domenica 29 dicembre 2024

Il fantasma

Da vecchio, ero tornato nei boschi di Casa del Monte, dove camminavo e giocavo da bambino. Intorno a me, la luce azzurra di una dolce malinconia, e, tra il verde fogliame dei vecchi castagni, filtravano raggi di sole per festeggiare il mio ritorno.

M'inoltravo tra sentieri tranquilli e solitari, che si perdevano fra le ombre, rifugio degli dèi cacciati dall'uomo. In un metato diroccato, sulle nere pietre erano rimasti gli odori di un tempo e visioni mai sopite. 

Il tramonto si stava spegnendo e, mentre pensavo a una storia lontana, mi appariva il fantasma di una nobile signora, che come un lamento diceva: "Antonio, vattene, non mi cercare". 


domenica 22 dicembre 2024

Visioni

 

Aisha! Questa notte vi ho sognato. Come in quel tempo lontano, mi prendevi per mano e, intorno a noi, la silenziosa musica del deserto. Baciandomi su una guancia, dicevi:"Buon Natale, Antonio", e la bambina batteva le mani di gioia. I tuoi occhi si coloravano di tristezza e mi sussurravi:"Nessuno si è accorto che sopra il cielo di Gerusalemme le stelle piangono".

Oggi, mentre cammino solo lungo i viali della città, sento la tua voce che ripete:"Ciao, Antonio, è tanto che mi aspetti?". Allora penso: quando ci rivedremo noi tre? 

Buon Natale ai miei pazienti lettori e, assieme a voi, auguriamo momenti di serenità a tutte le persone che soffrono.

domenica 15 dicembre 2024

Nei boschi d'autunno

Autunno, dolce di tristezza, con luci di malinconia e di mistici silenzi. Nei boschi gli alberi spogli ascoltano rassegnati la preghiera delle foglie agonizzanti, che, ansiose, attendono la melodia del vento. I fiori, ombre malinconiche, cercano lo sguardo del cielo e sognano il sorriso degli angeli. 

L'erba opaca ha cancellato i ricordi e ha spento l'eco dei tuoi passi, e io sono quel vecchio che vuole volare da te. 

domenica 8 dicembre 2024

Novemberlied

Conosco le preghiere degli alberi ricurvi, feriti dai venti e dalle tempeste, e il volo notturno di una falena che vaga sgomenta nei boschi silenziosi. Tra le ombre dei fossi, cresce un fiore fuori stagione, protetto da foglie spente, striate di brina, che tu amavi tanto. 

Oggi non voglio smettere di sognare e sollevo lo sguardo al cielo per regalartelo. Solo come uno straniero porto con me la luce del tuo ricordo. 

domenica 1 dicembre 2024

Letzte hoffung

È un giorno di primavera, il sole è alto e vado errando su un vecchio sentiero nel bosco, dove si nasconde il tuo silenzio, e un'aria lieve profumata di cielo ascolta. 

Ai bordi dell'umido muschio è cresciuta qualche timida violetta, e petali di rose selvatiche, accarezzate da un soffio di vento, cadono nella sorgente come note di Chopin, e appare la tua immagine. Le piccole fragole di bosco hanno il sapore dei tuoi baci. Chiedo: torneremo a incontrarci? Se lo vuoi, cammina su quel vecchio sentiero, segui le mie lacrime e mi troverai. 

domenica 24 novembre 2024

La foschia azzurra

Luce di sole primaverile, mentre mi fermo nel sentiero che conduce lassù, alla tua casa protetta dai monti, e l'azzurro del cielo ascolta il tuo silenzio. Nelle ombre del fogliame verde e fitto, filtrano malinconiche luci di ricordi ed echi di poesia. Come allora, guardo intorno sperando che qualcuno mi chiami o mi cerchi. 

Dall'alto, scende lenta una foschia azzurra e un vento mite accompagna le note e le parole di un lied di Schubert.  

domenica 17 novembre 2024

Ma di notte

Gli angeli ti rapirono quando, nel deserto, ascoltavamo i racconti e le leggende delle stelle, e la luna, curiosa, ci guardava. 

