domenica 13 settembre 2009

La fuga

Era notte e non riuscivo a prendere sonno. La mia camera era situata sopra la fumisteria del maniero. Mi affacciai alla finestra: una fitta nebbia avvolgeva tutto. Si sentiva il cupo rumore dell'acqua battere a ritmo costante l'ala sud della dimora. La barca attraccata pareva un fantasma in movimento.
Il cane correva qua e là nervosamente, abbaiando ogni tanto.
All'improvviso vennero accesi i lampioni del giardino, soffocati dal muro di nebbia. Muniti di potenti lanterne, i proprietari del castello velocemente arrivarono alla barca e, uno davanti e l'altro dietro, presero una specie di lungo sacco e poi lo trasportarono adagio nella fumisteria. Udii un po' di trambusto e una lunga conversazione, che però non ebbi modo di capire.

Al mattino tutto era normale come sempre. La nebbia si era diradata, un timido sole dava un po' di luce al lago desolato. Compresi tutto. Fu così che entrai nella mia stanza, misi le mie poche cose nella valigia e, al momento opportuno, abbandonai il castello senza che nessuno se ne accorgesse. Passando davanti alle acque, gettai un mazzo di fiori. Non vi farò mai più ritorno.

(La foto è tratta da: http://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=8770&whichpage=7)

2 commenti:

Sergio ha detto...

Lascia che resti un mistero; non svelare cosa o chi c'era nel sacco!

Luigi ha detto...

No, non svelo nulla.

Saluti!