Lassù, nell'agonia d'autunno, il vento sollevava foglie stanche e, senza remore, le trasportava nel nostro rifugio abbandonato. Dalle cime scendeva lenta una sottile nebbia con i colori dell'addio. Il cielo muto guardava i tronchi spogli dei nostri boschi, mentre dai sentieri giungevano echi lontani. A ogni passo, i sassi ripetevano frasi dette in lontane, luminose estati. Rispondevo: dimenticate, io passavo di qua per caso. Riposavano alte nel cielo le nubi.
(La foto è di Fiorenzo Fallanti ed è tratta da: http://www.fotocommunity.it/pc/pc/display/22318564)
domenica 26 aprile 2015
lunedì 6 aprile 2015
Il cielo blu scuro
Quella notte, il cielo era blu scuro, chiare le stelle; e dal maniero buio un lungo grido di un angelo mentre lei si spegneva. Poi la fecero scivolare nel lago, quando nessuno vedeva, mentre dall'alto piovevano stelle.
Lassù, sul quel sentiero, un lupo non riusciva a trovarla, e la selva era muta. Da una pianura lontana e desolata, giungeva il vento che increspava le acque. E il cigno nero ricordava una leggenda d'amore.
Lassù, sul quel sentiero, un lupo non riusciva a trovarla, e la selva era muta. Da una pianura lontana e desolata, giungeva il vento che increspava le acque. E il cigno nero ricordava una leggenda d'amore.
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