domenica 31 agosto 2025

L'ombra del silenzio

 Il tempo ha cancellato la luce dell'attesa, ed è rimasta l'ombra del silenzio. Gli alberi sono spogli, e nei boschi giacigli di foglie morenti ascoltano i misteri delle nebbie novembrine e piangono insieme a me. L'orizzonte è spento, e la melodia di un pianto mi porta echi di un lontano passato - e si accumulano i ricordi. Questa notte, un angelo è venuto da me per parlarmi di te e della bambina. Solo gli angeli ascoltano il pianto dei vecchi. In un giorno di sole, quando l'aria profuma di viole, il vento del deserto mi porterà il grido disperato della tua voce. 

domenica 24 agosto 2025

I cipressi


 Su un cipresso si è spenta la luce della tua ombra, ed è rimasto il velo della malinconia. I cipressi conoscono le mappe celesti dell'infinito e cercano lo sguardo di Dio. Di notte, scendono gli angeli e ai cipressi raccontano i segreti del cielo. Non disturbateli, e non fate rumori quando ascoltano il rintocco lento di una campana. Se sotto le ombre sono cresciuti i fiori, non raccoglieteli: appartengono agli angeli e piangerebbero le stelle.

domenica 17 agosto 2025

Il canto della sera

 

Vecchio e solo, ritornavo nei boschi silenziosi e mai dimenticati, che furono amici e compagni della mia infanzia, e che da sempre, ansiosi, aspettano il mio ritorno. L'erba verde respirava il profumo dei fiori e delle fragole boschive. La vecchia quercia ascoltava i silenzi del cielo, e tu per sempre lontana. Un angelo mi prendeva per mano e mi portava in un sentiero azzurro, non battuto dall'uomo, e una passacaglia di Bach allietava il nostro cammino. Ma, durante le note della fuga, scesero gli angeli e ti rapirono. Eri tu, Aisha, quell'angelo che mi cercava? 

Al tramonto, scenderò fra le ombre dei fossi e ascolterò gli echi delle foglie spente. 

domenica 10 agosto 2025

L'eco

 

Quella notte, sotto le stelle nel deserto, con lo sguardo attento e bonario della luna, tenevi tra le braccia la bambina e dicevi: "Antonio, parlaci ancora del tuo lontano appennino, dove domani ci porterai". Cammineremo su verdi sentieri e timidi fiori, colorati di cielo, ci sorrideranno. Ascolteremo il canto delle sorgenti che, mentre scorrono, ricordano i lead del divino Schubert - e di notte le stelle parlano ai silenzi dei monti. Vi condurrò nei boschi dove, da solo, giocavo da bambino, e che da sempre attendono il mio ritorno. 

D'improvviso, arrivarono uomini nobili e potenti e vi portarono via da me per sempre. Vecchio ed esiliato su una poltrona, guardo intorno e, se non c'è nessuno, pronuncio forte i vostri nomi, e m'illudo che ve ne arrivi l'eco.

domenica 3 agosto 2025

Lo scrigno aperto

Crepuscoli sfumati da una tenua nebbia sono i compagni dei miei giorni. Ho le gambe pesanti e la poltrona è la mia culla. Nella stanza, ho uno scrigno sempre aperto: racconta di noi quando, stranieri, ci siamo incontrati in quella terra lontana e silenziosa. A volte mi guardavi un po' preoccupata, come una madre, e dicevi:"Che ci fai qui? Sei ancora un ragazzo". Amparo! Da quel giorno in cui sei tornata in Andalusia con la bambina, sogno di camminare con voi nel tuo bianco villaggio, dove le gitane come te ballano il flamenco. Amparo!Lo scrigno è ancora aperto, esci e dimmi dov'è la bambina.