martedì 29 gennaio 2013

La brezza del lago

È  settembre, mese  di  ricordi  e  dolci  malinconie. Sono  solo  in  questo  borgo, tutt'uno  coi  monti. Borgo  senza  storia.
Mentre  cammino, incontro  fiori  che  parlano  di  te. Mi  siedo  su  quella  piccola  radura  che  conosce  e  ama  i  nostri  segreti. Si  avvicina  un'ombra  e  mi  racconta  di  una  signora  dai  capelli  bianchi  e  dal  volto  di  bambina; è  una  signora  che, di  giorno, scende  dallo  stretto  sentiero  verso  quel  piccolo  lago  a  forma  di  scrigno, dove  attende  la  brezza  per  farsi  cullare  il  viso.

Improvvise  stanno  arrivando  nubi  nere, e  una  flebile  luce  mi  osserva  tra  le  fitte  abetaie. Un  lupo  si  avvicina  e  mi  accompagna  fino  alla  strada: mi  osserva  e  poi,  velocemente,  scompare  nella  macchia.

(La  foto  è  tratta  da: http://digilander.libero.it/desmids/desmidiaceae/nuove_segnalazioni/nuove-segnalazioni.htm)

domenica 20 gennaio 2013

Luce

Guardo  il  cielo, ma  è  spento. Attenderò  quella  piccola  stella  che  dia  un  po'  di  luce,  per  mandare  i  miei  pensieri  segreti  a  una  malinconica  principessa. Ti  parlerò  del  buon  tempo  antico, e  ti  nasconderò  la  mia  solitudine.

(L'immagine  è  tratta  da: http://antologiasparsa.blogspot.com/2012/06/luce-da-sud.htm)

domenica 13 gennaio 2013

Occhi da bambino

Ho  visto  uomini  piangere, senza  sapere  il  perché.
Ricordo  un  bambino  dagli  occhi  neri  e  sognanti  guardare  lontano  da  una  finestra  di  un  collegio. Conosco  un  vecchio,  con  gli  occhi  da  bambino,  che  sorride  al  cielo.


(L'immagine  è  tratta  da: http://www.stilepisano.it/immagini7/pages/BIMBO%20ALLA%20FINESTRA%20-%2017,5%20X%2025_jpg.htm)

domenica 6 gennaio 2013

C'è un paese

È  un  paese  adagiato  su  un  monte, un  paese  dove  le  parole  e  i  messaggi  li  porta  il  vento. Il  cielo  nasce  e  muore  tra  i  rami  dei  fitti  boschi. Scendono  acque  tra  sassi  e  fragili  fiori, e  saltellando  ricordano  una  musica  lontana. 
Il  campanile  tace  da  tempo. A  ridosso  della  campana  grande  un  barbagianni  ha  preso  residenza. A  primavera, le  rondini  sfrecciano  veloci  sfiorando  i  finestroni  aperti. Di  notte  la  luna  ha  lo  sguardo  triste, e  da  una  stella  arriva  una  flebile  luce  alla  mia  malinconia. Di  giorno  il  cielo  ha  il  colore  della  speranza: conosce  chi  se  ne  è  andato  e  sorride  a  chi  ritorna.
Ho  difficoltà  a  camminare.

(http://www.meteomontagnavaltellina.it/montagna_in_valtellina.htm)