martedì 17 dicembre 2013

La poesia del silenzio

Era  primavera, un  giorno  di  primavera,  quando  scendevi  da  quella  casa  sotto  l'ombra  del  monte, e  il  sole  ti  sorrideva. Dimenticavi  di  salutare  gli  alberi, di  guardare  il  profilo  dei  monti, e  non  ascoltavi  il  canto  dalle  siepi  e  la  melodia  delle  sorgenti. I  sassi, i  nostri  sassi, capivano  che  i  tuoi  passi  erano  senza  ritorno. Gli  amici  delle  tane  ti  osservavano  pensosi  e  silenziosi.

Quando  arriverà  la  notte, nella  casa  sotto  l'ombra  del  monte,  dal  cielo  scenderanno  gli  angeli  e  ricorderanno  agli  ospiti  dei  boschi  il  tuo  sorriso  e  lo  sguardo  dei  tuoi  occhi  lontani. Ora  la  luce  della  luna, nella  casa  sotto  l'ombra  del  monte, dove  il  tetto  è  crollato, penetra  senza  ostacoli. La  fontana, nel  cortile  fatiscente, tace. Il  vento  entra, ascolta  memorie, leggende  e  nostalgie  lontane, e  le  accompagna  oltre  le  cime  di  quei  monti. Raccontano  che  nelle  notti  buie  e  nebbiose  un  fantasma  entra  in  quella  casa  sotto  l'ombra  del  monte, alla  ricerca  della  poesia  del  silenzio.

(L'immagine  è  tratta  da: http://ilibrisonoviaggi.blogspot.it/2011/02/con-ungaretti-in-una-domenica-di-nebbia.htm)

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