martedì 27 dicembre 2011

Sulle montagne

Sulle montagne, cuccioli di orsi giocavano sotto lo sguardo vigile delle madri. Dall'alto, il cielo ci sorrideva. Guardavo una lupa allattare i piccoli, mentre un tiepido vento ci accarezzava.
Al ritorno, incontrai cacciatori armati, e nell'aria odore di polvere da sparo. Avevano lo sguardo spento e insignificante: erano tutti uomini adulti.

(L'immagine è tratta da: http://blog.libero.it/arabafenicemia/)

sabato 24 dicembre 2011

La nuvola

Passa una nuvola: vola lontano a cercare un ricordo. Io sono seduto in una stazione, aspettando un treno che non passerà mai.

(L'immagine è tratta da: http://albechecorre.blogspot.com/2010/08/nuvole-rosa.html)

sabato 17 dicembre 2011

Natale in Piazza Grande

Luci in ogni angolo nel centro della città: l'atmosfera è natalizia. Dal fiume giunge la nebbia a sfumare ogni contorno. In Piazza Grande qualcuno, con gessi colorati, ha disegnato Madonne e castelli da favola. Di lato, un cestino attende qualche moneta.

In un angolo del portico un bambino infreddolito chiede la carità. Passano mamme avvolte da calde pellicce, tenendo per mano i figli paffuti ed eleganti. Il piccolo accattone guarda e ritrae la manina: negli occhi, profondi orizzonti che nessuno può vedere. Dal Duomo, soltanto un coro che canta così sia.

(L'immagine è tratta da: http://comefare.com/natale/come-realizzare-un-presepe-in-maniera-alternativa/)

Aurore

Vedrai altri volti,
aurore dai colori sconosciuti.
Non te ne accorgerai,
ma ricorderai i sogni
che non possono tornare.
Ogni giorno
io guarderò l'orizzonte.

(L'immagine è tratta da: http://www.industriadelturismo.com/osservare-la-aurora-boreale/)

giovedì 15 dicembre 2011

Il pianto del vento

Era seduta in un angolo della grande cattedrale. Dalle alte vetrate filtrava luce azzurra, di cielo, come i suoi occhi. Un giorno decise di tornare a casa accompagnata dalla luna. Il vento del sud arrivò per giocare con i suoi capelli, ma non la trovò.
Da allora il vento del nord sfiora la cattedrale, piange e aspetta.

(L'immagine è tratta da: http://alchimie.blog.espresso.repubblica.it/arte/2010/06/rouen-si-scopre-capitale-degli-impressionisti.html)

lunedì 12 dicembre 2011

Angoli del cielo

In angoli sconosciuti del cielo, non ci sono né stelle né luce, e non vi arriva il dolore.
Da ragazzo conobbi un angelo che chiamai delle due lune. Da allora, sono pronto per un viaggio e un sogno che non giungerà mai.

(L'immagine è tratta da: http://blogdellefate-marty.blogspot.com/2010/04/le-fate-piu-importanti-sono-le-fate-del_18.html)

giovedì 8 dicembre 2011

Vorrei tornare

Quell'angolo di terra fra i monti era la mia casa. Ora quell'angolo è vuoto.
Nell'ombra i boschi ricordano i nostri nomi, e, quando arrivano i temporali, sembrano feriti dalla nostra assenza. È un angolo di terra che attende senza speranza. La mia patria è il ricordo dei tuoi occhi.
Vorrei tornare lassù solo per morire.

(L'immagine è tratta da: http://blog.libero.it/cUoReLiBeRo/commenti.php?msgid=10758221)

sabato 3 dicembre 2011

La rugiada

È l'alba. Quel lontano punto bianco è l'ultima stella che si sta spegnendo.
Dalle selve, il respiro degli alberi. La rugiada si sta sciogliendo: arriva la voce dell'erba. Gli uccelli iniziano il volo. La luce del sole abbaglia ogni spazio, ferisce la mente. Attenderò la notte e guarderò il profilo delle montagne.

sabato 26 novembre 2011

Con gli angeli

La tua musica non è terrena, sale verso il cielo portando dolce tristezza, sogno e bellezza. Quando inondavi di note le pagine del pentagramma, addolcivi la tua fragile esistenza.
Te ne andasti presto, regalando il tuo cuore all'amata Polonia. Ma la tua anima è lassù, in compagnia degli angeli.

