domenica 26 giugno 2022

Per sempre vicina

 

Aisha! Tu così lontana e da sempre vicina. Le ombre dei miei boschi celesti sono una cattedrale gotica che conserva il tuo ricordo, e nel mistico silenzio la dolce malinconia del tuo sguardo. A volte, sussurro una preghiera sperando che ti giunga l'eco. A novembre, le edere si addormentano aggrappate alle antiche querce, e a primavera si risvegliano. Nell'aria la sinfonia d'autunno e il suono della tua voce e lamenti di nostalgia. Nel cielo passano stormi di uccelli che tornano in lontane oasi soleggiate. Solo gli abitanti di questi boschi celesti conoscono il tuo nome, e agli uccelli che migrano raccontano di me.

Aisha! Tu così lontana e per sempre vicina.

domenica 19 giugno 2022

Valse triste

 

Era metà novembre. I boschi, ormai senza foglie, per non raccontare al vento la loro tristezza tacevano. La montagna, tra le braccia di un sottile velo di nebbia, meditava silenziosa in quel giorno di metà novembre. Sull'umido muschio un fiore azzurrognolo e solitario cercava, sofferente, lo sguardo del cielo, ed era quel giorno esatto di metà novembre. Da un roveto si udiva una voce o forse un lamento. Un'ombra mi prendeva per mano, portandomi nel vicino borgo montano dove da tempo parla solo la voce del vento. 

Da quel momento, la nostalgia e il ricordo della tua ombra non si separano mai da me. Di notte, silenziose e malinconiche stelle, e curiosi raggi di luna, ci cercano. Lo sai che amo i giardini di novembre, perché hanno i colori del passato e la tristezza del tuo sguardo. E mi parlano di te. 

domenica 12 giugno 2022

Nelle acque del lago

 


Un antico e nobile maniero si specchia nelle acque del Lemano, e racconta una storia a un cigno morente. Parla di un uomo dimenticato la cui ombra è sempre presente nel castello. Di notte, quando tutto è silenzio, una stella solitaria e malinconica riporta, tra le buia mura, l'immagine divina di un angelo che non è più tra noi, e su quell'ombra sempre presente i colori del dolore. 
Sulle montagne lontane, nei lenti inverni, un uomo solo soffre nel silenzio, è malandato e avverte il peso degli anni. Un giorno guarda dalla finestra, e vede un cipresso stanco e curvo sotto la neve, e ode una voce. Rimane confuso, e il dolore lo soffoca, e vede la sua ombra uscire dal maniero e sparire nelle agitate acque del lago. 




domenica 5 giugno 2022

Le ultime luci del tramonto

 



In quella casa, dove avrei voluto portarti, vive il silenzio, che di notte ascolta la voce di una stella. Aisha! Quando le ultime luci del tramonto abbandonano la tua casa tra le palme, cercami. Io guarderò l'orizzonte nelle pieghe buie delle mie montagne, sotto un fragile cielo che nasconde misteri e segreti, e cercherò la luce del tuo sguardo. Solo allora avrò attimi di felicità. 

Lassù si è spento il respiro della mia casa. A primavera, sotto i tetti, le rondini raccontano, e qualcuno ascolta. Tace la melodia della fontana.