domenica 16 dicembre 2012

La mia solitudine

Lassù  la  mia  casa  è  vuota  da  tempo. Conosce  i  tramonti, lo  sguardo  delle  montagne, e  le  parole  sussurrate  da  un  vento  misterioso.
Mentre  cammino  lungo  un  viale  della  mia  città, la  gente  passa  in  fretta, i  sorrisi  sono  forzati, e  si  avvertono  rumori  e  sgradevoli  cigolii  ai  semafori. Mi  accorgo  che  gli  uomini  sono  soli, forse  disperati.
Gli  alberi  sono  pieni  di  ferite, non  s'incontrano  angeli.
Ma  io  cerco  la  mia  solitudine,  perché  costantemente  seguita  da  un'ombra  amata. Viene  da  lontano, dove  i  cieli  riposano  insieme  a  deserti  silenziosi  e  sconfinati. È  un'ombra  che  esce  da  una  duna dove, un  tempo  lontano, fu  gettato  un  fiore.

(La  foto  è  tratta  da: http://marcoernst.wordpress.com/tag/lacrime/)

1 commento:

cicciamania ha detto...

E'una poesia molto profonda e a tratti mi ricorda quando accompagnai mia nonna malata a rivedere da lontano la sua casa vicino a Gaiato...un mio dolce e offuscato ricordo.Grazie Luigi