(L'immagine è tratta da: http://celeste.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/9886/spartito_chopin_notturno_opera_15_nr_3_2.gif)

Da tempo

I folti pini che si specchiano nel lago sembrano velieri, e i cigni marinai che li osservano.
Il vento porta una voce che proviene dall'eternità.
Da tempo ti avevo cercata. Ora so dove trovarti. Qualche volta ti sento piangere per me.

(L'immagine è tratta da: http://www.scolorando.it/tags%20con%20cornice/fata-dei-boschi.gif)

lunedì 21 novembre 2011

A ogni primavera

Si può credere che si possa dimenticare?
Il continuo dolore non è una ferita.
Rinasce ogni anno e diventa un albero di frutti amari
a ogni primavera.

sabato 19 novembre 2011

Visione

Sono solo, sulla riva del lago, nell'ora che muore. Le stelle mi guardano e in fretta si allontanano.
Passano immagini, per un po' le trattengo, poi vanno lontane dove c'è chi le attende.
Dalle alture, scendono le note di un lieder scritto dal vento insieme a Schubert.
Un cigno scivola sull'acqua e mi guarda. Per un attimo si ferma e io ti vedo mentre dormi per sempre su quel lungo collo.

sabato 12 novembre 2011

Le rose

Nella notte
rumore di passi perduti,
e il continuo pianto
di una fontana.
La finestra è aperta:
possono entrare i ricordi.
Il sole del primo mattino
aprirà le rose
e insieme
guarderemo il cielo.

(La foto è tratta da http://www.cralmunicipioromax.it/images/news/1304766486.jpg)

Felici i venti

Felici sono le pietre sul sentiero che porta al monte.
Felici sono le piogge che rumoreggiano sulle foglie.
Felici i venti che percorrono le selve,
cercando un Dio vagante.
Sarà felice l'uomo che mai sfuggirà
a dolore e vita?
Sarà felice l'uomo condannato a vita eterna?

domenica 6 novembre 2011

Foglie d'autunno

Il sentiero che porta lassù è colmo di foglie secche:
nascondono i nostri ricordi.
Le nubi passano per raggiungere l'Oriente:
il vento sfiora gli orizzonti.
Oltre c'è chi piange una vita lontana.
Io sento il calore
delle sue lacrime.

domenica 30 ottobre 2011

Era d'ottobre

Scendeva dal sentiero che dal castello conduce dritto al lago: era un pomeriggio del mese di ottobre. Un timido sole l'accompagnava: era un funereo giorno d'ottobre. Dalle montagne scendeva un'aria strana, lenta e profumata; assomigliava al sospiro del cielo: era d'ottobre.

Giunse sulla riva e guardò l'orizzonte. Era un triste giorno d'ottobre. Il volto s'inondò di lacrime, ma erano un pentagramma di musica lontana, un ricordo del mese di ottobre. Lentamente si lasciò scivolare nelle acque malinconiche. Era d'ottobre, e i salici guardavano.

Nelle notti di ottobre un vento misterioso increspa le acque che, insieme alle stelle, ascoltano i notturni di Chopin. In una pianura desolata c'è chi attende l'eco nelle notti d'autunno.

mercoledì 26 ottobre 2011

Pace nel deserto

C'è un luogo nascosto nel deserto, dove hanno sepolto in fretta un beduino. È giunta la prima notte e troverà un po' di pace, mentre c'è chi gioisce del misfatto compiuto.
Il vento trasporterà sabbia fine e leggera su quella tomba che diventerà un'alta duna.

I Tuareg, uomini veri, nei loro viaggi fermeranno le carovane su quella piramide di sabbia, e renderanno omaggio a quel corpo nascosto e dimenticato.