Ora vivo solo in una città piatta, dove il sole offusca le menti e le nebbie autunnali tolgono ossigeno. Aisha! Ho i capelli radi color argento e, nel volto, s'intravedono le luci opache dei tanti autunni. Ma, di sera, le note dei Notturni di Chopin mi prendono per mano e mi portano da te in Paradiso, e ti vedo bella come allora. 

domenica 10 novembre 2024

Il vecchio e il borgo

Erano gli anni Cinquanta del secolo scorso e io ero un bambino. Nel mio borgo solitario, un vecchio era tornato dall'Argentina, dove non aveva fatto fortuna. Parlava il dialetto con qualche difficoltà, e i pochi abitanti del borgo lo chiamavano "l'argentino". 

In qualche modo riuscì a sistemare la sua vecchia casa. Sradicò anche ortiche, erbacce e sterpaglie da un fazzoletto di terra, che trasformò in un orto; poi aggiustò una vecchia panca e una sedia, che mise sul portico. Sulla sedia sistemò un grammofono e ogni giorno, prima del tramonto, prese l'abitudine di sedersi sulla panca e ascoltare un tango con un gatto sulle ginocchia. Entrambi, stranamente, si affezionarono a me.

In un giorno d'estate, quando sembrava che il sole non volesse morire, quel vecchio se ne andò senza fare rumore. Al tramonto arrivò il curato per recitare il rosario, mentre io ero sul portico con il gatto che non mi abbandonava. Qualcuno chiese al sacerdote di poter ascoltare un tango.

Ora sono vecchio e abito in città. A volte, quando cala il tramonto ascolto un tango, e il mio gatto si posa pensieroso accanto a me.

domenica 3 novembre 2024

Mattino d'autunno

È novembre. Lassù, nei miei boschi, regna il silenzio, e i fiori non sorridono più. Le sorgenti e i rigagnoli ripetono echi di malinconia. Veli di nebbia inumidiscono le foglie morte di lacrime, ed è spento l'azzurro del cielo. I sentieri, dove ci prendevamo per mano, sono vie cupe e disfatte. Quei luoghi sono rimasti il mio rifugio e il tempo non cancella la luce del tuo ricordo. 

domenica 27 ottobre 2024

Raggi di luce

Amparo! Stai forse dimenticando il tuo poeta? I tuoi occhi trattengono lacrime segrete? Provi dolore nel ricordare quel giorno in cui ci siamo smarriti mentre il sole si spegneva? Perché tace la tua chitarra flamenca? Accordala e cantami quella canzone, che soltanto le gitane come te sanno intonare. E le parole giungono dirette al cuore. 

Il vento me le sussurrerà, e raggi di luce baceranno la mia eterna malinconia.

domenica 20 ottobre 2024

Quando passa il vento

Lassù, nei boschi silenziosi, con la luce delle stelle scendono gli angeli per cullare i sogni dei fiori che tu amavi tanto. Per me sono icone punteggiate da ombre azzurre, e sguardi di malinconia che il tempo rinnova. 

Quando passa il vento, si ferma e ascolta. Poi piange e ne va.




domenica 13 ottobre 2024

La poesia del silenzio

Ho dipinto insieme al vento il tuo sguardo, tra il fogliame di alberi cupi. Un misterioso raggio di sole lo sfiora, e i silenzi diventano poesia e ripetono il tuo dolce nome: Aisha! Per me è un tempio che conserva la nostra storia in una teca, e dimentico quel tempo lontano, quando il deserto cancellava l'orizzonte. Di notte, attendo echi dispersi dal vento assieme a un cipresso, cresciuto per caso su un sentiero sassoso. 

A volte mi guarda e piange.

domenica 6 ottobre 2024

I cipressi

Camminavo solo su quel sentiero che tu amavi tanto. Qua e là, sottile erba verde punteggiata da margherite bianche e azzurre, e qualche foglia secca che il vento aveva risparmiato. I miei occhi stanchi ti cercavano per dar luce alla mia tristezza. Mi fermavo per ascoltarti, ma i tuoi silenzi li aveva rapiti il cielo insieme a te. 

