I ginepri erano prigionieri del ghiaccio e, lontano, i pini incorniciati dalla neve facevano l'inchino. Sul manto bianco, si posava qualche foglia orfana, e, nel silenzio, l'eco di una nota.
Avvolta da una nube luminosa, una valchiria si avvicinava: sorrideva e mi diceva "arrivederci". Un lieve vento la trasportava verso il cielo, accompagnata dalla melodia infinita del Parsifal. Avevo dimenticato il pantano del mondo.
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