domenica 27 novembre 2022

Se mi leggi capirai

 

Se mi leggi, capirai che sono Antonio e piangerai. Vecchio e un po' malandato, faticosamente sono tornato lassù. Volevo parlare a quei fiori nascosti nelle ombre della selva, che crescono e fioriscono soltanto per noi. Quel giorno, aleggiava un silenzio che parlava d'attesa e di mistero. Nelle sorgenti si udivano lamenti, e nei rigagnoli scorreva una melodia triste. Qualcuno aveva raccolto quei fiori. Arriverà il vento di novembre e colmerà quel lembo di selva solitario di foglie agonizzanti. Là, la mia ombra camminerà senza trovare pace. Solo i poeti ascoltano le parole e il requiem delle foglie morte.

domenica 20 novembre 2022

Vorrei

 

Aisha! Tra gli sprazzi di luce nelle ombre della selva è cresciuto un fiore che ti somiglia. Profuma di malinconia e ha i colori di cieli lontani. Lo contemplo e vedo il tuo sguardo, e tornano attimi di felicità. Vorrei chiedere al vento di portarmi l'eco della tua voce e il sorriso della bambina. Ma non posso farlo: vi farei piangere. Alle rondini non chiederò di raccontarvi la mia tristezza: vi farei soffrire. A volte, sogno di prendervi per mano e condurvi nella mia vecchia dimora a Casa del Monte, da tempo diventata un rudere. Nelle notti autunnali dense di nebbia siete con me. Vorrei che l'autunno non finisse mai per vivere lontano dalla realtà del mondo. 

domenica 13 novembre 2022

Piccolo fiore

 

Cercavo un lontano passato, sempre vivo nella mia memoria. Ero tornato lassù come un tempo, sognando di rivederla come allora sul pendio, mentre, sorridendo, mi aspettava tenendo in una mano un piccolo fiore, che profumava di muschio e di bosco. Mentre salivo, nel sentiero udivo il coro degli angeli e, nel cielo, danzavano nuvole azzurre. Ma sul pendio, un fantasma triste mi cacciava via. Al ritorno, rimanevo solo col ricordo. Mi fermavo e raccoglievo un piccolo fiore, che profumava di muschio e di bosco, e tu eri con me, mentre ti regalavo la mia malinconia. 

Ora guardo i tramonti e odo le voci di un tempo antico. 

domenica 6 novembre 2022

Lo sguardo

 

Come sempre, in un giorno d'estate tornavo nei boschi di Casa del Monte. Per me, sono come un tempio che ascolta silenzi che parlano d'amore  e di sogni smarriti in un deserto sotto cieli infiniti. Nella penombra, sfiorata da un raggio di sole, una rosellina selvatica, timida e delicata, mi guardava sgomenta. Temeva di essere raccolta, ma con un sorriso la rincuorai e, dai piccoli fiori, grida di gioia. 

Quando le ombre del tramonto oscuravano l'orizzonte mi appariva il volto di Aisha. Da un solitario cipresso, l'eco di una voce lontana mi chiamava. E tornavano ricordi del passato. Solo chi conosce il tormento della nostalgia, il profumo della malinconia e il dolore può assaporare momenti di gioia, ricordando lo sguardo di quella timida rosellina selvatica color del cielo.