Riprendevo il cammino per giungere lassù, dove si spegne il sentiero. Grigi querceti come sentinelle occultavano un eremo di antiche pietre, e cipressi che contemplavano il cielo m'invitavano a un viaggio nell'infinito.

domenica 29 settembre 2024

Im garten

I fiori del tuo giardino si stanno spegnendo, e la mistica luce del sole autunnale li accarezza. I rigidi rami senza foglie ricordano le rose. Sulle stoppie, giace disperato il fogliame trascinato dal vento, e nell'aria il pianto silenzioso delle vigne. 

Fermati nell'aia della tua cascina e osserva la malinconia delle colline. Dal cielo scenderà un angelo, ti prenderà per mano e ti condurrà sul sentiero del ricordo. Parlerà di me, e i tuoi occhi avranno bagliori d'immensa tristezza, e le colline s'illumineranno. 

domenica 22 settembre 2024

Terra silenziosa

La luce delle mie lacrime accompagna lo scorrere dei tuoi giorni. Nei momenti di malinconia ti appare il mio volto sotto cieli lontani. Rivedi quella terra silenziosa dove un giorno ci siamo persi per sempre. Solo il deserto conosce la nostra storia, e di notte la racconta alle stelle che scendono per ascoltarla.

All'alba, quando il cielo le rapisce, le stelle piangono. Amparo! Perché, da quando sei tornata in Andalusia, i gitani come te raccontano di noi?

domenica 15 settembre 2024

Sono felice

Gli amici della mia infanzia furono i raggi obliqui nel buio dei fossi, i silenzi dei boschi oscuri e lo sguardo misterioso dei cipressi verso il cielo. Mi commuovevo guardando i fiori spenti e l'agonia delle foglie morte. I nidi, disfatti dai venti e dalle tempeste, mi facevano piangere. 

Da grande ho avuto paura degli uomini. Da vecchio sono felice.

domenica 8 settembre 2024

Im herbst


Il sole accarezzava la malinconia autunnale dei boschi e la tristezza dei fiori. Gli alberi spogli, nere braccia che cercavano il conforto del cielo. Le foglie agonizzanti, docili e silenziose, attendevano che il vento le trascinasse nel buio dei fossi. Mi specchiavo in uno stagno e il tempo si fermava. Appariva la visione di quella terra lontana e vuota, e di due angeli per sempre smarriti sotto la luce delle stelle. 

domenica 1 settembre 2024

La luce dell'attesa

Il tempo non può più aspettare: la luce dell'attesa si sta spegnendo. L'orologio dei miei sogni l'ha rapito il tramonto. L'aroma della solitudine appartiene al cielo. È rimasta intatta l'icona della tua immagine, che piange insieme a me. 

Raccontavo la nostra storia a un giglio cresciuto nelle ombre del bosco. Improvvisa, una violenta folata di vento portava lontano i pallidi petali. 

domenica 25 agosto 2024

Das alte lied

Aisha! Mentre passano gli anni, la luce della malinconia accompagna il tuo ricordo. Nei tramonti d'autunno la tua assenza mi cerca. Quando ti potrò prendere per mano?

domenica 18 agosto 2024

Quando camminerai

Mi sussurravi:"Antonio, non essere triste. Le stelle ti guardano e piangono. Non parlare. Il silenzio del deserto ti ascolta e il vento non può dimenticare. Quando, solo, camminerai sotto le stelle del tuo appennino, potrai piangere e chiamarci forte per nome. Noi ti ascolteremo e capirai che un angelo cerca la tua mano". 

domenica 11 agosto 2024

Quella notte

Quella notte, con lo sguardo attento delle stelle, un angelo piangeva insieme a noi, e l'eco del pianto feriva il silenzio del deserto. Da allora vi ho sempre cercato, senza trovarvi, per poter piangere di gioia con voi. 

domenica 4 agosto 2024

Se mi cerchi

Se mi cerchi, guarda i tramonti e ascolta la sinfonia dei ricordi. Se mi chiami, aspetta la voce del vento. Nel giardino del maniero, le luci e i silenzi sono echi che giungono a te e raccontano un lontano passato e una storia strana. 

