domenica 8 novembre 2015

Solo ora

Il  mio  paese  è  un  paese  vuoto. Il  campanile  è  silenzioso  e  guarda  il  cielo  triste. La  chiesa  non  ha  più  il  tetto, e  sul  sagrato  non  ci  sono  bambini  che  giocano. Sono  rimasti  cumuli  di  sassi  e,  a  guardarli,  raccontano  il  passato. Una  scala  sbilenca  conduce  a  un  balcone  semi-diroccato, dove  una  sedia  spagliata  e  senza  schienale  sembra  attendere  qualcuno. Lì  seduta, mi  appare  una  figura  di  donna  dal  volto  materno, che  ascolta  con  attenzione  il  soffio  del  vento  che  scende  dai  monti. Quando  mi  vede  passare, sorride. Talvolta, di  notte, sogno  quel  sorriso: solo  ora  mi  accorgo  che  è  un  sorriso  di  pianto.

Nessun commento: