sabato 16 gennaio 2010

Ai castagneti

Con i bambini attraversavano sentieri stretti per arrivare ai castagneti. Con una lunga pertica munita di uncino, depositata sul luogo, staccavano i rami secchi dei castagni calmi e generosi; preparate la fascine, tornavano a casa: servivano a scaldare l'unico forno del piccolo borgo.
A metà cammino riposavano dissetandosi a una sorgente nascosta da fitte erbe, vicino a una Maestà. Come sempre, il vaso di coccio veniva riempito d'acqua e di fiori di bosco freschi, e il volto di quel solitario quadro di Madonna sembrava gradirlo. La mattina successiva avrebbero acceso il forno e cotto pagnotte a turno, per risparmiare legna, e fino a sera si sarebbe sentito profumo di pane.

Ora quel forno è quasi crollato e il borgo è da tempo abbandonato. Tutta la zona si è inselvatichita. Un caro amico ogni tanto raggiunge la Maestà, e mi assicura che dai castagneti si sentono voci di mamme. E la più chiara è la voce di un bambino che cerca sua madre.

(La foto è tratta da: http://www.comune.marradi.fi.it/foto.htm, ed è di Franco Billi)

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