Sotto l'ombra di un cipresso cresce un fiore, colorato di tristezze che nessuno raccoglie. 

domenica 28 luglio 2024

Lo sguardo del cielo

Mentre ti pensavo, lo sguardo di un malinconico cielo ascoltava i miei silenzi. Amparo! Andalusa e figlia del cielo, dagli occhi intrisi di misteri, vienimi in sogno. Accorda la tua chitarra flamenca e falla parlare. Lasciami il ricordo della tua voce e la gioia del pianto. È da troppo tempo che ti aspetto e il tramonto mi sorride. 

domenica 21 luglio 2024

Visione

È una visione che non si spegne, un lontano passato che non vuol morire. Sopra di noi, lo sguardo delle stelle, la luce discreta della luna e il misterioso silenzio del deserto. 

I tuoi occhi avevano lo sguardo triste di un'icona e, tra la braccia, tenevi la bambina, che assomigliava a un angelo bruno. Sulla nera sabbia erano rimasti cristalli di lacrime.

domenica 14 luglio 2024

L'ombra

Parlavo con una rosa di bosco, macchiata di cielo e profumata di stelle. Rispondeva:"Ritorna quando sarò sfiorita, così capirai". Confuso, ti cercavo. Da un cipresso vicino e solitario, la voce di un'ombra:"Sei un poeta da sempre in esilio e non ti accorgi che vivi con gli assenti. Racconta la tue tristezze agli angeli, e forse ti diranno una verità. Altrimenti cerca di ricordare le leggende e le storie dei morti di Casa del Monte. Scoprirai quel segreto che da sempre ti tormenta. I morti non mentono mai". 

domenica 30 giugno 2024

Lo sguardo

Raccontavo a un timido fiore solitario color del cielo, cresciuto nel buio di un fosso, un lontano passato. Intorno a me, il lutto e il Requiem delle foglie spente. Volevo che la mia voce volasse lontana, ma il vento era stanco. Restava il silenzio, la solitudine e lo sguardo triste delle ombre. 

Mentre salivo, inciampavo in un trnco nero, fragile e ammuffito, rifugio per gli insetti. Nel cielo  appariva una nuvola verde a cui chiedevo di dare asilo ai miei ricordi. Questa notte sognerò l'azzurro del tuo cielo. Ti vedrò suonare la tua chitarra flamenca tra le bianche case di un villaggio sperduto dell'Andalusia, e il tuo sguardo di gitana mi accompagna sereno verso il tramonto. 

domenica 23 giugno 2024

Nel borgo muto

Quella notte abbiamo pianto insieme nel deserto. Le stelle, commosse, ci guardavano, mentre un angelo teneva la bambina fra le braccia. Tu ascoltavi triste i silenzi delle lunghe ombre, che parlavano di me e del mio lontano borgo senza voce. 

Ora sono io quel vecchio che cammina solo nel borgo muto. Quando il sole si addormenta e all'orizzonte appare qualche nuvola azzurra, la memoria cerca le luci della tua assenza. Sul pendio c'è un cipresso che vuole leggermi una poesia di Edgar Allan Poe. 

domenica 16 giugno 2024

L'attesa

 

Tra le ombre dei boschi, il faticoso respiro di una rosellina morente e il pianto di una falena. Lo sguardo dei fiori, icone che attendono come me che qualcuno ci chiami. Dalle alture scendono aromi di solitudini ed echi di malinconia. Dal tremolio delle foglie, una nenia mi ricorda una terra lontana. Regalo le parole dei miei silenzi all'orizzonte. 

domenica 9 giugno 2024

Il cipresso

In un antico chiostro, con lo sguardo di eterne solitudini, meditava un cipresso. Come amico aveva un vecchio poeta di montagna, che ogni tanto andava a trovarlo. I due parlavano in assoluto silenzio. Da una vicina cella, un monaco, non si sa come, ascoltava, s'intristiva e qualche volta piangeva. 

Avrei voluto chiedere molte cose a quel vecchio poeta di montagna, ma non volevo turbarlo. Il mattino in cui abbatterono il cipresso, anch'io ero presente insieme ai monaci. Mentre il cipresso cadeva, un obliquo raggio di sole penetrava fra i rami e potevo udire le sue lacrime. Un monaco chiuso nella sua cella cercava lo spartito di una Fuga di Bach. 

