In un giorno d'estate, vagavo solo nei boschi di Casa del Monte. Timidi fiori, colorati dal silenzio delle stelle, mi sorridevano. Tra il fogliame degli alberi e nelle ombre dei fossi, il canto degli uccelli come un lead e, dai nidi, il cinguettio dell'attesa. In quell'incanto, un angelo mi prendeva per mano. Sorpreso, mi fermavo, guardavo attorno e chiedevo: "Sei tu, Aisha?". Poi, sorridendo, dicevo:"È l'età che si sta prendendo gioco di me".
Ma sono certo che, questa notte, ti sognerò, e cammineremo insieme nei misteriori e mistici deserti dell'Oman, sconosciuti all'uomo. Solo in questi silenziosi deserti si può ancora ascoltare il respiro di Dio, il profumo del cielo e la melodia degli angeli. È un privilegio che appartiene soltanto a noi due.