martedì 19 febbraio 2013

La voce dei monti

D'improvviso  arrivò  un'eco. Era  la  voce  dei  monti  che  chiamava  un   figlio. Mentre  risalivo  quei  sentieri, ascoltavo  il  sussurro  degli  alberi, le  melodie  degli  uccelli - e  le  rose  selvatiche  sorridevano  al  sole. Mi  arrivavano  suoni  impercettibili. Bevevo  acqua  che, scendendo, bagnava  gelsomini  e  gigli  bianchi, e  dissetava  le  creature  di  quei  luoghi  silenziosi. Poi  attendevo  la  notte  per  dialogare  con  la  luna  e  le  stelle: ero  sicuro  che  mi  avrebbero  indicato  roveti  e  grandi  radici  di  alberi  troppo  vecchi.

Nessun commento: