domenica 19 giugno 2022

Valse triste

 

Era metà novembre. I boschi, ormai senza foglie, per non raccontare al vento la loro tristezza tacevano. La montagna, tra le braccia di un sottile velo di nebbia, meditava silenziosa in quel giorno di metà novembre. Sull'umido muschio un fiore azzurrognolo e solitario cercava, sofferente, lo sguardo del cielo, ed era quel giorno esatto di metà novembre. Da un roveto si udiva una voce o forse un lamento. Un'ombra mi prendeva per mano, portandomi nel vicino borgo montano dove da tempo parla solo la voce del vento. 

Da quel momento, la nostalgia e il ricordo della tua ombra non si separano mai da me. Di notte, silenziose e malinconiche stelle, e curiosi raggi di luna, ci cercano. Lo sai che amo i giardini di novembre, perché hanno i colori del passato e la tristezza del tuo sguardo. E mi parlano di te. 

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