martedì 29 maggio 2007

Il sentiero

C'è un sentiero scosceso particolarmente amato da me, tanto che qualche volta abbandono la caotica città per raggiungerlo. Ho notato con gioia che non ha conosciuto mutamenti, se si esclude il fatto che è diventato più selvaggio essendo poco frequentato.
A fine inverno, nei soliti spiazzi nei quali il sole riesce a penetrare, spuntano delicate primule gialle le cui foglie sono di un verde intensissimo. A primavera le siepi circostanti sono rallegrate da varie specie di piccoli volatili, che qui, oltre al nido, trovano cibo.
Poi arriva l'estate: un'esplosione di vivaci colori, di fiori, di siepi e di rami colmi di bacche e di frutta selvatica. Quando torna l'autunno è il momento della pace: la luce del sole appare più umana, più dolce e pacata. Dopo sarà la volta dell'inverno che coprirà tutto con la neve.
Mentre salgo mi afferra l'impressione che i sassi del sentiero, i quali conoscono tutti i segreti della gente che lo ha percorso, mi osservino e mi riconoscano, e pensino che dopo tanti anni sono stati calpestati da un passo un po' più stanco, ma amico.

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