(L'immagine è tratta da: http://3.bp.blogspot.com/_9iI7AhKOlw0/S88CysnDgGI/AAAAAAAAAt8/pk0MaRCrQC4/s1600/Sahara.jpg)

domenica 23 ottobre 2011

I tuoi sogni

Io conosco i tuoi sogni, ciò che vedi e tieni nascosto. Questa notte non dormivo, ero inquieto e la mia mente vagava lassù, in quel maniero solitario dove vivi da tempo.
Mi stavo addormentando, quando ho sentito la tua voce flebile e triste chiamarmi per nome. In modo confuso ho visto un alto campanile, dove una campana suonava dolente. D'improvviso, la mia camera si è riempita di odore d'incenso e di candele, e ho sentito una parola: amen. Allora ho capito che non c'eri più.

I tuoi sogni mi giungeranno dal cielo, e saranno meno tristi.

(L'immagine è tratta da: http://www.diocesicassanoalloionio.it/images/cattedrale_interno_large.jpg)

sabato 15 ottobre 2011

Fino a quando

Fino a quando arriverà la primavera, nascerà poesia. Finché esisteranno misteri, nascerà poesia. Finché avremo speranze e ricordi, nascerà poesia. Finché due occhi s'incontreranno e nascerà l'amore, ci sarà poesia.
Quando nel cielo non vi saranno più stelle, i poeti moriranno.

sabato 8 ottobre 2011

Di fragile nebbia

È autunno. La città è avvolta da una fragile parete di nebbia. Tu vivi lontana da tempo, e i tuoi cieli sono sgombri da foschie. Chiudo gli occhi e ti vedo mentre raggiungi quel lago nascosto.
Quando sei sicura di non essere osservata, ti specchi in quelle acque chiare senza ombre e, vicino al tuo viso, appare il mio volto sfumato. Sorridi sola, mentre la tua malinconia mai sopita raggiungerà quella parete di nebbia lontana, e s'incontrerà con la mia.

(La foto è tratta: http://www.ilcannocchiale.it/bloggerarchimg/nuvolediparole/Nebbia2.bmp)

domenica 2 ottobre 2011

L'attesa

Lassù, nascoste tra le rocce, da sempre fioriscono genziana, erica e azalea. Sono felici in quel mondo d'azzurro cielo, mentre bevono in bicchieri di cristallo l'acqua di misteriose sorgenti.
Dai ghiacciai secolari si staccano valanghe, ma evitano di distruggere i fiori. A maggio, quando il cielo è più blu e sotto lo sguardo delle stelle, una valkiria scende dal Regno degli Dèi, osserva quei fiori intatti e addormentati, ma dalle pianure lontane non arriva chi doveva donarglieli.

Allora torna sola nel suo mondo, mentre le note del Valse triste di Sibelius l'accompagnano.

(La foto è tratta da: http://fearymagic.myblog.it/album/fate/elfi.gif)

lunedì 26 settembre 2011

Il mio nome

Salii sul monte per vedere il castello di una fata sospeso tra le nuvole. Mentre scendevo, il rumore delle foglie ricordava nostalgie e sogni perduti. Nel cantuccio più nascosto del bosco il silenzio era strano, come d'attesa; il vento voleva parlarmi, poi, improvvisamente, tacque.

Dopo lungo viaggio, finalmente l'autunno tornò portando pace al cuore. Attraversando l'antico borgo, guardavo il portico fatiscente che conduceva alla casa diroccata, e sentivo odore di vecchie piogge. Il mio nome è Ricordo.

(L'immagine è tratta da: http://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/01/49/87/95/il-castello-di-hochschwangau.jpg)

domenica 18 settembre 2011

Dal cielo

Dal cielo vuoto scende la neve: l'umido muschio per un po' la scioglierà. Nelle siepi innevate gli scriccioli cercano di nascondersi. Gli animali sono sereni nel tepore delle stalle e finalmente riposano.
Nella selva imbiancata, una principessa bionda dorme per sempre, e i rami spogli sembrano croci nere che guardano il cielo. Divina creatura, non temere: nelle gelide notti i lupi ti faranno compagnia. Poi arriverà primavera e rinasceranno i fiori che tanto amavi.