Capivo che, in quello stesso momento, non si sapeva dove, si spegneva anche il vecchio poeta di montagna. Quel giorno, a Casa del Monte, il fantasma di una nobile signora lo cercava. 

domenica 2 giugno 2024

Il regalo degli dèi

Sopra di me l'infinito, le ali della solitudine, la luce delle alture e i tuoi occhi sospesi su una nuvola, che cercava l'orizzonte. Il vento mi raccontava le parole di quella terra lontana. Poi adagio sussurrava:"C'è un'oasi che da sempre ti aspetta". Lentamente il bosco si trasformava in una cattedrale gotica senza tetto. I fiori si coloravano di sfumature ignote, e si udiva una musica non terrena. 

Dal balcone azzurro del cielo scendevano gli angeli per ascoltare, tenendo per mano Aisha. Qualcuno aveva dimenticato tra il fogliame di un acero uno spartito di Beethoven. Forse era un regalo degli dèi cacciati dall'uomo prima di fuggire nel Valhalla. 

domenica 26 maggio 2024

La rosa morente

Timidi raggi di sole si erano addormentati e sognavano tra le ombre di un cipresso. Da una sorgente, scorreva acqua azzurra che lambiva felci e muschio. Nell'aria si udiva una triste melodia, e gli alberi piangevano in silenzio. Il cielo catturava il profumo dei fiori amati dagli angeli, e io, senza trovarti, ti cercavo nel blu dell'infinito. 

Confuso chiedevo: "Dov'è la bambina?". In un fossato di rovi, lo sguardo di una rosa morente, e piangevo. La sua luce era il mio rifugio e i petali la sua voce. 

domenica 19 maggio 2024

Il sogno

Mentre ascoltavo un lied del divino Schubert, il cielo si colorava d'azzurro e raggi turchesi sfioravano la mia tristezza. Su una nuvola celeste mi apparivi tu, bella come allora, e un angelo piangeva di gioia insieme a me. 

Lente si spegnevano le note, e il sogno svaniva. Restava l'eterna malinconia e la tua ombra confusa all'orizzonte. 

Signore, ascolta le parole di un poeta dimenticato. Questa notte, fammi sognare Amparo mentre cammina come in quel tempo lontano, tenendomi per mano lungo i viali di Siviglia, mentre lo sguardo del cielo bacia l'Andalusia. 

domenica 12 maggio 2024

Un piccolo sentiero

Nascosto nella selva della Garfagnana, c'è un piccolo sentiero che soltanto io conosco. Come me, ama il silenzio, la malinconia e lo sguardo mite del cielo. È un fedele custode del tuo nome e del sorriso della bambina. 

In autunno, quando si spengono le luci dei fiori, cerco i tuoi occhi. A volte, pensa alla mia tristezza e sussurra una preghiera. Anche se il peso del tempo rende faticoso camminare, farò di tutto per venirvi a trovare, sperando che non si siano spente le vostre voci. 

Nelle ore silenziose della notte, ascolto i Notturni di Chopin, e voi siete con me. 

domenica 5 maggio 2024

Era d'autunno

Era d'autunno. Una foschia diafana meditava nel sentiero dei miei ricordi. Le rondini erano già partite per cieli lontani. Sul muschio molle qualche viola agonizzava. I tronchi erano scheletri neri e i rami braccia tese verso il cielo, in cerca di aiuto. 

E io ti cercavo ai bordi del sentiero, nelle siepi disadorne dove dorme l'eco del silenzio, nascosto dalle foglie morte. Un malinconico vento mi portava le note del Valse Triste di Sibelius. 

domenica 28 aprile 2024

Un silenzioso giorno d'autunno

Era un silenzioso giorno d'autunno. Una pallida nebbia illuminava visioni di ricordi lontani. Nel sentiero, una processione di foglie stanche attendeva il vento e le brine. Alle rondini, prima di partire, avevo chiesto di non raccontarti la mia tristezza. 

La luce della solitudine è come un orologio che accompagna il tempo dei miei giorni. Il mondo non mi appartiene e io ascolto le parole del silenzio. Posso attraversare qualunque frontiera e nessuno può fermarmi. 

domenica 21 aprile 2024

Riprendevo il cammino

Ero solo e triste su una verde radura. Intorno a me, la pace dei boschi e il sorriso dei fiori. Dalle foglie addormentate, mosse da un timido vento, scorreva un ricordo lontano sotto cieli remoti. Su una rosa selvatica piangeva una falena.

