domenica 20 novembre 2016

I sassi

Il  sole  d'estate  riposava  su  quelle  mura  di  sassi  cadenti, e  ascoltava  le  voci  dei  silenzi  nascosti  tra  le  ombre. Profumo  di  erbe  incolte e, qua  e  là, qualche  fiore  solitario. Seminascosto, lo sguardo  misterioso  di  un  gatto  mi  fissava. La  memoria  generava  sofferenza  e  sogno. Una  zona  d'ombra  attirava  tra  quelle  pietre  la  mia  attenzione. Nell'angolo  più  buio, il  tuo  volto  scolpito  come  nelle  facciate  delle  cattedrali. Capivo  che  non  avrei  mai  potuto  tenerti  per  mano.



(L'immagine  è  tratta  da: https://geograficamente.wordpress.com/2015/07/26/paesi-dimenticati-quale-destino-proposte-di-ritorno-alla-vita-dei-luoghi-abbandonati-con-aree-metropolitane-in-ogni-territorio-con-la-concessione-gratuita-di-edifici-a-immigrati-ritorn/)

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