
mercoledì 24 dicembre 2008
domenica 21 dicembre 2008
Favola di Natale

D'inverno non potevo raggiungere quei luoghi incantati; così una volta, sul finire dell'estate, volli fare un regalo gradito agli animali dei boschi da me frequentati. Da un grosso masso abbracciato da edere verdi e da chiazze di muschio, vidi uscire uno zampillo d'acqua limpida e profumata d'erbe. Presi una grande, delicata e malinconica foglia e bevvi. In quel momento mi accorsi che l'acqua, ostacolata da piante che sapevano di menta e di limone, intonava una musica. Allora preparai una culla con felci e altre erbe, e misi un piccolo bambino Gesù in un incavo, non lontano dal melodioso zampillo.
I miei piccoli amici dei boschi si accorsero immediatamente di questa presenza. Usignoli, pettirossi e merli mantennero lindo l'ingresso dove giaceva il bambinello. I ghiri, prima del letargo, rinnovarono la culla con fogliame e pagliuzze secche, e le marmotte portarono mazzetti di agrifoglio prima del grande sonno. Gli scriccioli avrebbero vegliato durante il lungo inverno.
E fu così che, nella misteriosa notte di Natale, i lupi ebbero il privilegio di augurare buone feste al bambinello e ne furono entusiasti.
Nella calda stanza di città, colma di pacchetti colorati sparsi ovunque, e il tavolo pieno di ogni sorta di cibo, le luci si sprecano e m'infastidiscono. Con lo sguardo fisso a quei pacchetti luccicanti, qualcuno mi parla di notte magica e mi dà un calice in mano. In quel momento comprendo che la notte magica è lassù, dove la neve inonda la boscaglia con il suo bianco perfetto.
mercoledì 10 dicembre 2008
Passeggiata fra i ricordi
sabato 6 dicembre 2008
I lupi

Una volta un vecchio, di solito taciturno, cominciò a narrare una storia e stranamente scese il silenzio, poiché tutti si misero ad ascoltare con attenzione: "Esiste un luogo, nel folto di quei boschi lassù, chiamato La Faggeta, dove i cacciatori passano e non abbattono alcun animale. Ricordo che, tanto tempo fa, era quasi l'alba quando sentii graffiare la porta di casa con insistenza. Aprii e una lupa mi guardò con occhi supplicanti. Allora intuii che dovevo seguirla e infatti mi condusse alla Faggeta. Avvolto in una copertina vidi un neonato e un branco di lupi che gli stava facendo la guardia. Scodinzolarono quando presi in braccio quel fagottello, e dopo, insieme alla lupa accompagnata da due cuccioli vivaci e giocherelloni, si allontanarono nell'intricata boscaglia".
Tutti credono che questa sia una leggenda; invece è una storia vera.
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