Sarebbe dolce smarrirsi tra quei sentieri che di notte assomigliano a nuvole scure. Al mattino, scompariranno e la tristezza di quel ricordo lontano tornerà.

domenica 11 settembre 2011

In compagnia del cielo

Ricordo un vecchio: voleva parlare, nessuno l'ascoltava.
Piangeva quando era solo: non voleva disturbare.
Di notte, quando il cielo era sgombro dalle nebbie, apriva la finestra e cercava le montagne lontane. E in compagnia del cielo sorrideva.

(In foto, il compositore finlandese Jean Sibelius)

martedì 6 settembre 2011

Fantasma

Straniero il tuo volto,
bianca la tua pelle,
color oro i tuoi capelli.
La tua anima lontana
è in cammino,
cerca la mia.
Questa notte un fantasma
raccoglierà
le nostre parole
da sempre taciute
e le sussurrerà.
E saremo meno lontani.

(L'immagine è tratta da: http://farm4.static.flickr.com/3645/3356422916_a1b95a20ec_o.jpg)

sabato 27 agosto 2011

I monti e la luna

I monti sono muti nella calura estiva. Il tocco d'una campana scuote il silenzio. Dai boschi, di tanto in tanto, il canto del cuculo.

Di sera, gli alberi allargheranno le braccia verso la terra. Questa notte la luna manderà per noi la luce più bella su quel sentiero oscuro: è la stagione che il vento tace, e non ti potrà raccontare di quella luce sul nostro sentiero.

(L'immagine è tratta da: http://ivanodellarmi-viaggionellanima.yolasite.com/resources/Tanzania_notte_g.jpg)

mercoledì 17 agosto 2011

Profumo di lavanda

Era arrivata dalla dolce terra di Provenza. Non la spaventarono le nevi, le piogge e i venti di queste montagne. E se ne andò in un giorno di grigie nebbie.
Mentre guardavo il suo sorriso e gli occhi spenti, per un istante un sole abbagliante e un intenso profumo di lavanda s'impossessarono della stanza.

(L'immagine è tratta da: http://www.viagginews.com/wp-content/uploads/come-coltivare-la-lavanda.jpg)

domenica 14 agosto 2011

La leggenda

Vola in alto il fumo del sacro incenso. Le vetrate dipinte irradiano luce mistica; la grande cattedrale sa di leggenda e di mistero. La voce di un organo sale tra le navate, e le note di Bach raggiungono le selve di guglie mentre il vento le porta in cielo.
Tra le volte semioscure, in un'atmosfera divina, due sguardi s'incrociano. Quanto tempo era trascorso! Anche se soltanto con lo spirito avevano vissuto insieme ogni istante.

Un uomo dai capelli bianchi, e con l'andatura lenta e incerta, esce con un sorriso colmo di gradita malinconia. Per un attimo la leggenda è diventata realtà.

(La foto è tratta da: http://www.arte-argomenti.org/schede/granbretagna/interno1.jpg)

sabato 6 agosto 2011

Orizzonte lontano

Arriverà un vento,
ti porterà la voce
di una solitudine lontana,
di un sogno
che soffre
immutato,
e di una malinconia senza tempo.

Il tuo nome
nessuno lo saprà,
riposa sulle mie labbra;
la voce
si spegnerà
in quel piccolo lago
a forma di cuore,
e il tuo pallore
di straniera
s'illuminerà
mentre osserverai
l'orizzonte lontano.

(L'immagine è tratta da: http://2.bp.blogspot.com/_kMdUWv-dTz0/TU_M7h-jfAI/AAAAAAAAAL4/ZFa20qNuRZY/s1600/fata-dei-boschi2.jpg)

sabato 30 luglio 2011

Visione


Le nuvole erano aggrappate sui dirupi della montagna, e aspettavano il vento per disperdersi. Giù nella valle, le ore trascorrevano lente come sempre. Un pallido sole scendeva adagio filtrando raggi di luce azzurra nel lago pensoso.

Quando mi trovai in quei luoghi, dopo innumerevoli anni, era tardo autunno. Con animo confuso e timoroso, cercai in ogni modo di non farmi notare. Ma fu per poco tempo. E il giorno in cui me ne andai, in lontananza sentii un pianoforte suonare Visione di Robert Schumann.

Tra le foglie

L'immensa tristezza
di quegli occhi
verrà catturata dalle stelle,
e dolce come il silenzio
della notte
arriverà la tua voce.
Un vecchio rumore
tra le foglie ingiallite
mi porterà nostalgie
e sogni perduti.

(L'immagine è tratta da: http://www.granparadisonatura.vda.it/uploads/jpg/Foglie.jpg)

sabato 23 luglio 2011

La nuvola azzurra


Ho vagato nella grande foresta, cercavo le fiabe che mi erano state raccontate da bambino. Ho ascoltato il vento passare tra gli alberi, ho udito la musica degli angeli e l'eco di una voce lontana. Qui i fiori sono pallidi e gentili, e gli animali timidi.

Ho camminato sulle alte montagne, cercavo castelli immaginati in gioventù. Com'è bella la terra in questi luoghi remoti! Da quassù sogno di salire sulle ali di un'aquila che mi conduca lontano dal mondo, e che mi posi su quella nuvola azzurra che se ne va oltre le alture innevate.

(L'immagine è tratta da: http://www.patriziatorri.it/critiche/22%20aprile%202008%20blog_files/angelo02s.jpg)

sabato 16 luglio 2011

Il fiore azzurro

Sono solo, seduto sulla riva di quel lago lontano e nascosto da vecchi abeti, che riconoscono l'amico d'un tempo e che, come me, fingono di aspettare chi non passerà più.
Mi alzo e cammino nel fitto delle abetaie, mentre ogni tanto rampicanti d'un verde cupo mi sfiorano le braccia.
D'improvviso un fiore solitario, con corolle di un azzurro intenso, mi ricorda due occhi. Il lungo viaggio non è stato vano.

domenica 10 luglio 2011

Terra perduta

Un piccolo borgo: case di sasso, un prato. Fiori di campo nella maestà, e il quadro di una Madonna dagli occhi benevoli. Nel giorno, rumore di birocci trainati da animali stanchi e rassegnati. Bambini che correvano nell'aia, mentre i contadini lavoravano sotto il sole senza lamentarsi.

Di sera, seduti su tronchi di quercia, tutti cantavano. Poi arrivava la buona notte. Alle porte nessun catenaccio. Che ne sarà di quel bambino, seduto in un angolo del portico, sempre in compagnia d'un gattino bianco e nero? Le scure creste segnavano i confini di questo piccolo mondo, al di fuori del quale tutto era estraneo.

Io sono uno dei pochi a saper ricordare.

(L'immagine è tratta da: http://www.montagna.tv/cms/wp-content/gallery/osteria-della-tensa/Il%20borgo.jpg)

sabato 2 luglio 2011

La luna e la collina

Molte volte siamo saliti su quella collina. Il vento ci accarezzava il viso, e si trastullava con i tuoi capelli, e al ritorno giocavamo come bambini: ci lasciavamo scivolare tra verdi erbe tenendoci per mano, e il cielo sorrideva. Questa notte ho aperto la finestra, e con la testa bianca ho contemplato la collina. La luna è piena e chiara, conosce i nostri segreti. Quando le ho chiesto: "Dove sei?", non mi ha risposto. Ma, dai suoi occhi spalancati, ho visto torrenti di pianto.

(L'immagine è tratta da: http://www.meteopassione.com/forum/files/posted_images/user_409_f1.jpg)

sabato 25 giugno 2011

L'eco

Nei boschi
bacche rosse;
l'eco d'una voce,
dall'antico pozzo,
è un sogno e un mistero.
Raccolgo un fiore
piccolo e malinconico,
il non-ti-scordar-di-me.
Attraverso quel sentiero,
si rinnova il dolore.

Ci conoscemmo
lontano
dalle nostre felici montagne.
Non so dove,
ma questa notte
tieni la finestra aperta
e lascia entrare i sogni.

domenica 19 giugno 2011

Melodia d'autunno

Melodia di passi che giungono da molto lontano.
Melodia di passi su foglie cadute d'autunno.
Melodia di passi
sul sentiero che conduce
a quel lago nascosto.
Melodie di passi
che mi portano
la dolcezza
di piangere da solo.

sabato 11 giugno 2011

La Signora del lago

Di giorno dormi e sogni nelle profonde acque di quel lago lontano, protetto da abeti che scrutano il cielo come cattedrali gotiche. Ami la notte e di notte esci lenta e guardinga, sicura di non essere vista. Ma io lo so, e di nascosto ti seguo.

