domenica 6 settembre 2015

A primavera, talvolta

Volevo  salire  lassù, dove  sono  rimasti  i  nostri  sogni, ma  ormai  il  camminare  è  faticoso. Sono  arrivato  fino  alla  radura. Mi  sono  seduto  vicino  alla  maestà, ormai  quasi  in  rovina. Una  rosellina  selvatica  era  aggrappata  a  quei  sassi  traballanti: voleva  raggiungere  l'immagine  della  Vergine, sfumata  dalle  intemperie. Gli  occhi  erano  tristi  e  pensosi. Sentivo  il  fruscio  dei  rami  e  la  musica  delle  foglie. Dalla  sorgente  avvolta  nel  muschio  scorreva  lenta  un'acqua  verde  e  trasparente. Pensavo: "se  ci  sei  ancora, dove  sarai?Qualche  volta  ti  ricorderai  di  me?".
Ero  semi-addormentato  ed  era  un  giorno di  maggio. A  primavera, talvolta, tornano  i  ricordi  e  si  perdonano. Prima  di  partire  ho  annaffiato  quella  rosellina  selvatica. Gli  occhi  tristi  di  quell'immagine  sorridevano.


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