Viveva lassù, dove il cielo è vicino, e con lo sguardo cercava un'ombra lontana. Se ne andò a primavera, quando nascevano i nostri fiori selvaggi e nascosti. Quel giorno di primavera, il cielo era azzurro come i suoi occhi. Quel giorno di primavera, camminavo nel deserto senza confini: ricordavo i sassi, il colore dei fiori, la sinfonia delle sorgenti e il sussurro della selva e l'eco di una voce.
Cercavo l'orizzonte, ma era confuso. Una lacrima cadeva sulla sabbia in quel giorno di primavera.
Nessun commento:
Posta un commento