È mattino. Il vento desta i nostri fiori nascosti e il sole li illumina. Gli scoiattoli mi guardano curiosi dai cavi degli alberi, e nell'azzurro del cielo echeggiano violoncelli. Laggiù, nella cupa città, camminano uomini stanchi e inutili. Di notte, lassù nel nostro regno le stelle luccicano di pianto, disturbate da aerei che trasportano esseri insignificanti.
Ma tu vivi altrove, vivi nel Valhalla insieme agli dèi, vivi là dove si odono soltanto melodie e clavicembali. Talvolta m'illudo che tu venga a prendermi.
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