mercoledì 27 dicembre 2023

L'antico pianto

La nebbia era scesa fitta e nera come non mai. Silenziosa, avvolgeva un cipresso per carpire segreti e silenzi nascosti. Udivo una voce e, a tratti, un pianto antico. Eri tu, Aisha, che raccontavi la nostra storia? 

In un giorno di sole arriverà il vento. Si fermerà e scuoterà il cipresso. Ascolterà e riporterà in cielo quella storia e l'antico pianto. Aisha! Non mi cercare.

domenica 17 dicembre 2023

Visioni

Non avevo mai dimenticato i boschi di Casa del Monte, che furono compagni della mia infanzia. Con il passo lento e incerto, e i capelli color neve, tornavo lassù in un giorno di primavera. Gli alberi erano quelli di allora e, nei fossi, qualche tronco ammuffito per la gioia degli insetti. 

Nel misterioso silenzio, le luci della malinconia e l'eco di un triste segreto. Tra le ombre, voci e visioni di volti dispersi in deserti vuoti e lontani. Mentre cadevano foglie morenti, rivedevo amici senza volto e senza lapidi, che riposavano protetti da cattedrali di sabbia. 

Quando passa, il vento si ferma, guarda il cielo e poi adagio se ne va. È l'ora del tramonto. Un pallido sole abbandona le creste e mi regala una visione: Aisha e la bambina fra le palme mi aspettano. 

domenica 10 dicembre 2023

Buon Natale

Nel borgo montano, che fu il regno della mia infanzia solitaria, da tempo non ci sono più voci. I sentieri che portano lassù sono in rovina. Arbusti e tronchi caduti hanno ostruito il cammino. Nella piccola Maestà, il sorriso triste di una Madonna. Foglie dal colore del pianto, portate dal vento, le fanno compagnia. 

Ma, nella notte di Natale, dal cielo scende un angelo celeste e le porta un fiore, e il sorriso si accende di luce divina. Gli ospiti delle tane le regalano una culla di verde muschio, e di erbe secche profumate. San Francesco porterà il bambino. Dalla fontana, che da sempre piange, si ode una dolce melodia. Buon Natale al mio indimenticato borgo montano senza voce. Buon Natale ai miei pazienti lettori e a chi soffre. 

domenica 3 dicembre 2023

I fiori senza nome

Nei pendii e sui miei sentieri perduti, raggi di luce e la gioiosa melodia degli uccelli. Qua e là, anemoni selvatici di montagna e profumi di bosco e di muschio.

Da una sorgente, seminascosta da felci e verdi erbe, scorreva un ricordo accompagnato dalle note di Händel. Il cielo era colorato d'azzurro e, tra le ali celesti d'un angelo, mi appariva lo sguardo di Aisha. 

Solo io conosco un luogo dove crescono piccoli fiori  senza nome, che non muoiono mai e profumano di cielo. Il loro nome lo conosce soltanto un angelo. Di notte, ne raccoglie qualcuno da portare in cielo dove tutti attendono. 

Questa sera, un soave profumo invadeva la mia camera. Incredulo, sul mio comodino, uno di quei fiorellini nascosti senza nome. Sei tu, Aisha, quell'angelo che raccoglie i fiorellini nascosti senza nome? Hai detto al cielo che me ne avresti portato uno?