Sulle montagne, cuccioli di orsi giocavano sotto lo sguardo vigile delle madri. Dall'alto, il cielo ci sorrideva. Guardavo una lupa allattare i piccoli, mentre un tiepido vento ci accarezzava. Al ritorno, incontrai cacciatori armati, e nell'aria odore di polvere da sparo. Avevano lo sguardo spento e insignificante: erano tutti uomini adulti.
Luci in ogni angolo nel centro della città: l'atmosfera è natalizia. Dal fiume giunge la nebbia a sfumare ogni contorno. In Piazza Grande qualcuno, con gessi colorati, ha disegnato Madonne e castelli da favola. Di lato, un cestino attende qualche moneta.
In un angolo del portico un bambino infreddolito chiede la carità. Passano mamme avvolte da calde pellicce, tenendo per mano i figli paffuti ed eleganti. Il piccolo accattone guarda e ritrae la manina: negli occhi, profondi orizzonti che nessuno può vedere. Dal Duomo, soltanto un coro che canta così sia.
Vedrai altri volti, aurore dai colori sconosciuti. Non te ne accorgerai, ma ricorderai i sogni che non possono tornare. Ogni giorno io guarderò l'orizzonte.
Era seduta in un angolo della grande cattedrale. Dalle alte vetrate filtrava luce azzurra, di cielo, come i suoi occhi. Un giorno decise di tornare a casa accompagnata dalla luna. Il vento del sud arrivò per giocare con i suoi capelli, ma non la trovò. Da allora il vento del nord sfiora la cattedrale, piange e aspetta.
In angoli sconosciuti del cielo, non ci sono né stelle né luce, e non vi arriva il dolore. Da ragazzo conobbi un angelo che chiamai delle due lune. Da allora, sono pronto per un viaggio e un sogno che non giungerà mai.
Quell'angolo di terra fra i monti era la mia casa. Ora quell'angolo è vuoto. Nell'ombra i boschi ricordano i nostri nomi, e, quando arrivano i temporali, sembrano feriti dalla nostra assenza. È un angolo di terra che attende senza speranza. La mia patria è il ricordo dei tuoi occhi. Vorrei tornare lassù solo per morire.
È l'alba. Quel lontano punto bianco è l'ultima stella che si sta spegnendo. Dalle selve, il respiro degli alberi. La rugiada si sta sciogliendo: arriva la voce dell'erba. Gli uccelli iniziano il volo. La luce del sole abbaglia ogni spazio, ferisce la mente. Attenderò la notte e guarderò il profilo delle montagne.