sabato 30 luglio 2011

Visione


Le nuvole erano aggrappate sui dirupi della montagna, e aspettavano il vento per disperdersi. Giù nella valle, le ore trascorrevano lente come sempre. Un pallido sole scendeva adagio filtrando raggi di luce azzurra nel lago pensoso.

Quando mi trovai in quei luoghi, dopo innumerevoli anni, era tardo autunno. Con animo confuso e timoroso, cercai in ogni modo di non farmi notare. Ma fu per poco tempo. E il giorno in cui me ne andai, in lontananza sentii un pianoforte suonare Visione di Robert Schumann.

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