domenica 25 maggio 2025

Lacrime di cristallo

Le lacrime di Aisha sono cristalli che riposano sulla sabbia del deserto. Hanno ombre di una dolce malinconia e cercano un sogno antico. Solo il vento conosce la nostra storia. Quando passa, si ferma, ascolta e commosso se ne va. 

La stella solitaria e amica che ci ascoltava si è spenta. È rimasta la luce del pianto, la voce di una ferita e lo sguardo triste di un angelo bruno. Il tramonto mi ha preso per mano e accompagna la notte, mentre cerco le parole che volevo dirvi. 

domenica 18 maggio 2025

A Siviglia

 A Siviglia, una gitana dal volto segnato da numerosi autunni, aspetta il tramonto per ascoltare la melodia dei ricordi e, ansiosa, attende l'eco di un nome: Antonio. In quel preciso momento, in una città lontana, un vecchio apre la finestra e solleva lo sguardo al cielo, e per addolcire il dolore piange. Nessuno saprà mai perché. 

domenica 11 maggio 2025

Dove vai?

Amo la malinconica luce e la mistica tristezza dell'autunno. I sorrisi spenti dei fiori cercano il cielo, e piango assieme a un angelo. Gli alberi, spogli e neri, sono braccia e croci che cercano Dio. Come sempre a novembre, tutto solo e lontano dalle delizie del mondo, torno lassù, nei boschi silenziosi. Timide violette azzurre, aggrappate all'umido muschio, mi attendono ansiose prima di essere spezzate dalla brina. Adagio, per non farmi male, raccontano di Aisha mentre cammina sotto cieli lontani, tenendo per mano un angelo bruno, e altre cose che non posso dire. 

Al ritorno, nelle siepi disadorne, dalle foglie agonizzanti trascinate dal vento una voce o forse un lamento ripete: "Sei tu, Antonio? Dove vai?".

domenica 4 maggio 2025

Ricordi

A volte, nella vecchiaia, ritornano visioni della mia infanzia solitaria. Giocavo tra il verde dei boschi e respiravo aria di cielo, e ogni tanto inciampavo nelle pietre rivestite di verde muschio. Agli alberi e alle ombre dei fiori affidavo i miei sogni, e dal tremolio delle foglie strani echi. Scendevo nei fossi per ascoltare il silenzio delle foglie spente, e dai rami ricurvi scendeva una preghiera.