Cammini nella foresta silenziosa, ogni tanto ti guardi intorno come se cercassi qualcuno, ma io non posso darti la mano. Aspetto l'alba; un raggio di sole t'illumina mentre ritorni in quelle tristi acque a rievocare tempi lontani.

(L'immagine è tratta da: http://evietta.over-blog.it/article-nynive-racconto-di-epica-42951839.html)

sabato 4 giugno 2011

La leggenda

La tua testa avrà il colore dell'autunno. Sogno di averla sulle mie ginocchia, mentre mi parli di amici che riposano molto lontano, dove il silenzio regna per sempre. Se tornassero, gli vorremmo bene. Poi, guardandomi negli occhi, mi racconteresti la leggenda di due innamorati, non ancora dimenticata là dove tu vivi.
Siamo in maggio: mese delle rose, della luna e dei ricordi. Basterebbe un nulla per tornare a sorridere.

(Nell'immagine, il dipinto Ritratto di fanciulla con fiore di Federico Zandomeneghi)

sabato 28 maggio 2011

Il fantasma

Notte, notte dei ricordi! Quando la luna sarà piena andrò nei grandi boschi, dove regna la pace. Il mio passo sarà lento e misurato, per non disturbare i fiori addormentati. Arriverò a quel piccolo stagno solitario, dimora di un caro fantasma. Di giorno non vuole compagnia, parla con il cielo e teme il buio. Due lupi dagli occhi buoni e tristi lo vegliano tutte le notti, felici di regalargli sonni tranquilli e sogni lontani.
Mentre scendevo, gli ho dato un nome. E la luna mi ha sorriso compiaciuta.

(L'immagine è tratta da: http://images2.fotoalbum.virgilio.it/v/www1-2/138/138133/220138/stagnoRiflessi-vi.jpg)

sabato 21 maggio 2011

La voce del vento

Ascolterò la voce del vento che arriverà da quel lago, quel lontano lago dove la mia mente viaggia senza fine. Ti vedo aprire la finestra della tua triste stanza in cui gli specchi rifiutano la luce, e il lago sorride altrove. Vedo i tuoi occhi e ricordo città mai viste. Il tuo cuore vive di cose che fingi di non ricordare; le parole che mi avresti voluto dire, ma non hai mai pronunciato, m'infondono una strana dolcezza.
La tua anima è straniera.

(L'immagine è tratta da: http://www.venetolago.it/images/lago-mis.JPG)

sabato 14 maggio 2011

La fitta nebbia

La fitta nebbia che da giorni copre la pianura cancella gli orizzonti e fa piangere i sogni. Spesso guardo il cielo dove gli angeli ti hanno portata, e spero di vederti. So che mi osservi: il mio passo è leggermente stanco, i miei capelli sono diventati bianchi, ma gli occhi conservano ancora fissa la tua immagine. Questa notte, chiuso nella mia camera, ascolterò Brahms. Sarebbe dolce addormentarmi per sognarti.

(L'immagine è tratta da: http://digilander.libero.it/puntodipartenza2007/la%20nebbia.jpg)

sabato 7 maggio 2011

Vorrei tornare

Vorrei tornare lassù quando ancora qualche chiazza di neve resiste all'arrivo della primavera. Vorrei tornare lassù per guardare le timide violette e le tremolanti primule gialle. Vorrei tornare lassù per vedere gli scriccioli beccare muschio e portarlo nelle siepi ancora prive di foglie.

Vorrei tornare lassù per sentire battere le ore dal campanile lontano. Vorrei tornare lassù, ma non potrei alzare lo sguardo: vedrei cipressi che contemplano il cielo e fanno da guardia a un freddo marmo.

(L'immagine è tratta da: http://i98.photobucket.com/albums/l272/vitalba/neve-viole.jpg)

sabato 30 aprile 2011

I sassi

Vorrei dire: portami via con te. Ma tu eri fragile, da tempo non sei più.