Riprendevo il cammino per rivedere il borgo montano dove trascorsi l'infanzia. Non c'erano più voci, e anche il silenzio taceva. Erano rimaste soltanto ombre dallo sguardo mesto che cercavano il cielo. 

Tornavo nella città, dove gli uomini camminano stanchi e non sorridono più. 

domenica 14 aprile 2024

Lo scrigno

Il mio volto è l'immagine di molti autunni. Spesso guardo le timide luci del tramonto, che abbandonano l'orizzonte e adagio si lasciano rapire dal buio, e vanno a riposare tra le solitudini dell'infinito. Il tempo ha dipinto il tuo ricordo di veli azzurri e pennellate di una silenziosa malinconia, che ho chiuso in uno scrigno. Le chiavi, con il nostro nome, le ho consegnate a un angelo. 

Oggi, mentre cammino sui verdi sentieri dei monti, un'aria antica mi accarezza e, tra i gigli silenziosi, si nascondono le ombre. Una falena riposa su un fiore solitario senza nome e lo illumina della tua luce. 

domenica 7 aprile 2024

Recuerdo

Da tempo si è spenta la tua voce, e anche gli echi si sono addormentati. È rimasta la solitudine e la poesia del pianto. Eravamo stranieri in quella terra lontana, in cui parlavamo con le stelle. 

Quando ti cerco nei colori del cielo, sento le note di una chitarra andalusa, accompagnata dal cante jondo, e ti vedo come allora ballare il flamenco. Nel mio cuore, ho nascosto lo sguardo misterioso dei tuoi occhi neri di gitana. 

Ricordi quando, nel deserto, ascoltavamo il silenzio di quella stella solitaria e amica? Non brilla più. Forse ci aspetta.

lunedì 1 aprile 2024

Una voce lontana

Quel giorno del tardo, silenzioso autunno camminavo solo lungo i viali della città invasi da una nera, fredda nebbia. I lampioni accesi sembravano timide sentinelle. Un vento maligno e dispettoso maltrattava le foglie disperate, sospingendole in ogni dove, e tormentava la mia tristezza e la luce di un ricordo. 

Finalmente il vento svaniva. Dalla vicina cattedrale, udivo il Requiem di Mozart e una voce da una terra lontana: "Antonio! Sono Aisha. C'è silrnzio fra le palme, dove un angelo bruno cerca la tua mano".



domenica 24 marzo 2024

Sfere di luce

Una nebbia grigia tormentava un cipresso lungo e snello, mentre udivo un antico pianto. L'eco spegneva la melodia di una sorgente, e s'interrompeva il canto degli uccelli. Un giglio di macchia cercava lo sguardo del cielo. Lentamente la nebbia diradava. Timide sfere di luce sfioravano l'alto cipresso e, nella mite luce, il sorriso di Aisha e della bambina per un attimo cancellavano il perenne dolore. 

domenica 17 marzo 2024

La passeggiata

Guardo il cielo e nell'azzurro cerco le nuvole. Di notte, attendo con ansia la luce  delle stelle e lo sguardo materno della luna. Cammino nel folto dei boschi e m'inoltro nei fossi per sentire le parole dei fiori, nascosti da foglie antiche. E  anche gli angeli, nel buio della notte, scendono dal cielo per ascoltare. 

Quando dai pendii caleranno veli di nebbia, io sarò lassù e, come sempre, tornerò nel buio dei fossi sognando di raggiungerti. Tutto questo mi basta per essere felice. Ho chiuso le porte al mondo. 

domenica 10 marzo 2024

Io sognavo

Il sole si stava spegnendo, e il deserto un'immensa ombra. Io sognavo il mio lontano appennino, e le nere curve dei monti punteggiate di stelle, e un sentiero che portava lassù, in un borgo indimenticato, dimora di un ricordo che il tempo ravviva. Forse il cielo ascoltava i miei sogni. 

