sabato 30 aprile 2011

I sassi

Vorrei dire: portami via con te. Ma tu eri fragile, da tempo non sei più.

Temo la città. Di notte non voglio vedere i lampioni, mi guardano malvagi. Ricordi? Eri esile e bionda, portavi scarpe grosse, e io sorridevo. Attraversavamo boschi di castagni, di querce e di cerri, giungevamo dov'erano lamponi e mirtilli, e io te
ne offrivo qualcuno. Il monte, assieme al cielo azzurro macchiato da nuvole biancastre e buone, ci sorrideva e aspettava.

Le stagioni rinnovano tutto. Ma i sassi sono quelli di allora, non cambiano mai. Non dimenticano il rumore dei nostri passi. Se mi senti, e lo spero, vieni a prendermi e portami dove sei tu.

lunedì 25 aprile 2011

Malinconia

Ho una compagna, una cara e dolce compagna che si chiama malinconia. Per fortuna non m'abbandona mai. Di giorno, quando cammino nella città disordinata, guida il mio sguardo in alto, verso il cielo. Di notte, generosa, mi porta i sogni e le immagini dei miei desideri. Quando me ne andrò, troverà la finestra aperta.

(L'immagine è tratta da: http://pisa.italynews.it/wp-content/uploads/2010/04/momenti_di_malinconia.jpg)

domenica 24 aprile 2011

La stella

D'estate, su queste deliziose colline, ogni notte lascio la finestra aperta. Ho un'amica che, curiosa, mi osserva: è una stella. Sento che vuol dirmi o mostrarmi qualcosa, vorrei dialogare ma non so che parole usare.

Una notte ci fissammo intensamente, e, in un momento d'infinita tristezza, pronunciai il suo nome. La stella si avvicinò colorandosi d'azzurro di cieli lontani e sconosciuti. Per un attimo, mi apparve il volto e il sorriso di quella fragile e divina creatura, fuggita da un vecchio maniero per raggiungere colui che non trovò. Fu così che si lasciò inabissare nelle oscure acque di quel lago maledetto.

Adesso, quando la chiamo, mi guarda e mi sorride compiaciuta, mentre io le dico grazie.

(La foto è tratta da: http://www.bloggers.it/IlChiacchierario/itcommenti/stelle.jpg)

sabato 16 aprile 2011

Terra lontana

Si addormentò per sempre su queste montagne.
Quel giorno la neve scendeva leggera e candida. All'ingresso del piccolo cimitero del paese i cipressi erano imbiancati e curvi. Pensosi. Arrivò primavera con cieli azzurri e orizzonti sconfinati. Di sera, un dolce vento ti regalerà i profumi della tua adorata terra lontana. Io solo conosco il suo nome.

domenica 10 aprile 2011

Se ne andò

A primavera si fermava ai bordi delle siepi e raccoglieva primule o violette. La gente rideva. D'estate camminava per sentieri e per stoppie con occhi sognanti. La gente rideva. D'autunno guardava i pensosi cipressi, guardiani di quella lastra di marmo. E la gente sorrideva.
Se ne andò di notte, a novembre, quando la nebbia era più fitta. Ma nessuno se ne accorse.

sabato 2 aprile 2011

Era d'ottobre

Era d'ottobre. L'acqua del torrente rumoreggiava nascosta da dolci nebbie, mentre una brezza triste scendeva dalle alture sussurrandomi ricordi lontani.

(La foto è tratta da: http://www.cancelloedarnonenews.com/wp-content/uploads/2011/03/FataSylphs.jpg)