Incastonata tra alte cime, un tempo quella valle silenziosa sorrideva al cielo. Non l'abita più nessuno. Chi vi passa si accorge del suo triste stato. Ci sono campi pieni di viole, gigli che aspettano il vento per sussurrare ricordi a una tomba senza nome. C'è acqua che scorre, mentre dalle alture scende aria profumata.
Il sentiero sassoso vorrebbe ascoltare una dolce voce lontana, sperando non si spenga il ricordo. Il sole penetra lento fra strette mura cadenti: sembra voglia scoprire qualcosa. Quando arriverà la luna, farà sognare un altro domani.
Vorrei tornare lassù per piangere di gioia, e riascoltare il rumore dei passi di mia madre.
venerdì 23 aprile 2010
sabato 10 aprile 2010
Grato alla solitudine
Sono grato alla solitudine e alla dolce malinconia che accompagnano i ricordi, allontanandomi da un mondo che mi è estraneo e che non voglio capire. Talvolta il pensiero vaga lassù dove sono nato, una terra abbandonata da molto tempo. Ma, ormai lontani, anche altri non dimenticano quei monti da cui partirono e dove ora non hanno più amici.
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