Lo sguardo compassionevole e timido di una stella si avvicinava, portandomi la luce e lo sguardo dei tuoi occhi per sempre perduti. 

domenica 3 marzo 2024

Requiem

Le città sono abitate da uomini che non sognano più e non alzano lo sguardo al cielo. Non hanno nulla da insegnare ed è tragico ascoltarli. Anche il vento, quando passa, fugge e vuole dimenticare. Le foglie sugli alberi dei viali sono stanche, e il sorriso dei fiori si è spento. Gli angeli, per non piangere, hanno chiuso il balcone del cielo e intonano il Requiem.

domenica 25 febbraio 2024

Il tempo

Il tempo ha dipinto i ricordi di ombre e profonde tristezze. I momenti di gioia li trovo nella malinconia e tra le luci delle lacrime. A volte mi pare d'udire la tua voce, e ti rivedo come in quei giorni lontani, all'ombra delle palme, con il nostro angelo bruno fra le braccia. E cerco di raggiungervi.

Sono vecchio e il mio volto assomiglia all'autunno, quieto e pensoso, e odora di pianto. Aisha, dimmi se la tua voce giunge dal cielo. 

domenica 18 febbraio 2024

Le parole del silenzio

Lassù c'è un pezzo di cielo che mi aspetta, una fontana che piange e un cipresso che ascolta le parole del silenzio. 

I vecchi castagni raccontano al vento la mia infanzia e non dimenticano il pianto di una nobile signora. Un anello di nebbia avvolge i sentieri a cui regalo la pace della mia malinconia, e tornano i ricordi di un mondo lontano, dove riposano le stelle, e di un nome: Aisha. 

domenica 11 febbraio 2024

Mentre scorre

Mentre scorre il ricordo, il tuo nome ha i colori di cieli lontani e il silenzio del pianto. La fontana intona una preghiera e, nell'aria azzurra, lo sguardo di un angelo. Da una nube celeste una malinconica voce. In una sorgente danzano foglie erranti portate dal vento, e un fiore solitario sorride al cielo. 

Il sole è alto e tarda a morire, mentre attendo con ansia il tramonto. Sui sentieri riposano le nuvole. 

domenica 4 febbraio 2024

Mentre il tramonto

Mentre il tramonto spegneva gli ultimi bagliori, sognavo di raggiungerti. Le colline, in attesa del buio, ascoltavano le parole del vento. Le vigne, innamorate del silenzio, si addormentavano. Tra le ombre e le luci della malinconia, lo sguardo di Aisha. 

domenica 28 gennaio 2024

Luci e ombre

Sono vecchio. A volte, la mente vaga nel passato. Tra i ricordi, vedo ombre e mi sfiorano luci di tristezza e bagliori di malinconia. Guardo attorno e sorrido di me stesso e di un passato, forse sbagliato. Poi piango e mi sento felice. 

lunedì 22 gennaio 2024

Il genio

Un piccolo genio conquista la fama, un grande genio merita il discredito, un genio ancora più grande la disperazione, un Dio la crocifissione.

(Antonio Vieira)

domenica 14 gennaio 2024

Il fantasma

Nonostante il peso degli anni, ero tornato per un giorno lassù, in quel borgo mai dimenticato dove avevo vissuto la mia infanzia. I vecchi come me raccontavano che, di notte, sui pendii di Casa del Monte, camminava il fantasma di una nobile signora. 

Quando la notte è più profonda e satura di mistero, la signora entra in quella casa fatiscente, abitata da silenzi che solo il vento conosce, ma che non può e non vuole raccontare. Un vecchio, dallo sguardo sfuggente, timidamente dice: "A volte, quando il fantasma esce da quella casa, si ode il pianto di un neonato". 

domenica 7 gennaio 2024

Sulle nere curve dei monti

Sulle nere curve dei monti, meditava la luce delle stelle. La notte profumava di mistero ed echi di silenzi, e dimenticavo il caos del mondo. Udivo le note di una viola e di un clavicembalo. Improvviso un soffio d'arpa sussurrava il tuo nome e si aprivano le porte dei ricordi: ti vedevo con il nostro angelo bruno fra le braccia sotto un cielo stanco, dove si perdevano gli orizzonti. 

Ora porto con me la dolce tristezza dei tuoi occhi e il sorriso della bambina, e sento le vostre voci in lontananza.