Temo la città. Di notte non voglio vedere i lampioni, mi guardano malvagi. Ricordi? Eri esile e bionda, portavi scarpe grosse, e io sorridevo. Attraversavamo boschi di castagni, di querce e di cerri, giungevamo dov'erano lamponi e mirtilli, e io te
ne offrivo qualcuno. Il monte, assieme al cielo azzurro macchiato da nuvole biancastre e buone, ci sorrideva e aspettava.

Le stagioni rinnovano tutto. Ma i sassi sono quelli di allora, non cambiano mai. Non dimenticano il rumore dei nostri passi. Se mi senti, e lo spero, vieni a prendermi e portami dove sei tu.

lunedì 25 aprile 2011

Malinconia

Ho una compagna, una cara e dolce compagna che si chiama malinconia. Per fortuna non m'abbandona mai. Di giorno, quando cammino nella città disordinata, guida il mio sguardo in alto, verso il cielo. Di notte, generosa, mi porta i sogni e le immagini dei miei desideri. Quando me ne andrò, troverà la finestra aperta.

(L'immagine è tratta da: http://pisa.italynews.it/wp-content/uploads/2010/04/momenti_di_malinconia.jpg)

domenica 24 aprile 2011

La stella

D'estate, su queste deliziose colline, ogni notte lascio la finestra aperta. Ho un'amica che, curiosa, mi osserva: è una stella. Sento che vuol dirmi o mostrarmi qualcosa, vorrei dialogare ma non so che parole usare.

Una notte ci fissammo intensamente, e, in un momento d'infinita tristezza, pronunciai il suo nome. La stella si avvicinò colorandosi d'azzurro di cieli lontani e sconosciuti. Per un attimo, mi apparve il volto e il sorriso di quella fragile e divina creatura, fuggita da un vecchio maniero per raggiungere colui che non trovò. Fu così che si lasciò inabissare nelle oscure acque di quel lago maledetto.

Adesso, quando la chiamo, mi guarda e mi sorride compiaciuta, mentre io le dico grazie.

(La foto è tratta da: http://www.bloggers.it/IlChiacchierario/itcommenti/stelle.jpg)

sabato 16 aprile 2011

Terra lontana

Si addormentò per sempre su queste montagne.
Quel giorno la neve scendeva leggera e candida. All'ingresso del piccolo cimitero del paese i cipressi erano imbiancati e curvi. Pensosi. Arrivò primavera con cieli azzurri e orizzonti sconfinati. Di sera, un dolce vento ti regalerà i profumi della tua adorata terra lontana. Io solo conosco il suo nome.

domenica 10 aprile 2011

Se ne andò

A primavera si fermava ai bordi delle siepi e raccoglieva primule o violette. La gente rideva. D'estate camminava per sentieri e per stoppie con occhi sognanti. La gente rideva. D'autunno guardava i pensosi cipressi, guardiani di quella lastra di marmo. E la gente sorrideva.
Se ne andò di notte, a novembre, quando la nebbia era più fitta. Ma nessuno se ne accorse.

sabato 2 aprile 2011

Era d'ottobre

Era d'ottobre. L'acqua del torrente rumoreggiava nascosta da dolci nebbie, mentre una brezza triste scendeva dalle alture sussurrandomi ricordi lontani.

(La foto è tratta da: http://www.cancelloedarnonenews.com/wp-content/uploads/2011/03/FataSylphs.jpg)

domenica 27 marzo 2011

Il viaggio

Un insolito sole inondava di luce quel superbo e triste maniero, che si specchiava nelle acque del lago, stranamente calme e trasparenti. In compagnia dei cigni, incredulo osservavo un'eterea figura che apriva lentamente le finestre, e ogni volta posava lo sguardo verso un punto lontano.
Da quel momento compresi che quella luce radiosa era un omaggio donato dal cielo per quel singolare ritorno. Fui felice di aver intrapreso quel viaggio, sognato da tanto tempo e anche un po' temuto. Adagio mi allontanai come un'ombra. Da allora una sottile e dolce malinconia m'accompagna ogni giorno.

(La foto è tratta da: http://i237.photobucket.com/albums/ff179/hikaru_90/dea_autunno.jpg)