Una nebbia furtiva andava e veniva, e un raggio di luce piangeva tra le ombre di un cipresso, e gli angeli rapivano le parole attese dal cielo. Un fiore solitario velato di malinconia mi fissava, mentre leggeva una poesia di Edgar Allan Poe. Eri tu, Aisha, quel fiore velato di malinconia? Nella quiete del tramonto, tutto era mistero e un lied di Schubert accompagnava la tua immagine nel cielo. Ci sono giorni in cui dalla mia finestra entrano sfere di luce da un'oasi lontana, e come allora sei con me. E ci sorride il nostro angelo bruno.
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