domenica 27 luglio 2025

In un giorno d'estate

 

In un giorno d'estate, vagavo solo nei boschi di Casa del Monte. Timidi fiori, colorati dal silenzio delle stelle, mi sorridevano. Tra il fogliame degli alberi e nelle ombre dei fossi, il canto degli uccelli come un lead e, dai nidi, il cinguettio dell'attesa. In quell'incanto, un angelo mi prendeva per mano. Sorpreso, mi fermavo, guardavo attorno e chiedevo: "Sei tu, Aisha?". Poi, sorridendo, dicevo:"È l'età che si sta prendendo gioco di me". 

Ma sono certo che, questa notte, ti sognerò, e cammineremo insieme nei misteriori e mistici deserti dell'Oman, sconosciuti all'uomo. Solo in questi silenziosi deserti si può ancora ascoltare il respiro di Dio, il profumo del cielo e la melodia degli angeli. È un privilegio che appartiene soltanto a noi due. 

domenica 20 luglio 2025

La foglia spenta

Solitario, osservo l'orlo dell'orizzonte e cerco il tuo cielo nel regno silenzioso del deserto, che non riesco a dimenticare, e ti regalo le luci della mia perenne malinconia e i colori dei ricordi. Il bosco tace, e nell'erba verde riposa una foglia spenta, che il vento dell'autunno ha dimenticato. Un cipresso mi sussurra il nome della bambina, e un'ombra azzurra mi prende per mano e piange insieme a me. 

Questa notte lascia aperta la finestra della tua camera. 

domenica 13 luglio 2025

La gioia del pianto

Un vecchio, con gli occhi sognanti, saliva lentamente i pendii di Casa del Monte, dove si respirava l'aria delle alture, e pareva meditasse. Con il bastone sollevava una pietra chiazzata di pallido muschio, e scuoteva la testa. Si fermava per raccogliere fiori gialli e azzurri nascosti fra le ombre verdi delle siepi. Come un reliquiario riposava con cura in una Maestà in rovina. Il volto triste della Madonna si illuminava e il vecchio chiedeva:"Dimmi chi mi portò fin quassù da bambino per poter piangete". 

domenica 6 luglio 2025

La fuga

Sfere di luce sfioravano il fogliame degli alberi, e un verde silenzio aleggiava nelle ombre del bosco. Ma non ero solo. Da un cipresso, udivo la melodia del pianto e la voce di Aisha. Incredulo, pensavo: "Hanno aperto i balconi del cielo ed è fuggita", e chiedevo: "Mi stai cercando? Scendi e, per un momento, prendimi per mano come in quei giorni lontani". Mentre l'attendevo, una schiera di angeli la riportava in cielo. 

Vecchio e solitario, quando le forze lo permettono, torno nel bosco dei sogni. Un'ombra verde mi prende per mano e arriviamo dove termina il sentiero. Rimango solo e, sospesa nell'azzurro, Aisha mi sorride.