa, sentirete l'Adagio di Albinoni, io sarò con voi. 

domenica 6 marzo 2022

L'eco di una voce lontana

 

Quel giorno d'estate, un vecchio poeta camminava lento e incerto sulle colline. Forse cercava un rifugio per sognare o dimenticare. Ma i poeti non si macchiano di peccato. Si sedette all'ombra di un cipresso, e le luci sembravano colorate da Cezanne. Improvviso arrivò un vento dolce e delicato, accompagnato da una Ciaccona di Bach, e per un attimo si udì la voce di una bambina lontana. 

So che a volte, in estate, torna lassù, sotto l'ombra di quel cipresso, e aspetta che il vento porti l'eco di quella voce lontana.